Lettera dell’arcivescovo di Benevento in occasione della Santa Pasqua 2024
Alla Chiesa di Dio che è in Benevento ”Se vuoi la pace, prepara la pace!”
Carissimi,
il Signore Gesù Cristo, la nostra pace (Ef 2,14), nell’appressarsi a
Gerusalemme, «alla vista della città pianse su di essa dicendo: “Se avessi compreso
anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace!”
» (Lc 19,41-42). Non c’è pace
nel mondo e il mondo stesso si prepara alla guerra. Si vis pacem, para bellum,
recitava l’antico motto: Se vuoi la pace, prepara la guerra! Non siamo lontani, oggi, da
quel modo di pensare, che finisce però per agevolare solo l’industria e il commercio
delle armi, settori nei quali il nostro Paese, purtroppo, non ha bisogno di imparare
dagli altri…
Si vis pacem, para pacem, dovremmo dire: Se vuoi la pace, prepara la pace! Sì,
perché la pace si costruisce con lo sforzo di tutti, parte dal basso, per impregnare
del suo spirito ogni tipo di relazione: da quelle internazionali, intercorse tra i
Governi, a quelle interpersonali, che si stabiliscono dentro casa, nel proprio
condominio, sui luoghi di lavoro o di riposo. La pace, proclamava, con sguardo
profetico, Paolo VI nell’enciclica Populorum progressio, «non si riduce a un’assenza
di guerra, frutto dell’equilibrio sempre precario delle forze. Essa si costruisce
giorno per giorno, nel perseguimento di un ordine voluto da Dio che comporta una
giustizia più perfetta tra gli uomini». Una giustizia più perfetta tra gli uomini,
appunto, grazie a un nuovo ordine di cose, a una visione nuova della politica e
dell’impegno civile. Sapremo essere – tutti, nessuno escluso, nel proprio ambito e
nel proprio ambiente – quegli operatori di pace che il Signore, nel suo Vangelo,
proclama beati (Mt 5,9)?
A tutti auguro una santa Pasqua, una Pasqua di pace, e di vero cuore vi
benedico.
Benevento, 30 marzo 2024
† Felice vescovo