Dichiarazione di Luigi Diego Perifano, portavoce dei Consiglieri Comunali di Alleanza per Benevento
Leggo che il Sindaco Mastella si è risentito per via di certe polemiche sulla interpretazione dei dati emergenti da una delle tante inchieste statistiche sulla qualità della vita e sugli indicatori economici del territorio. Personalmente, a dire il vero, non ho mai attribuito molto peso a queste classifiche, e perciò non le ho mai commentate, né quando hanno evidenziato risultati positivi, né quando, al contrario, hanno portato a conclusioni negative. Ritengo che si basino su criteri spesso aleatori, tali da produrre esiti anche contrastanti. Tuttavia bisogna essere coerenti: le classifiche o valgono sempre, o non valgono mai, e se si decide di utilizzarle per misurare e pubblicizzare il valore della propria azione amministrativa- scelta che trovo molto discutibile-, esse vanno accettate non solo quando sono gratificanti, ma anche quando pongono in risalto criticità e limiti sui quali lavorare e migliorare. In questi anni, ogni due e tre, ci siamo sorbiti un comunicato di Palazzo Mosti che, prendendo a pretesto questa o quella pubblicazione, esaltava le sorti magnifiche e progressive del “modello Benevento” a proposito di fantasmagorici primati. Quando però è capitato che le indagini statistiche hanno restituito riscontri negativi, proprio come nel caso di quella assai sgradita del quotidiano Italia Oggi, ecco che la “colpa” dell’insuccesso è da ascriversi, di volta in volta, alla Provincia, alla Regione, al Governo, all’Unione Europea, ai consiglieri regionali, ai parlamentari, e, quando tutto manca, al destino cinico e baro. Si alimenta così un dibattito surreale, stressato da una comunicazione drogata da un eccesso di propagandismo, quasi che i beneventani, scambiati per minus habentes, non siano in grado di distinguere tra la realtà fattuale e quella virtuale, e non abbiano abbastanza giudizio per apprezzare l’Amministrazione quando fa cose buone, e criticarla quando le fa cattive. Insomma, un po’ più di serietà e senso della misura non guasterebbero: non saranno i comunicati stampa autocelebrativi a risollevare le sorti di una città che ogni mese continua a perdere cento residenti, e ancora non trova la strada per allontanare da sé lo spettro di una progressiva marginalizzazione economica e sociale.