Derby amaro con l’Avellino -Ancora delusione dalla squadra sannita
Benevento-Avellino 0 a 1. Una sconfitta giallorossa, non dovuta alla superiorità dell’avversaria, ma ai molteplici problemi,legati alla struttura tecnico-tattica della squadra.
Quella giallorossa da 17 giornate scende in campo praticamente senza idee, senza accorgimenti tattici, senza quella cosa che non è mai stata in commercio che è l’amalgama.
Si, alla base di tutto, manca l’intesa, tra e nei reparti, mancano soprattutto forza di volontà e determinazione .
Qualche elemento scende in campo per onor di firma (…. e stipendio), quasi a volersi risparmiare. Non c’è, nei giocatori, quel vigore , quella volontà di rispettare la maglia, ma neanche di rispettare e onorare il pagamento per le sue prestazioni. La squadra non sembra essere convinta di dover giocare a calco ma, soprattutto, non viene messa sotto pressione dallo staff tecnico.
Andreoletti non è riuscito, sino ad ora, a galvanizzarli, esaltarli , pressare. Nelle dichiarazioni, prima delle gare, presenta l’avversario invincibile, ma, poi, nel dopo gara, arriva qualche parola di elogio o delusione per le occasioni mancate.
Tanto per mettere il puntino, in diciassette gare, il Benevento ha espresso del gioco calcio solo per una trentina di minuti, al Vigorito, nella fatidica rimonta, dalla O a 2 , contro il Crotone. Solo e semplicemente in quella occasione.
Quella del derby è stata una partita che, solo qualche sporadico episodio negativo, non ha permesso almeno il pari. Ma, anche quelli, sicuramente, non sono stati tanti .
Per la cronaca, il vantaggio della squadra irpina, quasi sul finire del primo tempo(41′) con una palla persa a centrocampo da Karic, che, nel tentativo di dare palla ad un compagno, si esibiva in un pessimo passaggio di tacco del pallone, finendo con darla ad un avversario. D’Angelo si involava verso l’area giallorossa, offrendo un assist per Patierno, che spediva la palla alle spalle di Paleari. Fino a quel momento solo qualche timido tentativo di attacco, che, in almeno due casi possibili, venivano resi vani da posizioni di fuorigioco. Uno di questi, al 38′, con una azione caotica nell’area piccola.
Nella ripresa, la riscossa giallorossa, fievole e con solo tre momenti interessanti. Palo di El Kaouakibi (69′), la protesta giallorossa per un fallo di mano in area di rigore di Cancellotti(89′) e, al 94′ , un salvataggio sulla linea di porta di Cionek su un pallonetto di Marotta.
Parlare dei singoli e delle loro prestazioni serve a poco, visto il comportamento della squadra nel complesso.
Il prossimo appuntamento è previsto, in calendario, con una trasferta a Latina, per lunedì 18 dicembre.
Un giorno in più per Andreoletti, per cercare di trovare soluzioni ai vari problemi ma soprattutto, forse, anche lo schieramento tattico. Quel 3-5-2 non sembra dare frutti concreti e, soprattutto, sembra penalizzante per molti giocatori. Di certo, bisognerà rivedere il tutto, magari anche con le ripartenze dal basso dove, non sempre, il giocatore, portatore di palla, riesce a liberarsene. Spesso, vanno in affanno i difensori, soprattutto, quando diventa imperioso il forcing avversario.
Occorre un maggiore impegno dei centrocampisti a dare man forte in difesa e suggerire attacchi anche cercando perforazioni centrali e non solo appoggiandosi sui laterali. Gli attaccanti, sino ad ora, non sono mai stati messi nelle condizioni di dialogare con i compagni. In ultimo, forse, sarebbe consigliabile che i cross dalla trequarti non servono, ma bisogna arrivare in fondo.