Fiorenza Ceniccola – Un’altra decisione sbagliata e dannosa del Parlamento europeo

  Il Parlamento europeo  ha approvato la cosiddetta “Legge Natura” cheprevede, tra le altre cose, di ricreare acquitrini e l’obbligo di riportare ben 25mila chilometri di corsi d’acqua a fiumi “a scorrimento libero”. Tale decisione approvata dall’Europarlamento è passata con il SI convinto di tutta la sinistra europea ed italiana e la contrarietà dei rappresentanti italiani che sono espressione del governo guidato da Giorgia Meloni.

    I giovani berlusconiani nel ringraziare di vero cuore l’on. Fulvio Martusciello, capodelegazione Forza Italia a Strasburgo, per essersi opposto con determinazione a questa decisione che segna una distanza abissale tra il Parlamento europeo e gli agricoltori (e che fa il paio con la“Fit for 55” che  stabilisce la fine della produzione di auto a benzina e diesel a partire dal 2035) non possono non stigmatizzare il comportamento degli eurodeputati della sinistra italiana, Verdi e dei 5 Stelle che, ancora una volta, hanno dimostrato di essere animati da  una visione ideologica della transizione ambientale. Siamo di fronte ad un’altra decisione sbagliata e dannosa perché rappresenta un modo brutalmente ideologico di affrontare la perdita di biodiversità e che, tra le altre cose, fa diminuire la produzione agricola aggravando ulteriormente la nostra dipendenza alimentare da Paesi extraeuropei con tutti i rischi annessi e connessi.

    Per dirla con il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, “questa legge europea sul ritorno alla natura è un controsenso perché mette in contrapposizione la natura e gli agricoltori, che in realtà sono i veri custodi di questo nostro patrimonio ambientale. Non è allontanando gli agricoltori dalla terra che si preserva l’ambiente”.

     Inoltre, si tratta di una decisione dannosa perché l’Europa dopo aver rinunciato  alla sovranità energetica (vedi quanto emerso dalla guerra in Ucraina) con tale decisione decide di aggravare ulteriormente la dipendenza agroalimentare da Paesi extraeuropei e molto spesso ostiliall’Occidente. Per farla breve, l’emergenza climatica c’è e la transizione ambientale ed energetica vanno fatte però, nel contempo, deve essere tutelata l’occupazione e  senza dimenticare che le nostre scelte e adeguamenti servono a poco se, nel contempo, in altre parti del mondo(vedi Cina, America, India ecc.) si continua ad inquinare senza alcun limite. L’Europa ha un livello di emissioni molto basso rispetto ad altre regione del mondo e per questo non può esserci un approccio ideologico a tale problematica. E, soprattutto, questa sfida epocale la possiamo vincere se riusciamo a muoverci tutti insieme e prestando maggiore attenzione alla via d’uscita indicata circa 20-25 anni orsono dal prof. Jeremy Rifkin:

            “… un nuovo regime energetico fondato sull’idrogeno”.

Benevento 28 febbraio 2024                               

                                                         Cons. Fiorenza Ceniccola

                                           Segretario Forza Italia Giovani – Benevento

                                      Vice Segretario Internazionale Forza Italia Giovani

                               Ambasciatrice della Commissione Europea per il Patto Climatico

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