Un altro studio scientifico conferma che “il vino fa buon sangue”
Un altro studio, l’ennesima ricerca scientifica ha confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, che un consumo moderato di alcol ha effetti benefici per la salute del cuore. Con buona pace di coloro che hanno fatto della lotta al vino e all’alcol una vera e propria crociata e fino a qualche mese addietro affermavano: “ Chi beve ha il cervello più piccolo” e ancora nel mese di febbraio u.s. affermavano che “ non c’è una dose sicura di vino che si possa bere” suscitando la reazione di tutto il mondo vitivinicolo nazionale ed internazionale.
L’ultima conferma che “un bicchiere di vino al giorno … toglie il medico di torno” è arrivata in questi giorni dagli Stati Uniti ed è quanto affermano le nuove linee guida dell’American heart association (Aha) e dell’American college of cardiologists (Acc), per la gestione dei pazienti con malattia coronarica cronica.
“Studi osservazionali hanno costantemente trovato un’associazione inversa tra il consumo di alcol da leggero a moderato e rischio vascolare”, si legge nel documento pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista medica Journal of the american college of cardiology.
In sintesi, si sono visti “effetti favorevoli sui lipidi, l’aggregazione piastrinica, l’insulino resistenza e la funzione endoteliale”, scrivono gli esperti ricercatori dopo aver valutato studi clinici, revisioni sistematiche e meta analisi da settembre 2021 a maggio 2022.
In conclusione, possiamo dire che il problema è sempre nel giusto dosaggio e … nella qualità del prodotto.
Nei pazienti con malattia cardiovascolare, addirittura è stato documentato “un consumo di alcol da leggero a moderato (5-25g/die), associato a una minore incidenza di morte cardiovascolare e per ogni altra causa. Ed è bene ricordare che stiamo parlando di linee guida, che trasferiscono prove scientifiche nella pratica clinica con raccomandazioni per migliorare la salute cardiovascolare, non dei consigli di qualche cantina vinicola o di qualche consorzio di produttori di vino.
Infine, è doveroso sottolineare che tra le tante raccomandazioni e puntualizzazioni fatte in questo report ( come per es. l’invito a mangiare verdure, frutta, legumi, noci, cereali integrali e proteine magre per ridurre la pressione arteriosa e il rischio di eventi cardiovascolari), manca però un giudizio negativo sull’alcol.
Certo, lo studio scientifico nel riscontrare benefici dell’alcol sul rischio cardiovascolare, se assunto in forma moderata, ribadisce chiaramente che un “consumo eccessivo ed episodico di alcol è costantemente associato a un rischio cardiovascolare più elevato, incluso l’infarto miocardico”.
E da parte mia, consentitemi di aggiungere che non si tratta solamente di “difendere” quella che è la principale voce del cosiddetto PIL (prodotto interno lordo) della nostra provincia e una delle voci più importanti del nostro export agroalimentare nel mondo, bensì, di difendere e vivificare le nostre radici giudaico-cristiane perché parlare di “cultura del vino” significa, in primo luogo: “cultura della cristianità, quella cristianità antica da cui l’Occidente è nato e di cui l’Occidente ancora oggi vive”.
Guardia Sanframondi 12/8/2023
Fiorenza Ceniccola
Amministratrice della “Casa di Bacco”
Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento
Ambasciatrice della Commissione Europea per il Patto Climatico