Associazione “Rinascita Guardiese” – Accadde oggi: 13 giugno 2000 –
L’associazione Rinascita Guardiese continua la pubblicazionedi documenti inerenti la nostra storia per coltivare la memoria e… progettare il futuro partendo dal passato
Inaugurazione della mostra “HIC ET NUNC” con la partecipazione delle Accademie di Napoli, Catanzaro, Bari, Foggia, Roma, Firenze, Milano e Venezia.
Chiesa di San Sebastiano – Guardia Sanframondi
Nella suggestiva cornice della chiesa di San Sebastiano il Sindaco Ceniccola mette in evidenza la straordinarietà artistica dell’evento ed illustra il suo progetto di sviluppodella comunità guardiese all’insegna della “Bellezza”.
Fono-registazione del discorso pronunciato dal sindaco Ceniccola il giorno 13 giugno 2000
Signore e signori,
nel porgervi l’augurio più fervido di benvenuto nella nostra cittadina a nome del Consiglio Comunale e la mia personale gratitudine per aver accettato di partecipare a questa straordinaria iniziativa culturale con la quale intendiamo celebrare il primo anno di governo dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare.
E voglio cogliere l’occasione per presentare innanzitutto a voi, cultori e amanti del Bello, il nostro progetto di sviluppocomunitario incentrato sulla “Bellezza”.
Un paese degradato, brutto, soffocato dai debiti e dalla monnezza! Questo è quello che abbiamo ereditato quando, un anno addietro, il 13 giugno dello scorso anno siamo arrivati alla guida di questa nobile e laboriosa comunità ed oggi conquesta iniziativa vogliamo dare inizio ad un progetto di sviluppo all’insegna della “Bellezza”, la Bellezza che è sinonimo di “Cultura”, la Cultura che è sinonimo di “Sviluppo”. Per farla breve, vogliamo promuovere la cultura del bello e declinarla nella quotidianità per far rivivere la “Wardia Bella” facendo tesoro dei preziosi consigli che ci sono stati “regalati” dal Prof. Arch. Marcello Vittorini in occasione del convegno svoltosi il 15 novembre dello scorso anno sul tema:” Il recupero dei Centri Storici come premessa per uno sviluppo sostenibile della Valle Telesina”. Con questa“straordinaria” mostra vogliamo promuovere gli intenti di un popolo che ha sempre voluto far sue le istanze propositive del mondo dell’Arte e questa bellissima chiesa che io non esito a definire la piccola “Cappella Sistina” del Sannio dove si sono potuti esprimere i più importanti maestri del 600 napoletano da Paolo De Matteis (allievo prediletto di Luca Giordano) a Domenico Vaccaro ne è una chiara e concreta testimonianza.
Sono particolarmente grato a quanti si sono prodigati per la buona riuscita di questa nostra iniziativa e, in particolare, all’amico e maestro d’arte Giovanni Mancini e alla professoressa Caterina Tarantino.
Questa mostra vuol essere un momento di scambio culturale tra le maggiori Accademie d’Italia che vivono oggi un momento importante essendo state riconosciute Istituti di Alta Cultura. E credetemi sono davvero molto lieto di aver potuto festeggiare il primo anno di vita della mia Amministrazione con questo straordinario evento culturale che può ben rappresentare l’orizzonte al quale guardare e verso cui indirizzare i nostri sforzi e tutte le nostre energie.
Con questa mostra-evento noi vogliamo, in qualche modo,squarciare una consuetudine che vuole i maestri prima degli allievi e, nel contempo, far diventare la “Bellezza” un vero e proprio volano di sviluppo della nostra comunità.
Dico questo perché il problema della Bellezza si pone quasi sempre come rinuncia all’interesse immediato per fare qualcosa che ci proietti nel futuro e giovani rappresentano il nostro futuro. In questa nostra mostra-evento si tratta di giovani artisti che per la prima volta hanno la possibilità di proporsi al giudizio del pubblico e mi auguro che questa “prima” guardiese possa rappresentare per ognuno di questi giovani talenti il primo passo di una lunga e gloriosa marcianella vita. Quando una comunità rinuncia alla Bellezza, per concentrarsi solo sulle necessità del vivere quotidiano, vuol dire che ha perso la sua ricchezza interiore, il suo slancio vitale e, quindi, il suo futuro. Vuol dire che non sa più dove andare. Allora, inevitabilmente subentrano il ristagno e la decadenza. Come è successo a questa nostra cittadina che, ormai, muore giorno dopo giorno. L’originalità dei guardiesi si è spenta ed è stata sostituita dalla mediocrità di una classe dirigente che non ha saputo guardare più lontano della prossima campagna elettorale. Noi vogliamo risalire la china e ricominciare a sognare ed ecco perché abbiamo deciso di puntare sui giovani e sulla loro bellezza interiore che deve ancora esprimersi compiutamente. A questi giovani artisti, dico: fateci sognare! E non mi vergogno di dire che io sogno ancora, a volte ad occhi aperti, e non vorrei mai smettere di farlo perché so che smettere di sognare equivale a morire.
La vita d’altra parte è fatta così, per andare avanti bisogna sempre avere un sogno nel cassetto e continuare a crederci con passione e determinazione, almeno fino a quando non si sia realizzato, anche solo parzialmente… Viva l’Arte! Viva l’Arte in ogni sua forma ed espressione e, adesso andiamo ad ammirare le cento straordinarie opere esposte negli spazi interni ed esterni del castello dei Sanframondo.
E ancora, dal profondo del cuore, grazie a voi tutti!!!