Zalone spiega ”Amore + IVA” . Kim Rossi Stuart presenta ”Brado”, il suo ultimo film, Can Yaman incanta le ragazze. Tutto merito di Antonio Frascadore, ancora una volta distintosi nel preparare e dirigere la settima edizione del BCT
La scorsa domenica, 25 giugno, al Musa (Museo dell’Agricoltura) di Benevento sembrava che la brutta avventura del Covid fosse ormai completamente dimenticata.
Ben 2.500 i biglietti staccati per la kermesse del Dott. Luca Pasquale Medici, laureato in giurisprudenza, presso l’università di Bari ”A. Moro” e grande musicista, in arte Checco Zalone, sulla cresta dell’onda, come anche lui ha ricordato, da ben 20 anni.
In questo lasso di tempo, moltissime cose sono cambiate, siamo arrivati ai telefonini di alta generazione, all’uso dell’intelligenza artificiale, il cui non buon uso metterà a repentaglio tantissimi posti di lavoro, lavoro che ormai da tempo scarseggia…
Lo showman ha aperto lo spettacolo con un tributo a ”I Ricchi e Poveri”, sulle cui note Putin, ci ha esposto le sue ”ragioni” sulla guerra, in Ucraina.
Zalone ha poi spiegato il significato del titolo, che racchiudeva l’oggetto della serata: “l’Amore + Iva”, soffermandosi, su quest’ultima grande parola “sconosciuta, alla maggior parte dei professionisti”. Moltissimi di loro “la ignorano” e quindi Checco ha pensato bene di darne una definizione e qualche spiegazione del suo significato…
Ha quindi approfondito le varie sfaccettature dell’amore e sui temi di attualità, approfondendo di volta in volta il discorso sulle famiglie Arcobaleno, sulle adozioni delle famiglie gay, con l’ironia, a volte forte, ma, come sempre, elegante nella dizione.
Parlando dell’”Amore” e della sua capacità di calamitare followers, non poteva mancare il riferimento a Gesù, il profeta dell’amore per eccellenza, che iniziò la sua attività, ”con soli 12 followers, e poi – ha continuato Zalone – vedete cosa è successo”.
Ci ha presentato vari personaggi, tra cui Ragady, il Maestro Claudio Muti, con l’ascolto della bellissima aria “Amami Alfredo” da “La Traviata” di Giuseppe Verdi; ancora, un omaggio a Vasco Rossi, con il siparietto, “Sesso, droga e Rock and Roll”, mentre quello ai due big della canzone italiana, Mina e Celentano, lo ha realizzando facendogli cantare insieme: ”L’arteriosclerosi” .
Le imitazioni sono perfettamente riuscite, così come quella di Loredana Berté. Non è mancato il riferimento a Gigi D’Alessio, che ha definito una grande e brava persona, che vive all’Olgiata a Roma, in una casa magnifica.
Ha voluto continuare il suo omaggio all’amore, parlando di quello per l’immigrato, con “Amore e solidarietà” e continuando con il bellissimo quadretto dell’”Amore di Patria”, che ha realizzato partendo da una sua personale osservazione. Zalone ha detto: ”Vi è un accessorio presente nei nostri bagni italiani, ma ahimè assente in Francia ed in altri paesi,” ed ha lanciato, sempre per “Amore di patria”, l’esortazione: ”Basta con le armi in Ucraina, mandiamo bidet in Russia..”
Anche sull’argomento dell’infedeltà si è soffermato Zalone, considerata una forma di evoluzione dell’amore, un momento che lo contraddistingue.
Con questo show, realizzato con la collaborazione di Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino, che ha suonato anche il basso, che si è avvalso dell’organizzazione generale di Lucio e Nicolò Presta, Zalone si è ripresentato dopo undici anni dall’ultimo spettacolo “Resto Umile Tour World”.
Le musiche delle canzoni tra le più belle di Zalone, “La prima Repubblica”, “Angela”, ”Samba senza cul” sono state eseguite con Egidio Maggio alla chitarra, Pierpaolo Giandomenico al basso, mentre Alice Grasso e Felicity hanno dato il meglio nelle loro performers.
Nella sezione dedicata ai film, ha presentato, tra gli altri, “Brado”, il film uscito lo scorso mese di ottobre, con la regia del bellissimo Kim Rossi Stuart nella sezione in “Una carriera per il cinema”, che racconta il difficile rapporto tra padre e figlio. “In nessuno dei due trapela la volontà di ricucire il rapporto, ma un infortunio costringerà il figlio Tommaso, Saul Nanni, ad essere al fianco del genitore, per portare avanti il ranch di famiglia. Si crea così una situazione difficile che riuscirà a curare vecchie ferite e ad aprire le porte ad un nuovo rapporto filiale. ”L’argomento è dunque il rapporto tra padre, Renato, (interpretato da Rossi Stuart) e figlio, travagliato, ricco di incomprensioni, ma alla fine su tutte le difficoltà vince sempre l’affetto, paterno e filiale.
Gabriele Niola, critico e giornalista, così si è espresso su Wired, il 21 ottobre 2022, con ““ Brado” Kim Rossi Stuart ha fatto un film gigantesco”. Il giudizio è azzeccatissimo, ampiamente condivisibile, il film merita tutto il successo riportato.
In precedenza, ha già diretto altri film. Questo è il terzo, dopo “Anche libero va bene”, nel 2005, anno dell’esordio come regista, di cui è stato anche sceneggiatore ed interprete, e “Tommaso”, nel 2016.
Alla televisione è stato dedicato tanto spazio con “Mare fuori”, la fiction, giunta alla terza serie, seguita tantissimo dai giovani, tanto che nel primo giorno di distribuzione dei biglietti, i ragazzi sono andati alla cinque del mattino, a fare la fila. I biglietti infatti si sono esauriti in pochi minuti. Il regista Ivan Silvestrini, con il produttore Roberto Sessa hanno realizzato un programma che vede tra gli altri Antonio D’Aquino nel ruolo di Milos; il nostro conterraneo Alessandro Orrei, quale Mimmo; Clotilde Esposito, Silvia; il giovanissimo Giuseppe Pirozzi, nel ruolo di Raffaele Di Meo, soprannominato” Micciarella”.
Lo straordinario successo televisivo, inaspettato, al di là di ogni previsione, trova il suo fondamento nella storia che ci racconta: anzi meglio nelle vicissitudini di ragazzi reclusi, che hanno ognuno di essi un proprio bagaglio culturale, un proprio vissuto, che li ha portati alla situazione carceraria, in cui si trovano e dalla quale si possono liberare grazie all’aiuto della direttrice Paola Vinci, dal comandante della polizia penitenziaria Massimo Esposito, dall’educatore Beppe Romano e dalle guardie. “Ciascuno di essi, a proprio modo, anche grazie alle proprie esperienze in campo,sia lavorativo che personale, cerca di dimostrare e si impegna far capire ai detenuti che una via diversa è sempre possibile”.
La fiction lancia ai giovani un messaggio di speranza in cui ciascuno di noi deve credere e lavorare in tal senso.
Ancora di grande spessore è stata la serata che ha visto il bellissimo turco, Can Yaman, attore, presentare la sua associazione onlus “Can Yaman for children”, fondata nel 2021, che ha come scopo benefico quello di aiutare tutti i ragazzi e gli adolescenti che vivono momenti di difficoltà.
In particolare, si legge tra le finalità, ”si occupa di raccogliere fondi da destinare alle strutture ospedaliere affinché possano investirli su attività di interesse sociale, sulla ricerca scientifica e in generale su azioni mirate a garantire un futuro migliore a bambini e adolescenti, affetti da gravi malattie o con disabilità di ogni genere”.
Le ragazze non hanno però saputo resistere alla bellezza mediterranea di Can ed hanno cercato in tutti i modi di realizzare foto e selfie con l’attore.
Dobbiamo senza dubbio condividere il giudizio espresso dal sindaco Mastella che ha considerato il direttore artistico, il “Fenomeno Frascadore”, capace di far diventare Benevento, la città, seconda in Campania solo a Napoli, per lo spessore culturale di tanti eventi.
I prossimi appuntamenti sono sempre presso l’Arena Musa di Benevento, con il concerto di Mannarino, il prossimo 28 luglio, mentre il giorno dopo ci sarà quello di Tananai. I biglietti sono disponibili, come sempre, presso Ticket One e/o su Go2.
Buona prosecuzione di Festival a tutti!
Maria Varricchio