Nota del comitato “Salviamo le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio”
Il sindaco, nella sua ultima intervista ha criticato le controparti, accusandole di antibeneventanità e scarsa intelligenza politica. C’è da chiedersi quale intelligenza politica traspaia da un progetto che ha preso zero punti sugli aspetti che avrebbero richiesto un minimo di buon senso e, più in generale, di lungimiranza.
Lo testimonia la “pagella” attribuita dal Ministero dell’Istruzione al progetto di sostituzione edilizia delle
scuole Sala e Torre presentato dall’Amministrazione Comunale.
I punteggi di cui alle lettere a, b, c, d, relativi alla vetustà, alla classe energetica, alla vulnerabilità sismica e al rischio idrogeologico degli edifici esistenti non richiedono intelligenza politica, derivando da dati
oggettivi, e sono pressoché automatici; essi hanno ricevuto rispettivamente: 16, 20, 10 (4+6) e 0.
Buon senso e un minimo di capacità, invece, avrebbero orientato la progettazione verso una diminuzione della nuova volumetria rispetto a quella esistente, criterio adottato da gran parte dei progetti che hanno preceduto quello di Benevento nella graduatoria pubblicata dal Ministero, che avrebbe evitato di prendere zero punti e consentito di ottenere un minimo di 3 punti, sufficienti per compensare il probabile errore commesso nell’attribuzione del punteggio relativo alla vulnerabilità sismica, i famosi 2 punti in più donati (si fa per dire) oltre i 6 che spettavano di diritto, portando a 48 i punti ottenuti da Benevento, invece dei 46 reali.
Non si evince, inoltre, grande intelligenza nella pianificazione, se sono stati assegnati zero punti per il
mancato inserimento del progetto nella programmazione triennale nazionale in materia di edilizia
scolastica. Dalla graduatoria si può notare che quasi tutti i progetti finanziati hanno ottenuto 10 punti
perché inseriti in detta programmazione.
I comitati e gli oppositori fanno il loro mestiere, svolgendo il normale ruolo di critica delle scelte politiche, evidenziando vizi legali o incongruenze che, in molti casi, nascondono sprechi di risorse pubbliche, se non altro. Crediamo che la legalità sia da anteporsi alla “beneventanità”
, se si intende come mero favoritismo.
Curiosa appare la critica agli oppositori che, sempre considerati con sostanziale disprezzo, sono accusati
di non aver collaborato con intelligenza (o meglio furbizia), sorvolando sul “provvidenziale” errore
commesso dal Ministero. Strano senso della legalità da parte di un ex ministro della giustizia.
Probabilmente sarà lo stesso Ministero dell’Istruzione ora a dover riparare all’errore. Se ci fosse meno
chiusura, l’Amministrazione dovrebbe ringraziarci per le nostre osservazioni, volte solo al
miglioramento del progetto e alla soddisfazione dei cittadini.
Il Comitato ribadisce il suo no all’abbattimento delle scuole Sala e Torre; no alla chiusura di via
Marmorale; no all’inutile auditorium. Sì alla ristrutturazione e all’adeguamento sismico delle due
scuole.