Tassa minima globale del 15% per le multinazionali
Dal primo gennaio 2024 è entrata in vigore la cosiddetta Global minimun tax europea, introdotta in Italia da un decreto del 19 dicembre scorso che allinea il nostro Paese all’accordo Ocse e così come aveva proposto nei mesi scorsi il senatore Maurizio Gasparri con uno specifico emendamento finalizzato ad aumentare la cosiddetta “Web Tax” per i giganti dell’e-commerce (Amazon, Google, ecc.) dal 3% attuale al 15% sugli utili realizzati dalle multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro. Secondo una valutazione dell’Ufficio studi della Ggia di Mestre (che si basa su dati di Mediobanca), nel 2025 il nostro Erario dovrebbe incassare 381,3 milioni di euro, nel 2026 il gettito dovrebbe salire a 427,9 milioni di euro e nel 2027 il gettito fiscale dovrebbe raggiungere i 432,5 milioni di euro.
Nell’esprimere il nostro più sincero compiacimento non possiamo non ricordare che fino ad oggi i giganti del web hanno usato la rete senza pagare nulla e sul fronte del lavoro, molto spesso, si sono mossi con grande disinvoltura facendo quasi sempre assunzioni a tempo determinato e quando i guadagni sono diminuiti non ci hanno pensato due volte ad avviare i licenziamenti senza nessuna preoccupazione.
Nel contempo, il nostro pensiero va alla tassazione a cui sono sottoposte le cosiddette Pmi che rappresentano la spina dorsale della nostra economia, che non è certo un misero 15%.
Da tutto ciò, l’idea-proposta di una profonda riforma fiscale tendente ad una maggiore equità fiscale e per impedire la scomparsa dal mercato di milioni di piccole e medie aziende così come ha sempre “sognato” il Presidente Berlusconi.
Benevento 5 gennaio 2024
Fiorenza Ceniccola
Consigliere Comunale Forza Italia – Guardia Sanframondi
Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento