Conferito a Renzo Arbore il Premio Ugo Gregoretti
L’inossidabile, simpatico e gioviale Renzo Arbore ci ha intrattenuto piacevolmente con la sua Orchestra Italiana, arricchita di nuovi cantanti, di grande bravura.
Per garantire al pubblico la partecipazione al concerto, presso l’Hortus Conclusus, si è tenuta, con puntuale rispetto dell’orario di inizio dello spettacolo, la presentazione de ”La vita del pittore Mattia Preti, raccontata da lui stesso”, con la parola del bravissimo Roberto D’Alessandro, che ci ha narrato le vicende de ”Il Cavalier Calabrese”.
Gli spettatori, composti e festanti, hanno dunque avuto il tempo per poter poi partecipare attivamente al concerto che ci ha regalato emozioni incredibili, soprattutto per il programma ricco di canzoni napoletane.
Infatti, per l’omaggio a Roberto Murolo, vi è stata l’esecuzione di “Reginella”; per Renato Carosone, “O Sarracino”; per Totò, l’esecuzione di “Malafemmna”.
Arbore ha ricordato il grande Luciano De Crescenzo, di cui ha lodato l’impegno filosofico, ”con cui ha cantato una Napoli eterna”, dedicandogli “Chella lla”.
La serenata per eccellenza, “Voce e ‘nott” ha trovato in Barbara Bonaiuto una grande interprete, mentre l’omaggio a Domenico Modugno si è concretizzato nell’esecuzione della canzone ”Piove”.
Il repertorio di canzoni napoletane è continuato con ”Dicitencello vuje”; ”Catarì”, di Sergio Bruni, ”Luna rossa”, ma non poteva mancare il celeberrimo ”Il Clarinetto” e per finire “Cacao Meravigliao”.
Una serata allegra, come non poteva non essere, con la fantastica Orchestra Italiana ed il suo mattatore Renzo Arbore, al quale Renato Giordano, Direttore artistico di Città Spettacolo, ha espresso il suo più vivo ringraziamento, nel momento in cui Pippo Gregoretti ha personalmente consegnato il Premio “Ugo Gregoretti” a Renzo Arbore.
Con commozione, Arbore ha ringraziato e ricordato il grande Maestro, cui la città di Benevento aveva dato la cittadinanza onoraria, dedicando il premio alla moglie, Fausta, presente anch’ella allo spettacolo. Arbore ha ricordato di Gregoretti: ”Il non conformismo, una qualità ora veramente difficile da ritrovare in un regista”. Lo ha definito ”un signore straordinario, una persona che non bisogna dimenticare, un’intellettuale di grossa statura, che appariva sempre con il suo sorriso. Sono contento, ha continuato Arbore, di aver ricevuto questo premio”.
Arbore ha salutato con affetto la città, ricordando il particolare momento difficile che, con la pandemia, stiamo attraversando, non senza rammaricarsi del fatto che non vi è potuta essere la partecipazione del pubblico ai cori, così come accadeva in passato, nei suoi concerti, per via della necessità di indossare la mascherina.
Il pubblico però ha comunque accompagnato le varie esecuzioni con il battito delle mani ed alzandosi in piedi solo a fine serata.
Nel suo intervento, il sindaco Mastella ha ribadito la necessità di imparare a convivere con il virus, fino a quando non vi sarà il vaccino, ma ha sottolineato la necessità di ridurre le occasioni di contagio.
Per questo, si è scusato con il pubblico più giovane ed ha dato l’annuncio ufficiale della soppressione dei due concerti previsti per gli artisti Geolier e Ghali, decisione presa dal comitato per la sicurezza per iniziativa del Prefetto di Benevento, Dott. Cappetta, al fine di evitare pericolosi assembramenti.
Attendiamo ora di sapere da chi saranno sostituiti questi artisti.
Maria Varricchio