ANMIL – Ricordate anche quest’anno le vittime sul lavoro

L’Anmil, fondata nel 1943, nell’immediato dopoguerra, ha come suo scopo quello di “ricordare a tutti la necessità di concentrare la propria attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e garantire la giusta tutela alle vittime sul lavoro ed alle loro famiglie.”L’Associazione ha voluto ribadire il proprio impegno a fianco delle vittime del lavoro, con l’istituzione nel 1998 della Giornataper le Vittime degli incidenti sul Lavoro, istituita con Decreto del Presidente del Consiglio e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, fissando la data nella seconda domenica di ottobre.

Quest’anno è stata la Basilica di S. Bartolomeo, la nuova locationper la giornata nazionale per le vittime del lavoro e questa circostanza, ci ha ricordato il forte fattore di dinamismo culturale che si viveva nel periodo dell’Alto Medioevo, quando la cultura veniva conservata e protetta dai monasteri, dove si copiavano i libri e, grazie al lavoro degli amanuensi, moltissime opere antiche sono giunte fino a noi. 

Il lavoro, dunque, sempre al centro dell’attenzione e nei nostri tempi stiamo assistendo ad un aumento considerevole degli infortuni, soprattutto mortali.

Il primato sta sistematicamente aumentando, siano arrivati a 572 morti bianche. Tutti ci stiamo interrogando su questa circostanza. Come mai la tecnologia è nettamente migliorata, il livello di istruzione dei lavoratori è più alto, le aziende curano sempre più la formazione, i lavoratori sono dotati di dispositivi di protezione individuali, ma gli infortuni mortali aumentano?

Bisognerebbe cercare di capire dove il meccanismo si sia inceppato.

Occorrono più controlli sul territorio? Di recente il ministero del Lavoro ha cercato di porre rimedio con l’indizione di nuovi concorsi e conseguente assunzione di molti ispettori tecnici, che si stanno formando e stanno lavorando sul territorio, coadiuvati spesso anche dalle Forze dell’ordine. Forse abbiamo iniziato questo nuovo percorso troppo tardi, quando il danno consistente è stato già fatto?

Su questi argomenti si stanno conducendo studi sistematici, tesi a gettare luce su questo problema.

Il governo ha di recente varato la nuova patente a punti per il settore edile, per migliorare la sicurezza sui cantieri, stabilito con D.M. del 18 settembre 2024 n.132. Esso vede coinvolti le imprese ed i lavoratori autonomi, quest’ultimi anche senza dipendenti, che operano fisicamente nei cantieri temporanei o mobili…. ad esclusione di coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale.

Gli incidenti stradali molto contribuiscono all’elevazione del numero di decessi.

Quando la Corte di Cassazione nel lontano 1982 n. 3582 parlò per la prima volta di tutela del lavoratore, anche nel tragitto, tra casa e luogo di lavoro e viceversa, è stata introdotta la figura dell’infortunio in itinere. Esso è stato recepito nell’art. 12 del Decreto legislativo n. 38/2000.

Grande attenzione deve essere data anche agli incidenti di cui sono vittime gli autotrasportatori, i quali corrono il rischio di quello stradale, sempre, durante l’attività lavorativa.

Il problema è stato affrontato a Benevento, con un progetto in prima assoluta sul territorio nazionale, che ha messo insieme varie istituzioni, grazie all’idea ed alla tenacia della Dott.ssa Rosalia La Motta, quale presidente dell’ACI di Benevento. Ella è stata capace di iniziare un dialogo fra le vari istituzioni e dar vita, grazie ai bandi di ricerca sostenuti economicamente dall’Inail, di coinvolgere la Sapienza Università di Roma, (Dipartimento di scienze odontostomatologiche e maxillo- facciali) e dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale Inail di Roma. Al progetto partecipano la Fondazione Filippo Caracciolo; l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma;la Fondazione Rubes Triva, Sicurezza Lavoro Ambiente; l’Azienda Ospedaliera S. Pio di Benevento ed ovviamente l’ACI. 

Sono state coinvolte tutte le forze dell’ordine: Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani, Polizia, Questura, Prefettura, ognuno di loro, ha dato il proprio contributo con la propria banca-dati, per cercare di capire quanto le apnee notturne, i disturbi del sonno siano responsabili degli incidenti e quindi degli infortuni.

La domenica si è svolta con il programma di rito: prima vi è stata la celebrazione di una Messa in suffragio di tutti i morti sul lavoro, poi la consegna da parte dell’Inail delle pergamene e dei distintivi d’onore agli invalidi. 

Essi sono destinati ai grandi invalidi e mutilati, ai quali vengono erogati anche prestazioni economiche, pari ad € 176,27, per i grandi invalidi e 132,01 per i mutilati, che si aggiungono  al pagamento dell’indennità giornaliera per inabilità  temporanea assoluta; l’indennizzo in capitale per la menomazione dell’integrità psicofisica, cosiddetto danno biologico; l’ indennizzo in rendita per la menomazione dell’integrità psicofisica e patrimoniale; la rendita diretta per inabilità permanente; l’ integrazione della rendita diretta; le  prestazioni per infortunio in ambito domestico; la rendita di passaggio per silicosi ed asbestosi; la rendita ai superstiti; l’assegno una tantum in caso di morte; l’assegno per assistenza personale continuativa; lo speciale assegno continuativo mensile; l’assegno d’incollocabilità; l’erogazione integrativa di fine anno; i brevetti e distintivo d’onore; l’indennità per i lavoratori marittimi temporaneamente inidonei alla navigazione; il rimborso per le spese di viaggio e soggiorno cure idro fango termali e soggiorno climatici; la prestazione una tantum in ambito domestico; la rendita diretta per inabilità permanente in ambito domestico; i fondo speciali .

Quest’anno sono stati insigniti sette persone ed il Sig. Marotti Giampietro ha ritirato personalmente le onorificenze, consegnategli dal Presidente, Sig. Giuseppe Ricci.  

Un sentito ringraziamento va anche al rettore della Basilica, Monsignor Francesco Iampietro, il quale ha dato l’ospitalità, oltre che per la Messa, anche per la consegna dei brevetti e dei distintivi d’onore, rilasciati dall’Inail. 

Durante la celebrazione della Messa officiata da Monsignor Pompilio Cristino, nell’omelia, quest’ultimo ha dato molto spazio alla problematica dei 572 morti di quest’anno sul lavoro, ha benedettola consueta corona d’alloro, depositata, poi presso il monumento dei Caduti.

L’impegno comune deve essere quello di ridurre, quanto più possibile, l’infortunio sul lavoro, perché il lavoro deve dare dignità, libertà dal bisogno, deve essere organizzato in modo tale da porre al centro dell’attenzione, la persona, il cui benessere deve sempre rimanere prioritario.

Maria Varricchio

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