Maurizio Casagrande: i mostri fanno carriera
Con “Mostri a parte”, dopo alcuni anni, abbiamo rivisto il grande Maurizio Casagrande, artefice di uno spettacolo, scritto con Francesco Velonà, con il quale ha tentato di farci capire la differenza tra il teatro ed un certo tipo di televisione.
Sullo sfondo del palcoscenico era presente un grande schermo sul quale scorreva l’immagine di Eduardo De Filippo, autore, interprete e regista teatrale per eccellenza. A cui è stato tributato un doveroso omaggio.
Lo spettacolo è iniziato con un grande schermo televisivo, sul quale abbiamo assistito allo show della conduttrice Ursula (Giovanna Rei), moglie di un cantante, Franco Cecchi (Maurizio Casagrande), ormai lontano dal pubblico da venticinque anni, che ci ha cantato la sua romantica “Dolcissimo errore”. Il suo ritorno però non produce audience, perché, come gli spiegherà sua moglie, egli non è inserito nei social e per questo, lo spettacolo non ha avuto riscontro.
La domanda che si pone Casagrande è: Ma cosa bisogna fare per essere seguiti, ascoltati e quindi di conseguenza, ingaggiati dalle televisioni? Bisogna fingere, diventare dei mostri di superficialità? Alla fine, conoscerà dei veri e propri mostri in una lontana locanda di Santa Georgia, dove un suo lontano zio aveva vissuto, cercando di creare una pozione che lo facesse diventare Mister Hyde.
L’incontro con i mostri, cioè i personaggi che incontra in questa locanda appena ereditata, gli suggerisce l‘idea di presentarli alla moglie, affinché vedendo di persona di cosa sono capace i veri mostri, spera di redimerla. Per questo la invita nella sua locanda, ed ivi giunta dopo un avventuroso viaggio, si ritroveranno… ma non vi riveleremo nulla.
La commedia è stata allietata dalle musiche eseguite da uno degli abitanti nella locanda: il Misterioso Fantasma dell’Opera.
Elaboratissime sono state le scenografie, create da Sissy Granata, che dialogavano con le proiezioni. Tra queste abbiamo poi avuto la felice sorpresa di vedere il prossimo conduttore di Sanremo, il beniamino degli italiani, Amadeus…
Ringraziamo il cast formato da: Fabio Balsamo, Tiziana De Giacomo, Nicola D’Ortona, Marianna Liguori, Giovanna Rei, Claudia Pietri, che hanno indossato i magnifici costumi di Maria Rosaria Riccio.
Alla fine dello spettacolo, durato circa due ore, Casagrande ci ha presentati i ragazzi della associazione “Teniamoci per mano Onlus”, che svolgono la loro attività di clown terapia negli ospedali per bambini. Ci ha esortati a sostenerli ed infatti possiamo aiutarli con una firma ed inserendo il codice fiscale: Teniamoci per mano Onlus 95139930630, nella nostra dichiarazione dei redditi.
Per chi invece volesse contattarli, il numero di telefono è 081445687.
Sul sito www.teniamocipermanoonlus.net; teniamocipermanoonlus@live.it.
Infine vengono organizzati corsi di clown terapia, per chi volesse partecipare in prima persona e dare un po’ di gioia, ai piccoli pazienti, potrà iscriversi inviando la quota su: c/c postale n. 6953031; IBAN: IT57h0760103400000006953031, intestato a “ Teniamoci per mano Onlus”, causale “ Corso base Clown e città”.
Come ha detto anche Casagrande, ”Essi sono presenti con bambini, che dovrebbero solo giocare, ma qualche volta hanno bisogno di chi li aiuta”.
Maria Varricchio