Nuovo comunicato del Comitato ”Salviamo le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio”
Gli antichi Greci ritenevano che il peccato più grave per un uomo fosse la ὕβρις, la tracotanza, il perseverare nell’errore. Umilmente, il comitato civico aveva chiesto un incontro col Comune (che non è stato mai concesso) indicando quali fossero i punti critici del progetto intrapreso coi finanziamenti del PNRR, che si potevano sanare, democraticamente ascoltando tutte le parti in causa, ma questo non è avvenuto. Le ultime dichiarazioni del Sindaco di Benevento vorrebbero imputare i propri insuccessi ai cittadini che giustamente hanno protestato contro: il progetto di abbattimento e ricostruzione degli edifici scolastici della Torre e della Sala,edifici che hanno una dignità architettonica riconosciuta; la chiusura al traffico di via Enzo Marmorale; la cementificazione esagerata con discutibili passerelle e auditorium, in un punto della città già densamente edificato; la mancanza di una programmazione seria della dislocazione degli alunni in altre sedi,rabberciate all’ultimo secondo, senza tener conto delle ricadute didattiche e delle difficoltà a cui sarà esposto tutto il personale delle scuole; la mancanza di trasparenza negli atti che non ha consentito di capire più presto a quale catastrofe si stava andando incontro; i danni economici che subirà il comparto commerciale della zona intorno via Nicola Sala.
Le moderne tecniche consentono il sicuro recupero di edifici; lo dimostrano i palazzi del parco Marinelli, coevi e contigui alla scuola Torre, altrimenti il Comune stesso non avrebbe concesso agibilità e abitabilità di quegli edifici.
Se veramente le scuole fossero in condizioni di pericoloso degrado, come mai è stato concesso di svolgere l’anno scolastico fino a giugno 2024? Se il pericolo di crollo è così certo, come mai gli alunni della Scuola elementare Nicola Sala rimarranno ancora per tutto questo nuovo anno scolastico al loro posto, per altro mentre accanto c’è un cantiere che produce rumore e polvere? La verità è che tutto il progetto del Comune è un vero pastrocchio, che fa acqua da tutte le parti. Assicurare l’incolumità non passa necessariamente attraverso la distruzione, altrimenti staremmo freschi in Italia e tutto quel bel patrimonio storico che abbiamo e che fa invidia a tutto il mondo ce lo saremmo giocati da un pezzo. La sicurezza costa soldi e fatica continui nel tempo.
Vendicativamente, il Sindaco minaccia che, anche se dovesse perdere il finanziamento, non renderà mai più frequentabili le due scuole. Certo, gli edifici degli anni Sessanta, se lasciati all’incuria e al degrado, diventano inagibili, come tutti gli edifici. Cosa ha contro le scuole questo Sindaco? Da bravo amministratore avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione di edifici pubblici come le scuole, proprio perché ama la sicurezza. Benevento ha già avuto troppe macerie da terremoti e bombardamenti, per accettare supinamente altre distruzioni, che probabilmente, visti i numerosi punti critici del progetto, non vedranno mai la ricostruzione, costringendo il quartiere a restare senza scuole per chissà quanti anni e noi cittadini guarderemo desolati altre macerie.