Tetracloroetilene nell’acqua: pubblichiamo una nota di Palazzo Mosti
A proposito della presenza di tetracloroetilene nell’acqua erogata in cittò, il Comune di Benevento ha inviato alla stampa la seguente nota che pubblichiamo integralmente:
“Il sindaco Clemente Mastella e gli assessori Mario Pasquariello e Luigi De Nigris, al fine di garantire la massima trasparenza alle notizie sulla qualità dell’acqua che a mezzo stampa stanno interessando l’opinione pubblica, informano che con una nota del 5 febbraio u.s., indirizzata all’Arpac, al sindaco di Benevento, all’Ufficio Ambiente, alla Gesesa s.p.a., alla Provincia di Benevento e all’Asl di Benevento, il competente ufficio della Regione Campania ha chiesto all’Ente di conoscere la destinazione d’uso dell’area dove sono localizzati i pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzone.
Con la citata nota, ha inoltre chiesto: all’Arpac di definire in modo “inequivocabile”, se occorre che la Regione attivi le procedure previste dall’art. 242 del D. Lgs 152/06; alla Provincia di Benevento, dopo aver svolto le indagini per identificare il responsabile dell’evento di potenziale superamento della soglia del contaminante, sentito il Comune, di informare la Regione se ricorrono le condizioni per avviare le procedure per la bonifica dell’area interessata dal fenomeno; agli enti preposti (Asl, Arpac e Gesesa), di monitorare costantemente il livello di tetraclorietilene presente nelle acque sotterranee.
Dalla lettura della nota regionale – ribadiscono il sindaco Mastella e gli assessori Pasquariello e De Nigris – emerge con chiarezza quanto finora affermato dal Comune di Benevento: e cioè che fino ad ogginon sono pervenute dagli enti preposti richieste di attivazione delle procedure di competenza comunale indicate nel D.lgs 152/2006.
Tuttavia, nonostante l’assenza delle suddette richieste e/o indicazioni, l’Amministrazione comunale ha comunque incaricato i propri uffici ad avviare ogni utile iniziativa, tra cui un’indagine preliminare, finalizzata all’individuazione delle origini delle possibili fonti di contaminazione da tetraclorietilene nei pozzi sopra indicati. Tanto al fine di assumere eventuali provvedimenti cautelativi a salvaguardia della salute pubblica.”