Lo spettacolo di Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello, un inno all’amore
Con la coppia d’assi Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello è stata inaugurata la Stagione Teatrale 2023/2024, con la consueta direzione artistica di Renato Giordano, che vedrà il Teatro Comunale “V. Emanuele” ospitare dodici spettacoli di cui uno fuori abbonamento, il prossimo 17 dicembre alle ore 18,30 : l’incontro con Vivian Lamarque, vincitrice della prima edizione Premio Strega Poesia, manifestazione sostenuta dalla Fondazione Bellonci e Stregonerie.
Lo spettacolo inaugurale, dal titolo “Vasame L’amore è Rivoluzionario”, come dicevamo, scritto da Marisa Laurito, con la regia di Massimo Venturiello, è iniziato con la musica di Enzo Gragnaniello, alla chitarra, coadiuvato da Piero Gallo al mandolino, da Erasmo Petringa al violoncello e da Marco Caligiuri alle percussioni. I maestri, durante lo spettacolo, ci hanno regalato l’esecuzione di alcune delle più belle canzoni napoletane. “A luna rossa”, ”’O surdato nnammurato”, “Vasame”, “Reginella”, “Passione”.
Sullo sfondo della scena un quarto di luna e Marisa che si rammarica, perché dice: ”Neanche stanotte c’è la luna piena, se manca un tuo bacio…”. Un monologo di una bellezza struggente, in cui il principale filo conduttore è per il giorno d’oggi, il coraggio d’amare. Forse per questo Marisa dice di preferire il Novecento, un secolo di bellezza e libertà.
Un secolo attraversato da ben due guerre mondiali e da due dopo guerra, il secondo con il peso della sconfitta ed il desiderio di rinnovamento. Di qui è partito il discorso sulla condizione della donna. Pensiamo al 1955, anno in cui Famiglia Cristiana pubblicò il decalogo della donna, cioè dei doveri di quest’ultima nei confronti del marito, in cui fondamentali erano il voler bene, la sottomissione, l’obbedienza e l’amorevole riverenza nei suoi confronti.
E’ seguita poi anche una riflessione sul significato che alcune parole assumono se vengono cambiati al femminile, alla possibilità che vi siano doppi sensi o equivoci, un vero e proprio gioco di parole, che tale però non è, perché pieno di significati negativi.
La domanda allora è: “Quanto è cambiato il mondo da allora ad oggi?”, poco, molto poco, perché in questo momento nel mondo ci sono ben 170 conflitti ed in Italia sono state uccise 103 donne. Dolore e morte ancora, ma Il messaggio di Marisa è un messaggio di speranza, perché la bellezza e l’arte salveranno il mondo. Infatti, a questo proposito, cita l’episodio accaduto ad Eduardo De Filippo, che aveva appena finito di scrivere una delle sue commedie più belle, anch’essa piene di speranza per il futuro: “Napoli Milionaria”.
Era il 1945, il conflitto mondiale non era ancora finito e le prove della commedia di Eduardo furono fatte nel salotto della sorella Titina, perché fu negato l’accesso al teatro, così come lo spettacolo di sera. Per questo il debutto avvenne alle 10,30 del mattino. Nel San Carlo di Napoli regnava un silenzio di tomba. Quando Eduardo concluse il suo spettacolo con la fatidica frase: ”ha da’ passa ‘a nuttatta”, tutti rimasero per alcuni istanti senza fiato, senza parole, condividendo a pieno quanto l’attore aveva appena detto. Infatti, Eduardo con quella frase aveva raccontato il dolore di tutti….
Possiamo dire di aver assistito ad uno spettacolo originalissimo, dove si fondono insieme musica e poesia, dove si percepisce il tocco femminile di Marisa, che si cimenta in contemporanea anche nella realizzazione di un quadro…
Il suo messaggio finale è stato: ”Amo l’umanità che ama…”.
Nel mese di dicembre avremo altri due appuntamenti. Martedì 19, Peppe Barra e Lalla Esposito ci presenteranno la “Cantata dei Pastori”, scritto da Peppe Barra e Lamberto Lambertini, che ne ha curato anche la regia. Poi, il 30 dicembre, l’appuntamento sarà con Flavio Insinna in “Gente di facili costumi”, di Nino Marino e Nino Manfredi, con la regia di Luca Manfredi.
Nel mese di gennaio, il 14, vi sarà “Terra”, viaggio attraverso i Continenti con il testo e la regia di Tommaso Capodanno, uno spettacolo di musica e danza, mentre martedì 23 assisteremo a Marina Massinoriin “Il malloppo” di Joe Orton, con la traduzione di Edoardo Erba, per la regia di Francesco Saponaro.
Altre due date, nel mese di febbraio e, precisamente il 03 febbraio Mariano Rigillo e Giorgio Colangeliinterpreteranno “I due Papi” di Anthony Mccarten, con la traduzione di Edoardo Erba , per la regia di Giancarlo Nicoletti. Mercoledì 28 febbraio, Franco Branciaroli e Umberto Orsini saranno “I ragazzi irresistibili”, di Neil Simon , con la traduzione di Massimo D’Amico, per la regia di Massimo Popolizio.
Anche nel mese di marzo avremo due spettacoli: il primo marzo quello del direttore artistico. Renato Giordano dal titolo ”Poesia è la vita” alle ore 10,30 ed il 13 marzo Lunetta Savino interpreterà “La Madre” di Florian Zeller, con la regia di Marcello Cotugno.
Il mese di aprile, precisamente il 19, Enzo De Caro ci presenterà” Non è vero, ma ci credo”, una commedia di Peppino De Filippo, con la regia di Leo Muscato.
Chiuderà la rassegna, il 12 maggio, la Compagnia Red Roger con lo spettacolo “Rukeli, Pugile”, scritto e diretto da Pier Poalo Palma, con musiche originali del M° Massimo Varchione.
Ringraziamo sempre l’ufficio stampa coordinato da Domenico Passaro ed il direttore organizzativo, Giovanna Russo.I biglietti, come da consuetudine, sono disponili presso l’All Net Service, in Via Lungocalore Manfredi di Svevia di Benevento e presso tutti i punti vendita iTicket e su i-ticket.it.
Buona stagione teatrale a tutti.
Maria Varricchio