Fiorenza Ceniccola: ”Terra di Falanghina”: occasione per il Sannio
La proposta lanciata a mezzo stampa da Domenico Rotondi, presidente dell’associazione culturale Togo Bozzi, in merito al nome da dare alla costruenda stazione nel territorio di Castelvenere del collegamento ferroviario Napoli-Bari non può essere lasciata cadere nel vuoto e, nell’esprimere la mia piena condivisione di chiamare “Terra di Falanghina” la costruenda stazione, non posso non ricordare le 2 lettere aperte da me inviate circa 3 anni orsono all’on. Maglione e che nessun amministratore e/o presidente di enti o associazioni, in questi anni, ha avuto la forza di riscontrare.
Pertanto, l’occasione è buona per riproporle all’attenzione di tutti gli amministratori locali e/o presidenti di associazioni per farle diventare oggetto di una riflessione pubblica in merito ai lavori ferroviari che stanno devastando la cosiddetta “Vigna del Sannio”:
Egregio Onorevole Maglione,
mi scusi se torno a scriverle, ma sinceramente sono delusa e preoccupata. Quando lei ha proposto, in data 10 febbraio 2022, di “aprire di un hub per il comparto vinicolo nella zona Telesina, per offrire alle aziende del settore presenti nel nostro territorio, una struttura di interscambio di merci e di deposito” non ho esitato a scriverle una lettera aperta per esprimerle il mio compiacimento. Poi quando ho letto che ha “sposato” la proposta di allestire un hub del vino in un capannone dismesso nell’area dove dovrebbe sorgere lo scalo merci della zona industriale di Benevento mi sono permessa di esprimere ad alta voce il mio profondo dissenso in merito ad un’idea progettuale che è l’esatto contrario di quanto lei aveva proposto nelle scorse settimane e che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai nostri vignaioli che si trovano a vivere uno stato di profondo malessere (basti pensare all’aumento vertiginoso del carburanti, degli antiparassitari e dei concimi).
E mi sono permessa di formulare una precisa proposta in alternativa a quanto si sta immaginando di fare.
Per farla breve, ho proposto, in data 13 aprile u.s., di realizzare un hub del vino nella zona Telesina (così come da lei proposto in data 10 febbraio u.s.), e nei pressi della stazione dell’Alta Velocità da realizzarsi nel territorio di Castelvenere.
Un hub del vino inteso come un luogo ricco di fascino dove poter realizzare un’interazione tra la produzione del vino e la sua commercializzazione con il turismo, la cultura e il terziario e che, in buona sostanza, dovrà prevedere moderne strutture di stoccaggio-esposizione, spazi per l’accoglienza del pubblico incorniciate da ampi giardini ed armonicamente integrate nella meravigliosa cornice ambientale compresa tra il Matese e il Taburno.
Una lettera-proposta che non ha ricevuto alcun riscontro (alla faccia del garbo istituzionale da lei lamentato nei confronti del presidente dell’Asi di Benevento). Nel prenderne atto senza farne un problema di etica comportamentale non posso però, non rivolgerlequalche domanda:- quando ha affermato che “la linea dell’Alta velocità è occasione per il salto di qualità del comparto in Valle Telesina” era convinto di quello che affermava o si trovava sul set di “Scherzi a parte”?- le associazioni di categoria che avevano immediatamente espresso la piena condivisione della sua proposta sottolineandone il reale vantaggio per il nostro comparto agricolo-vinicolo che cosa devono pensare dinanzi a questo improvviso cambio di programma?- gli agricoltori-vignaioli della Valle Telesina (che fra qualche mese saranno chiamati nuovamente alle urne) per qualche motivo dovrebbero nuovamente votarla?- chi è stato a farle cambiare idea?- quali sono le ragioni tecnico-politiche che possono giustificare questo improvviso “voltafaccia” che mortifica un territorio che rappresenta la parte più attiva della provincia sannita?
In attesa di un cortese riscontro, Le porgo distinti saluti.
Guardia Sanframondi 5 maggio 2022
Fiorenza Ceniccola
Consigliere Comunale – Guardia Sanframondi
Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento