I giovani berlusconiani dicono NO all’immigrazione senza integrazione
Apprendiamo dalla stampa che un Giudice Inquirente della Procura di Brescia ha chiesto di assolvere un extracomunitario che maltrattava sia fisicamente che psicologicamente la moglie (comprata per 5mila euro) dopo averla segregata in casa perché condizionato “dal suo impianto culturale”.
In poche parole, le botte, gli insulti e le minacce di morte sono il frutto della cultura in cui è cresciuto e dunque l’uomo non deve essere ritenuto colpevole, ma può tornare libero a casa.
Una decisione “aberrante” che “tradisce” le nostre radici giudaico-cristiane e che fa a pugni con l’impianto giuridico del Decreto-legge contro la violenza sulle donne che nei prossimi giorni il Parlamento si accinge ad approvare.
Altro che diritti delle donne, altro che Paese liberale, liberista, europeista e atlantista. Con questa richiesta di archiviazione presentata da un Giudice Inquirente dello Stato italiano sembra essere ritornati indietro di qualche millennio e di vivere in quel lontano paese dominato dai talebani. E nel ringraziare il GIP(Giudice per le Indagini Preliminari) che ha rigettato la richiesta di archiviazione e ordinato l’imputazione coatta per lo straniero che aveva “imprigionato e riempito di botte la moglie”, ci sia consentito di ricordare al Pubblico Ministero che aveva chiesto di assolverel’uomo denunciato dalla propria moglie (stanca di subire le continue angherie) uno stralcio dell’intervento di monsignor Giampaolo Crepaldi, vescovo emerito di Trieste, pronunciato in occasione dell’apertura delle “Tavole di Assisi”. Il prelato nel ricordare il problema dei migranti (che nel corso di questi ultimi decenni ha ridotto il Mediterraneo in un grande cimitero) non ha esitato ad affermare: “… I cattolici in Italia e in Europa possono accogliere tutti. Non tutto”. Non può esserci immigrazione senza integrazione e senza il rispetto delle norme e delle leggi del Paese in cui si decide andare a vivere. Inoltre, nel ricordare che l’Italia non può accogliere i milioni di migranti che desiderano di venire in Europa, ci sia consentito di dire a voce alta che ben venga la stretta sui trafficanti e più espulsioni, l’iter rapido per i rifugiati e i corridoi umanitari però,non dobbiamo dimenticare le parole di Papa Benedetto XVI (prima della rinuncia al ministero petrino) quando ammonì i politici a investire sui Paesi africani da dove partono i migranti in cerca di un mondo migliore. Era il 2013 e, in occasione della Giornata mondiale dei migranti e del rifugiato, il Santo Padre rivendicò il “diritto a non emigrare cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra”. Purtroppo, le Sue parole non sono state ascoltate da nessuno. Intanto non si fermano le partenze dei barconi carichi di persone in condizioni disperate e quanto sta accadendo in questi giorni, in queste ore sull’isola di Lampedusa ne è la prova provata (l’isola è letteralmente invasa da gente che proviene illegalmente dall’Africa e dall’Asia).
Occorre sicuramente ripristinare il controllo sulle frontiere e però, è necessario dare attuazione alla richiesta formulata 10 anni orsono da Papa Benedetto XVI incominciando ad investire una parte dei miliardi di euro che oggi vengono spesi per finanziare “il business dell’accoglienza” sui Paesi africani da dove partono, spesso illusi e umiliati, migliaia di giovani in cerca della “manna” rappresentata dal “Kit di ingresso del valore di 350 euro” e quello che ne deriva. Nelle scorse settimane tutti abbiamo potuto leggere sullastampa nazionale che: : “Il kit di ingresso vale 350 euro, poi ciascun migrante costa allo Stato 945 euro al mese”. Dati economici relativi all’accoglienza dei migranti che nessuno ha smentito e che sono francamente “impressionanti” e che fanno conquistare all’Italia un altro triste primato mondiale che va ad aggiungersi al nostro spaventoso debito pubblico che ci costringe a pagare circa 100 miliardi di euro all’anno per gli interessi e che rappresenta sicuramente una zavorra appesa al collo dei giovani che non vogliono scappare dall’Italia.
Benevento 12 settembre 2023
Fiorenza Ceniccola
Consigliere Comunale Forza Italia – Guardia Sanframondi
Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento