Giorno della Memoria
27 gennaio 2024
Oggi -“Il giorno della memoria “che, già da domani è rimesso nel dimenticatoio di sempre e conservato, sotto vuoto spinto, fino al prossimo 27 gennaio 2025. Siamo molto tradizionalisti nella liturgia dei cerimoniali commemorativi, di cui non possiamo fare a meno, come il capitone a Natale, il cenone a fine anno, l’uovo di cioccolato a Pasqua. Siamo sincronizzati e telecomandati dalle pulsantiere, il cui trillo fa partire le sfilate, gli striscioni, i palinsesti, i discorsi e, naturalmente, i convenevoli debutti oratori e, perché no, gli applausometri! Viva la pace! Mai più guerre e olocausti! Sono questi gli slogan gridati a memoria dalle folle che l’ultima guerra non hanno conosciuto. “Ipocrisia, doppiezza, moralizzazione del male, responsabilità sul presente” – sono queste le grida lamentose del senatore Nava (cit. Il giorno della Memoria nel tempo dell’Olocausto Planetario). Egregio senatore, non ho mai capito se valesse la pena dimenticare oppure verniciare con il sangue di tutti i giorni quel vergognoso ricordo di circa 80 anni fa. Capisco ancora meno, poi, il fracasso sgonnellato da chi muove i fili della regia della strumentalizzazione, spargendo semi di speranza che mai più la storia dovrà macchiarsi di pagine così orrende. Evidentemente costui è quello che, con la trave nell’occhio, voleva togliere la pagliuzza dall’occhio dell’amico. E’ di ieri la notizia dell’avvenuta esecuzione capitale con l’azoto puro di Kenneth Smith in Alabama (USA), per avere ucciso, nel 1988, Elisabeth Sennet, su commissione del marito. L’ONU – udite genti, udite – ha gridato al reato di “tortura”, definendolo “trattamento crudele, inumano e degradante”. Gli americani che nel 2024 applicano la pena di morte per un omicidio non sono gli stessi americani che con i russi liberarono i condannati all’olocausto? La storia umana – dal tempo della Bibbia ai ns/giorni – è un inno senza fine che oltraggia Dio ed eleva l’uomo idolatra, attratto solo dal dio-denaro! E’ pregna di guerre, eccidi, genocidi e quant’altro. L’umanità è votata ad estinguersi da sé e alla fine, forse, resteranno solo i padroni delle guerre, degli eccidi, dei genocidi. Ben venga l’auspicata “era dell’Amore per il Regno della Divina Volontà”; tuttavia, c’è da temere che se non farà presto, troverà solo una terra desertificata. A tale proposito, è in bilico la stessa speranza che Dio decida di tuonare quel “BASTA”, cristallizzato dal senatore Nava. Unico conforto in cui c’è veramente da sperare ancora nel trionfo del bene è l’appello di affido alla SS. Vergine Maria e al Suo Figlio per un giubileo generale di conversione e di consacrazione che coinvolga il mondo intero.
A. M. D. G.
Francesco Gaetano