“Altra Benevento”: Lettera aperta di Gabriele Corona a Luciano Valle, segretario della CGIL
Lettera aperta a Luciano Valle, segretario della CGIL: la triplice sindacale difende il progetto scellerato di abbattimento e ricostruzione delle scuole Torre-Sala, impossibile da realizzare. Il Comune sta preparando una variante per aggirare la verifica del Ministero.
Questa mattina Gabriele Corona, coordinatore del movimento “Altra Benevento è possibile” ha inviato una lettera aperta a Luciano Valle, segretario della CGIL.
Ecco il testo: “Ti scrivo, pubblicamente, perché sono ancora sorpreso e indignato per il comunicato del Comune di Benevento relativo all’incontro del sindaco Mastella con la triplice sindacale per il sostegno al disastroso progetto di abbattimento e ricostruzione delle scuole Federico Torre e Nicola Sala.
Come tutti sanno, è in corso una verifica del Ministero dell’Istruzione a seguito degli esposti di Altra Benevento e del Comitato civico per errori e violazioni di legge che il Comune, nonostante varie segnalazioni, non ha voluto finora correggere.
Già si registra un ritardo di sei mesi sui tempi stabiliti dal cronoprogramma e pertanto, considerate le scadenze imposte dal PNRR e la necessità di varianti in corso d’opera, si rischia davvero di abbattere senza riuscire a ricostruire.
Cresce l’indignazione dei cittadini e dei commercianti del rione Mellusi, protestano i docenti e le famiglie dei bambini costretti a fare lezioni in locali non idonei, i consiglieri di opposizione hanno presentato apposite interrogazioni e richieste di incontri urgenti, le forze politiche si mobilitano (tranne PD e FdI) anche con segnalazioni al Ministro ed interrogazioni parlamentari, ma l’amministrazione Mastella non vuole sentire ragioni e chiama in soccorso CGIL, CISL e UIL.
Nel comunicato inviato dal Comune il 17 settembre si legge: “Il sindaco Clemente Mastella ha coordinato stamane a Palazzo Mosti, stamane, una riunione, avente ad oggetto i lavori di abbattimento e ricostruzione della Federico Torre, con i segretari delle sigle sindacali Luciano Valle ed Evelina Viele (Cgil e Flc Cgil), Fernando Vecchione e Patrizia D’Onofrio (Cisl e Cisl scuola), Luigi Simeone e Amleto De Nigris (Uil e Uil scuola)…. Nel corso dell’incontro, che si è svolto in un clima di massima cordialità il Sindaco ha ribadito che l’intervento alla Federico Torre è stato motivato da motivi di sicurezza, in presenza di relazioni tecniche che ne certificavano la vulnerabilità, soprattutto in caso malaugurato di eventi sismici. La scelta dell’abbattimento è statadettata da ragioni di opportunità tecnico-economica ad abbattere e ricostruire piuttosto che ad eseguire meri interventi di riadeguamento e dall’oggetto stesso del bando Pnrr. I rappresentanti delle sigle sindacali hanno espresso apprezzamento per ogni intervento che incrementi la sicurezza degli edifici scolastici e non hanno espresso contestazioni rispetto alla necessità di eseguire i lavori.”
Quindi per Cgil, Cisl e Uil non ci sono errori che di fatto rendono irrealizzabile quel progetto; non ci sono violazioni che rischiano di far saltare il finanziamento; non ci sono problemi per la eliminazione di via Enzo Marmorale con grave danno per il quartiere.
Allora anche tu pensi che sono visionari il “Comitato salvare le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio”, Altra Benevento, Civico22, il Codacons, la Lega, l’Udc, Il Movimento 5 stelle e i Consiglieri di opposizione a palazzo Mosti che hanno illustrato dettagliatamente i motivi di critica a quel progetto e anche le possibili soluzioni per non perdere il finanziamento ?
Ma Voi, prima di assicurare il sindaco, cordialmente, di “non avere contestazioni da fare”, avete letto gli atti, visionato il progetto, verificati i tempi e le modalità di esecuzione?
Non mi meraviglia che Mastella quando si trovi in difficoltà convochi qualcuno che teoricamente dovrebbe essere più vicino al “campo avverso”, per riceve apprezzamento e condivisione, e tu lo sai bene.
Lo ha fatto varie volte con le associazioni ambientaliste (soprattutto per la contaminazione dei pozzi da tetracloroetilene) ma ha avuto lo stesso atteggiamento, qualche mese fa, dopo la condanna del giudice del lavoro per comportamento antisindacale a danno della CGIL.
In quella occasione, l’ex ministro della Giustizia, invece di scusarsi con i dirigenti sindacali e i lavoratori, polemizzò con te ed incassò il sostegno di CISL e UIL che attaccarono la CGIL, “certificando” la grande correttezza della amministrazione comunale.
Proprio ricordando questo recente episodio, mi chiedo come hai potuto prestarti all’utilizzo strumentale del sindacato a sostegno di un progetto scellerato per l’abbattimento e la ricostruzione delle due scuole.
Sai che anch’io sono stato dirigente provinciale della CGIL (funzione pubblica, per pochi anni) ma ho continuare a condividere, anche in altre sigle sindacali, l’impostazione “confederale” che obbliga a considerare non solo gli interessi “corporativi” di una categoria, ma anche la difesa dei diritti dei lavoratori, la loro sicurezza, gli interessi dei cittadini, la tutela dell’ambiente.
Ma in questa occasione anche CGIL, CISL e UIL, come Mastella, non hanno voluto sentire le ragioni dei cittadini, dei commercianti della zona, degli studenti e delle loro famiglie, del Dirigente scolastico e dei professori che in varie occasioni hanno spiegato dettagliatamente quali sono gli errori di quel progetto da correggere per avere una scuola sicura in un quartiere vivibile.
Non vi siete neppure preoccupati di segnalare all’Ispettorato provinciale del Lavoro il mancato rispetto delle norme per la sicurezza di quel cantiere, solo in parte installato, con pericoli per i lavoratori e i pedoni.
In questi giorni l’amministrazione comunale, anche per aggirare la verifica del Ministero, sta preparando una variante per tentare di sanare burocraticamente la questione, ma ancora non vuole riconoscere le nostre ragioni e le nostre critiche che saranno confermate con forza.
Mi auguro che la CGIL possa riconsiderare il “cordiale” sostegno al sindaco, magari dopo aver esaminato i documenti, le ragioni delle numerose critiche e anche la proposta per non perdere il finanziamento.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”