L’Irlanda vuole affossare il vino  

    Apprendo dalla stampa che ieri 22 maggio il Governo irlandese  ha convertito in legge il decreto che prevede l’etichettatura sanitaria dissuasiva anche sulle bottiglie di vino ed ha concesso 3 anni di tempo alle aziende produttrici per organizzarsi. 

     Per farla breve, l’Irlanda ha stabilito che la legge verrà applicata a partire dal 22 maggio 2026 e da quel momento sulle etichette delle bottiglie di vino sarà scritto “Provoca tumori” oltre al contenuto calorico, ai grammi di alcol contenuti ed avvertimenti del rischio di malattie del fegato e tumori mortali oltre al rischio da consumo in gravidanza ….

    E tutto questo è avvenuto con il silenzio-assenso della Commissione europea composta anche da qualche rappresentante della Politica italiana, già Presidente del Consiglio, autorevole rappresentante del Partito Democratico che risponde al nome di Paolo Gentiloni. A tal proposito, nel ricordare che un tale provvedimento rischia di dare il colpo di grazia ad una delle eccellenze del made in Italy con un danno enorme per il nostro Paese  che dal vino ricava circa 12 miliardi di euro e dà lavoro a circa 1 milione di persone, qualche domanda nasce spontanea:- Per quale motivo la Commissione Europea non ha tenuto conto della direttiva europea fatta approvare a Strasburgo dal Partito Popolare Europeo e, in particolare, da gruppo di Forza Italia nel mese di febbraio dello scorso anno con la quale fu modificato il cosiddetto Piano di azione anti-cancro e si approvò il concetto che “c’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”?- Per quale motivo la Commissione europea non ha dato ancora una risposta all’interrogazione a risposta scritta presentata il 13/1/2023 da tutti i parlamentari europei di Forza Italia e da Herbert Dorfmann (tutti membri del Partito Popolare Europeo) con la quale si chiede alla Commissione:

1) Per quale ragione non è intervenuta per bloccare  la proposta irlandese?

2) Non pensa che l’introduzione di un’etichettatura allarmistica impatterà sul mercato interno e sul tentativo di armonizzare le etichettature a livello europeo?

    In attesa di leggere la risposta della Commissione all’interrogazione presentata dagli onorevoli: Fulvio Martusciello, Alessandra Mussolini, Lucia Vuolo, Salvatore De Meo, Luisa Regimenti, Isabella Adinolfi, Lara Comi, Aldo Patriciello e Massimiliano Salini, da parte mia, in aggiunta a quanto già scritto nel libricino dal titolo “Il vino fa buon Sangue” mi permetto di sottoporre all’attenzione del Governo irlandese e della Commissione l’ultimo studio pubblicato nei giorni scorsi dalla rivista scientifica americana Bmc Medical Education che, ancora una volta, conferma che il vino, in giuste dosi, riduce la mortalità.

    Secondo questa ricerca modificare le abitudini alimentari degli americani incrementando il consumo di alimenti ricchi di flavonoidi, tra cui il vino rosso, ridurrebbe sensibilmente il rischio di mortalità precoce. In poche parole, il vino in giuste dosi allunga la vita! 

    Con buona pace di tutti quelli che vogliono … criminalizzarlo.

Benevento 23 maggio 2023                                     

                                                          Fiorenza Ceniccola

                                        Consigliere Comunale – Guardia Sanframondi

                                      Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento

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