Un nuovo spettacolo, pensato da Saveria Cotroneo e da Renato Giordano: la danza classica in vetrina
Lo spettacolo a cui abbiamo assistito è parte della manifestazione LiberFest, Arte in Libertà, che offre momenti di Teatro, Musica, Arte, Poesia, Libri, iniziata il 2 febbraio e si concluderà il 25 febbraio, giorno in cui sarà ospite, Claudio Greg Gregori per presentare “Il mio nome è Sorciosecco” – Baldini+Castoldi Editore, presso l’auditorium della Spina Verde al Rione Libertà.
Come promesso in conferenza stampa, il direttore artistico ha voluto realizzare in ogni week end delle presentazioni di libri, canti e danza. Il programma prevede diversi appuntamenti culturali in diversi luoghi della città e due nelle contrade. Obiettivo della creazione di questi eventi è proprio quello di farci avvicinare alla lettura, presentandola in maniera diversa, con musica, danza.
La novità di questo spettacolo è consistita nel fatto che quando siamo arrivati davanti al Teatro Comunale abbiamo trovato le porte chiuse e le ballerine si sono esibite all’interno, nel foyer del teatro. In realtà, anche il 3 febbraio nel foyer dello stesso Teatro si era esibito l’Ensemble dell’Orchestra Filarmonica di Benevento, riscuotendo grande successo.
Siamo stati accolti dunque dalla voce di Gabriele Oses, che ha letto pensieri e massime scelte da Renato Giordano e subito dopo sono risuonate le note dell’aria “L’amour est un oiseau rebelle” dalla Carmen di Bizet e del “Tango“ di Monserrat, entrambe sono state ballate da Maria Claudia Fatica.
Nella “Morte del cigno” di Camille Saint- Saens, che è un assolo coreografico di Michel Fokine, tratto da “Il carnevale degli animali”, hanno ballato Eugenia Rossi, Silvia Sborselli, Fernanda Insogna.
Questo balletto fu composto nel 1901 appositamente per Anna Pavlova, una delle ballerine più famose degli inizi del XX secolo, diventata celebre per la sua grande leggerezza e la grazia delle sue interpretazioni. Il balletto fu messo in scena, per la prima volta nel 1907, a San Pietroburgo.
La “Casta Diva” dalla Norma di Bellini, cantata dall’indimenticabile Maria Callas, e lo “Spirituals” sono state ballate da Flavia Bello, Aurora Cimmino, Giorgia Collarile, Chiara Conti, Annalisa Maiello, Benedetta Citrigno, Miriam Pignone, Giorgia Sabbatini.
La scelta dei brani da ballare e la loro perfetta esecuzione, hanno confermato la grande professionalità che accompagna, da sempre, la Scuola della M° Saveria Cotroneo, che, come in questo caso, si cimenta in nuovi eventi, con grande professionalità.
Renato Giordano ha curato le citazioni ed ha fortemente voluto questo primo esperimento di danza in vetrina, in cui è lo spettatore ad essere itinerante ed a godere di vari punti di vista in un balletto. Ad esempio, nella “Morte del cigno”, c’era l’esibizione classica e contemporanea in un solo momento, ma in due diverse collocazioni.
Lo spettacolo, così, ha richiesto agli spettatori di muoversi, ed è stato presentato per ben tre volte, ogni mezz’ora, in modo da permettere a ciascuno di noi, anche la possibilità di rivederlo.
Il disegno di Giordano è stato proprio quello di incuriosire il passante, di avvicinarlo al mondo della danza, trattenendolo, giusto per un breve lasso di tempo, per consentirgli la possibilità di rivedere o vedere, per la prima volta, quei passi di danza, di ascoltare la musica che li accompagnava.
Uno spettacolo nuovo ed interessante, nella sua presentazione e nella sua finalità, d’altronde è stato un modo piacevole di impegnare la serata, anche perché siamo stati accompagnati dalla presenza delle luminarie, installate per S. Valentino, luminarie che con le loro luci e forme, hanno contribuito a mantenere vivo il momento di festa.
Ringraziamo Renato Giordano e la M° Saveria Cotroneo, perché, ancora una volta, ci hanno dedicato momenti di estrema bellezza, sostenuti, in questo nuovo progetto dallo Scabec, dal Centro per il libro e la lettura, dalla città di Benevento e da Spazio Conad.
Non perdiamo l’occasione di vivere il prossimo weekend all’insegna della cultura e del divertimento, seguendo gli eventi proposti da questa rassegna.
Maria Varricchio