Michele Cucuzza a San Lorenzo Maggiore per la presentazione del nuovo libro di Nicola Ferrara
Videomessaggi di Nunzia De Girolamo e Peppe Iodice
Si preannuncia una serata ricca di emozioni quella di Giovedì 8 Agosto a San Lorenzo Maggiore, per la presentazione del nuovo libro di Nicola Ferrara ‘’Voglio toccare il cielo’’. L’autore, alla sua seconda opera, ricorda la storia di suo figlio Valentino mancato nel 2014 all’età di sedici anni.
A moderare e condurre la serata, ci sarà Michele Cucuzza volto storico e giornalista di Rai 1, che per oltre un decennio ha guidato ‘’La vita in Diretta’’ uno dei programmi di maggiore successo della tv di Stato. Sono previsti, tra gli altri, anche i videomessaggi della conduttrice televisiva Rai Nunzia De Girolamo, che nel suo intervento si rivolgerà direttamente a papà Nicola e mamma Nunzia per sottolineare la loro immensa forza d’animo, nonché del comico e showman Peppe Iodice, protagonista di ‘’Made in Sud’’, una delle trasmissioni televisive preferite dal giovane Valentino.
Dopo un video iniziale, commentato da Maria Di Libero e Luciano Di Libero, i saluti istituzionali saranno ad opera del Sindaco di San Lorenzo Maggiore Carlo Giuseppe Iannotti, del Parroco Don Giovanni Pirtac, del Vicario Generale della Diocesi Cerreto – Telese – Sant’Agata de’ Goti Don Pino Di Santo, della Presidente della casa editrice ed. 2000 diciassette Maria Pia Selvaggio e del dr. Gunther Bonn dell’Austrian Drug Screening Istitute.
Interventi del regista Umberto Rinaldi, di don Giuseppe Oropallo dell’Associazione Amasit Telese, del dott. Filippo Pigna e della capo-sala Ospedale Pausilipon di Napoli Federica Pitta, del Vescovo S.E. Mons. Giuseppe Mazzafaro e relazione finale di Don Pasquale Maria Mainolfi.
Le letture di alcuni stralci del libro saranno a cura di Pier Paolo Palma e Georgia De’ Conno della Compagnia teatrale Red Roger. Musiche curate da Eugenio Delli Veneri.
Conclusione e ringraziamento affidati a Nicola e Nunzia, genitori di Valentino.
Una parte del ricavato dell’autore sarà devoluta in beneficenza allaFondazione Santobono Pausillipon per sostenere il progetto di Ricerca in Oncoematologia pediatrica.
- Sinossi del libro:
Nicola, Nunzia, Valentino e Angelo trascorrono un’esistenza serena, fatta di risate, condivisioni, viaggi, volontariato. Il papà Nicola, dopo un’adolescenza traumatica e sconvolgente per la perdita del caro fratello Valentino, perito nel 1971 per lo scoppio di un ordigno bellico della Seconda guerra mondiale, in cui anch’egli perde la vista e le mani, ritrova la serenità grazie all’amore di Nunzia, donna dolcissima e tenace. Il matrimonio viene allietato da due bambini. Nel maggio del 2014, però, qualcosa sconvolge questa serena e bellissima famiglia. Valentino, il primogenito, si ammala. Nessuno, se non un padre e una madre, possono descrivere le angosce, il senso di smarrimento, l’inadeguatezza che corredano il dolore immenso di chi si aggrappa a ogni speranza pur di allontanare il “calice amaro” del sospetto della perdita. Valentino, dopo tormenti fisici e psicologici, pur assistito da medici sapienti e dalle amorevoli cure genitoriali e amicali, essendo un angelo, vola via, lasciando eredità d’amore, di speranza in una vita futura nei cieli e continuando a dare la giusta forza a chi lo amava. Nicola e Nunzia, nel tempo, hanno imparato a fare tesoro dei suoi insegnamenti, del suo coraggio, dei suoi sorrisi e delle risate argentine, così coinvolgenti da trascinare anche l’ultimo dei pessimisti. Nicola e Nunzia hanno compreso che l’importante era accogliere, anche il dolore, in nome dell’amore per Valentino. Questo è l’amore, che non ripara niente, ma accetta. Non basta mai, ma soccorre. Il senso di queste memorie sta nella condivisione del dolore, nel sostegno caritatevole verso altre anime squassate dal senso di vuoto, dalla difficoltà del vivere un’esistenza attraverso la terribile sensazione che qualcuno ti abbia strappato le viscere e il cuore. Nicola Ferrara ha fatto un viaggio nella scrittura e ha portato con sé Valentino, appoggiandosi alla sua spalla per i vicoli del paese (San Lorenzo), nei viaggi di preghiera, nelle partite, a scuola, al bar… Nella scrittura siamo eterni, come nelle braccia di Dio