Carmen Castiello e la OFB JUNI, un’ottima simbiosi

 Nel giorno del suo onomastico, Carmen Castiello non poteva trovare modo migliore per festeggiare, con la sua giovane compagnia, insieme all’Orchestra Juni dell’Ofb. Ci hanno, infatti, offerto l’esecuzione della Carmen di Bizet.

 La serata è stata introdotta dalla M° Maya Martini, una cofondatrice dell’OFb, la quale ci ha riportato tutti i suoi stati d’animo, nell’ assistere alle prove sia del Bolero di Maurice Ravel, sia della Carmen di Bizet, con il balletto della Compagnia di Balletto. Ci ha detto: ”E’ stato strano ed emozionante vedere questi ragazzi provare; essi sono le nuove leve, rappresentano il futuro della musica e della danza. Ragazzi che hanno un’età compresa tra i dieci ed i vent’anni, si sono incontrati ogni mese con i tutor e la M° Letizia Vennarini ed hanno eseguito sia il Bolero che la Carmen. Ci sono state solo due aggiunte, chitarra e pianoforti, ed hanno eseguito tutti i passaggi anche i piùdifficili senza sconti. Vedrete lo spettacolo completo, così come noi lo abbiamo fatto dieci anni fa, suonando al meglio. Bisogna dunque sostenere i giovani. Nell’orchestra mancano solo le viole, che dobbiamo ancora selezionare. Il progetto, ricordiamo, fu ideato da Michele Spotti e Beatrice Rana”, che noi dobbiamo sempre ringraziare, per la geniale intuizione.

 L’OFB e la Compagnia di Balletto di Carmen Castiello collaborano da sempre. Per questo Spettacolo, le coreografie originarie di José Perez sono state rielaborate da Giselle Marucci, Ilaria Mandato e Romina Bordi. I protagonisti, Carmen, Elisa Carbone e Don Josè, Mirko Melandri, hanno ripresentato la vicenda della giovane zingarella, che chiede al giovane soldato di disertare, per vivere con lei, libero e felice. José acconsente, ma un torero, Escamillo, Angelo Egarese, comincia ad insinuarsi tra di loro, il temporale si avvicina, sottolineato molto bene dalla presenza dei piatti. Il rapporto è dunque diventato a tre, continua con un mancato duello con il toreador, ed infine il soldato ripensando a tutto l’aiuto che, al tempo dell’arresto, aveva dato a Carmen ed alla sua attuale ingratitudine, si ritrova in un tragico corpo a corpo, con Carmen.…

 Come affermato dalla critica: ”Con la sua nuova opera Bizet sconvolse totalmente la tradizione dell’Opera-comique, sia nella forma sia nell’essenza, innovando il teatro musicale e preannunciando, per certi versi aspetti del verismo, e avendo ben presente i riferimenti a un autore da lui molto amato, Giuseppe Verdi”.

Infatti, ricordiamo: “Carmen è un’opéra comique  di Georges Bizet, composta da quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, tratta dalla novella omonima di  Prosper Mérimé.

Bizet non conosceva la Spagna, e per la musica dell’Habanera utilizzò un arrangiamento di El Arreglito, una canzone del compositore  Sebastián Iradier , pensando che fosse un composizione anonima popolare. Tutto il resto, dell’opera, è stato elaborato da Bizet che riuscì a creare una musica così intensamente pregna di carattere iberico da far pensare che egli conoscesse profondamente la Spagna e la sua tradizione musicale”. La critica così elogia Bizet che si rivelò un vero maestro nell’orchestrazione.

  “Il musicista riuscì ad attuare un grandioso spazio sonoro mai ascoltato prima, con una varietà tale di aspetti strumentali, che vanno da situazioni nettamente sinfoniche ai richiami che, con cantanti e orchestra, realizzano un uso particolare dei motivi ricorrenti, ora appena accennati, ora intensi e coinvolgenti. Questa strumentazione così duttile e capace di creare ogni situazione, dal tono giocoso al drammatico, ha suscitato grande ammirazione nella generazione di musicisti successivi. Richard Strauss affermò che se uno studente avesse voluto imparare la tecnica della strumentazione non avrebbe dovuto guardare alla musica di Wagner bensì alla partitura della Carmen.” 

 L’allestimento del balletto ha dato grandi soddisfazioni alla direttrice Castiello. Infatti, ha detto:”Raccogliamo il frutto di un’idea lanciata qualche anno fa. La cosa migliore é “Fare rete, condividere risorse e passioni, per dare valore alla danza, alla musica, alla cultura … Fare rete apre i confini, avvicina le menti e crea nuove opportunità e aggregazioni. Abbiamo voluto valorizzare i licei coreutici, una realtà vincente per la nostra produzione. Grazie ai colleghi che hanno dato la possibilità ai loro allievi, di prendere parte al nostro progetto educativo”.

 Infatti, hanno collaborato il liceo professionale Danza di Roberto Prete, di Bacoli (Na); il Liceo Coreutico di Osvaldo Conti di Aversa (CE), quello di E. Pascal di Pompei (Na); l’Accademia del Balletto di Pompei di Gennaro Carotenuto; Piccola Accademia di Loredana Mattei di Piedimonte Matese (Ce); Emozioni Lab Giuliana Pennacchio di Giugliano (Na), Exorto Danza di Piero Leccese e Donatella Vacca di Agropoli (Sa); A.S.D.Progetto Danza di Ornella Mirra di S. Giorgio del Sannio (BN); Arabesque Associazione Danza di Annamaria Di Maio di Caserta; Un tempo per ballare di Rachele Iavarone; Accademia dello Spettacolo Unika di Sabrina Speranza Bari. Un ringraziamento particolare ai M° Fulvio Dalbero e Marianna Sorrentino e a Boscoreale Danza di Marianna Sorrentino.

 Bellissimo il commento finale con cui Castiello ha concluso dicendo: ”Questo è un risultato di sentimento…” Nella prima parte della serata abbiamo ascoltato l’esecuzione del Bolero di Maurice Ravel, che lo stesso autore commentò dicendo: ”Peccato che non sia musica. E’ il Bolero, il lavoro migliore che ho fatto”.

 “Boléro è, infatti, uno dei più grandi classici della musica contemporanea, ma anche simbolo della cultura popolare tanto da diventare colonna sonora di film e cartoni animati, oltre che nelle gare di pattinaggio artistico e nei saggi di danza di tutto il mondo. ”Così la critica continua: ”Maurice Ravel volle dimostrare quante cose si possono fare con un’orchestra,lavorando soltanto sulla gestione dell’intensità sonora, sull’aggiunta e sulla sottrazione degli strumenti. Ancora oggi rimane un esempio trasversale su come imparare a comporre per l’orchestra”. Il lavoro svolto, l’impegno profuso hanno dato ottimi risultati. La M° Letizia Vennarini, quale direttrice d’orchestra, può dirsi ampiamente soddisfatta. Gli allievi promettono molto bene.

 A tutto lo staff auguriamo buone vacanze, con l’augurio di rivederci dal prossimo mese di settembre, con altri significativi appuntamenti.

Maria Varricchio

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