Sciopero degli operatori del 118 di Benevento: le Misericordie denunciano una campagna denigratoria

In relazione allo sciopero indetto dalla CUB sanità dei dipendenti operanti nelle postazioni 118 di Benevento, la Confederazione Nazionale ritiene sia il momento di fare chiarezza. Per questo motivo ha scritto una lettera inviandola ai dipendenti stessi e, per conoscenza, al Prefetto di Benevento al Direttore Generale della Asl di Benevento e al Direttore del 118 di Benevento.
Nel testo Gianluca Staderini e Gionata Fatichenti, per il Coordinamento Nazionale delle Misericordie, ritengono che le accuse mosse alla Confederazione siano “false e tendenziose” e che, soprattutto, non vadano a vantaggio né del servizio né dei dipendenti. Il Coordinamento Nazionale precisa che nei 5 anni di gestione nessuno si è mai sottratto al confronto ed oltre a questo ricorda che gli stipendi sono sempre stati pagati regolarmente a tutti i dipendenti e le azioni disciplinari non sono mai andate oltre la richiesta di chiarimenti verbali.
Secondo le Misericordie, lavorare con un’organizzazione come la Confederazione doveva essere motivo di serenità e tranquillità, anche perché il benessere dei dipendenti è stato messo al di sopra di ogni cosa fino ad arrivare ad anticipare gli stipendi ai lavoratori indipendentemente dallo stato dei pagamenti della Asl.
Infine, per quanto riguarda la manutenzione dei mezzi, che per i sindacati risulterebbe scarsa, Confederazione ricorda che è invece stata regolare, anche se gli automezzi a disposizione sono a “fine vita”. A breve saranno anche avviate le procedure per il rinnovo degli stessi.
L’organizzazione, sempre dai sindacati, è anche accusata di aver fatto spostamenti di personale a scopo di ritorsione, il Coordinamento Nazionale ribadisce che niente di tutto questo è mai stato fatto. In particolare viene ribadito il fatto che, per disponibilità, in questi anni si è sempre cercato di mantenere stabile il personale su una sola postazione, si chiarisce nella lettera, tutto ciò però è dovuto alla disponibilità di Misericordie a venire incontro ai dipendenti, ma non è un diritto. 
Il Coordinamento Nazionale ritiene che: dopo anni di serio impegno non è più tollerabile portare avanti questa campagna denigratoria, che ha il solo fine di screditare le Misericordie e non ha, sicuramente, un fine costruttivo. 
Nel frattempo Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia apprende con piacere che oltre il 90% dei dipendenti ha preso le distanze dallo sciopero, non riscontrando le criticità che vengono invece segnalate dai sindacati.

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