I consumatori sanniti chiedono “asilo economico” alla Federconsumatori per difendersi dalla liquidazione delle inaudite bollette che colpiscono i più deboli
Riuscirà mai la FEDERCONSUMATORI ad aprire lo scrigno delle beatitudini ed a penetrare nella “domus aurea” di alcuni fornitori, ove alla nuda energia viene confezionato l’abito della bolletta pesante di cui nemmeno gli stilisti dell’erogazione conoscono la trama del tessuto … probabilmente! Non è stata ancora istituita una scuola di danza ove si possa imparare il ritmo ballerino che subiscono (sic!) le bollette del gas che saltano ostacoli da 2.00 ai 4.00 metri (cioè, dai 2.00 ai 4.00 euro/mc.). I mortali consumatori nulla possono? Sembrerebbe così, dal momento che il Garante Nazionale fa fatica a tenerli a freno. Pare che il fornitore sia “il solo che possiede l’immortalità e abita una luce inaccessibile, che nessun (contribuente) mai vide, né potrà mai vedere?” (Tm. 6, 16). L’Enel energia… nessuno può vederla e alcuno può riuscire ad intavolare un discorso ad personam, con il cuore in mano, per il fatto che essa non è una persona, ma il numero di un addetto addomesticato che mena le mani avanti, girando l’interruttore di ogni contestazione su “OFF” e intimando l’interruzione del flusso di energia. E’ capitato allo scrivente e a tanti poveri malcapitati, alla faccia delle Istituzioni che sono troppo impegnate nella lotta alle mafie. Le mafie? Quali? Le mafie nascono dalla dilatazione di un malcostume troppo a lungo tollerato e/o impunito, nonché dal mancato giusto senso della giustizia. Così si genera e si alimenta il disordine sociale ed, ahimè, il ricorso ai paladini che si fanno chiamare padrini, amministratori e garanti di una giustizia “fai da te” che ci riporta indietro di molti secoli e a cui le stesse istituzioni ricorrono frequentemente. I recenti fatti di Bari e non solo quelli sono alquanto eloquenti. “Ubi major, minor cessat” nel motto latino trova ampia collocazione il serpeggiamento delle bollette anomale e 4.500.000 cittadini (me compreso) hanno sottovalutato il problema di uscire dal libero mercato e di accedere a quello tutelato. Così, nel mentre l’odierno consorzio umano si evolve ad un ritmo frenetico e vertiginoso nel produrre tecnologie di controllo molto avanzate, c’è chi ne anestetizza il funzionamento con una sua strategia di disinformazione e coacerva i costi delle forniture a suo vantaggio. Il problema ha raggiunto, ormai, livelli d’insopportabile sopraffazione che ha allertato un attento, efficace risveglio di alcune sentinelle (meno male che ci sono!) preposte a vigilare e a tutelare i diritti sacrosanti dei consumatori, in particolare, le fasce più deboli! A tal fine, nel pomeriggio di sabato, 6 aprile 2024, alle ore 17.00, la FEDERCONSUMATORI, egregiamente rappresentata dal PresidenteRegionale, dal Presidente Provinciale, ha incontrato l’Amm.ne Comunale di Guardia Sanframondi, ove è confluito un nutrito gruppo di consumatori giunti dai paesi contermini. Con dovizia di particolari sono state collazionate le incresciose lamentazioni della platea, registrando lo stress, l’inquietudine, l’ansia dei soggetti lapidati dalle incomprensibili, arzigogolate e fluttuanti bollette, senza inibizione per la canizie dei consumatori e, in dispregio della legge 104 per alcuni di essi. In particolare, i Rappresentanti della FEDERCONSUMATORI hanno lumeggiato sulla caducità di un capzioso alibi informativo posto in essere dal fornitore con l’inserimento di un foglietto che sarebbe stato fatto scivolare nella busta contenente la fattura. A tale riguardo è emersa una corale contestazione attestante il mancato ricevimento del foglietto e la protesta della sua vanificazione
per sostanziale difetto di notifica, di messa in mora e acquisizione del consenso nelle forme di legge, prima di porre in essere un evidente stravolgimento dei termini contrattuali. Il passionale dissapore dei Rappresentanti della FEDERCONSUMATORI ha polarizzato l’attenzione della platea, allorquando questi dichiaravano la vicinanza per un avvio, in concreto, dell’azione di tutela, con il preludio di dettagliare il tutto agli Organi dell’Autorità di Vigilanza Nazionale e, se non bastasse, alla Corte Sovranazionale di Strasburgo sui diritti dell’uomo, come qualcuno sollecitava dalla platea consumatori.
07/04/2024