Anche Rosetta De Stasio, consigliera comunale di ”Prima Benevento”, interviene nel dibattito su piazza Cardinal Pacca: “Quando invece di ammettere gli errori si parla di ’occasioni’ ”

Abbiamo letto in questi ultimi giorni svariati comunicati stampa sulla questione di Piazza Pazza (meglio conosciuta come Piazza S. Maria) che hanno reso l’idea di quale confusione regni nell’Amministrazione, ma soprattutto di quale confusione si voglia volutamente diffondere nella cittadinanza.

Il problema è piuttosto chiaro ma, naturalmente, quando si tenta di far passare come “occasione” un evidente fallimento…la questione si complica. In pratica il famoso front-office con annesso parcheggio per i pullman turistici tanto decantato dall’Amministrazione da oltre un anno, non può essere realizzato in piazza Pacca.

Motivo? La piazza in questione ha rivelato reperti storici di notevole interesse non appena si è cominciato a scavare.

Peccato che dell’esistenza di tali reperti si era già a conoscenza da almeno 15 anni a questa parte e che comunque, quando si scava in pieno centro storico, non dovrebbe destare alcuna meraviglia il fatto che venga fuori qualcosa di storicamente importante. Probabilmente gli attuali amministratori hanno la memoria corta o hanno una visione diversa del “centro storico della città”.

Ma il fatto che desta, invece, meraviglia è che si voglia far passare per una grande “occasione” un errore grossolano sull’individuazione di un sito! Quasi a dire che se non si fosse approvato il progetto di piazza Pacca e non si fosse cominciato a scavare…nessuno avrebbe mai saputo che in quella zona esistevano prestigiosi reperti…

In pratica i cittadini dovrebbero addirittura ringraziare l’Amministrazione che ha fatto venir fuori miracolosamente i reperti! Se non ci fosse da piangere sui soldi sprecati, sul disagio causato agli abitanti di quella zona, sulla superficialità con cui vengono approvati progetti milionari, ci si potrebbe raccontare una barzelletta.

E purtroppo non è l’unico caso: la stessa cosa è accaduta per Piazza Piano di Corte, dove, dopo l’intervento della Soprintendenza, si è dovuto correre ai ripari per modificare gli orribili lampioni ivi allocati, le fioriere, ecc.

Ma gli errori non vengono commessi solo sui PICS o PNRR, ma anche sulle questioni meno rilevanti.

Un esempio? Lo statuto della Fondazione Città Spettacolo, che si pretendeva passasse in Commissione Cultura oltre un mese fa senza neppure il parere dei revisori dei conti, e venisse messo all’Ordine del Giorno del Consiglio 28 Aprile, a tutt’oggi non è più venuto in discussione. Eppure l’Amministrazione affermava che il parere dei revisori era una formalità e sarebbe giunto di lì a qualche giorno. La verità è che, come rilevato dall’opposizione in Commissione, che lo statuto predisposto era del tutto sbagliato e comunque non conforme alle norme vigenti.

Stessa cosa è accaduta questa mattina in Consiglio comunale dove era stata messa all’OdG l’approvazione delle Tariffe TARI Anno 2023, nella cui delibera è stato invece riscontrato un errore macroscopico che ha reso necessario il rinvio del punto con conseguente ritorno in Commissione Bilancio e nuovo parere dei Revisori dei Conti.

Anche in questa occasione l’Assessore Serluca pretendeva che “comunque” il punto venisse approvato dal Consiglio, sulla base delle sue dichiarazioni e di quelle del Dirigente! E questi sono solo alcuni degli episodi che si verificano continuamente… Il problema vero è che quando si sbaglia, per la troppa fretta o per la smania di “fare comunque, anche se male”, bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere i propri errori, di scusarsi e di porre rimedio prestando più attenzione. Ma questa Amministrazione non intende retrocedere di un passo sulla strada imboccata, costi quel che costi! Tanto, prima o poi, qualcuno pagherà… Ma la presunzione e la superbia, qualità primarie di questa maggioranza, non sempre vanno di pari passo con la efficienza, la buona amministrazione, la precisione, la bontà delle scelte politiche ed amministrative. Mi auguro che finalmente questo si comprenda, e che chi ci amministra possa cominciare ad avere rispetto per la popolazione, invece di continuare a nutrire se stessa di vuoti ed inutili panegirici.

Rosetta De Stasio

Consigliere Comunale “Prima Benevento”

In effetti la società spagnola REBY, che aveva presentato al Comune di

Benevento un progetto sperimentale relativo alla messa a disposizione ed

utilizzazione di monopattini e scooter elettrici che prevedeva un

noleggio/convenzione programmato per 18 mesi e cioè fino al prossimo 30

Giugno 2023, ha ritirato, nello scorso mese di Gennaio, i mezzi per

“aggiornamenti tecnici”. Invece la detta società REBY ha deciso di lasciare

l’Italia e quindi il servizio non verrà ripristinato.

Dalla stampa si è appreso che l’Amministrazione comunale sarebbe alla

ricerca di una nuova partnerschip cui affidare la mobilità “green”,

eventualmente con l’aggiunta di bici elettriche, oltre ai monopattini, previa

una manifestazione di interesse e successiva gara d’appalto.

Considerato che l’approssimarsi della stagione estiva, ma soprattutto la

recente apertura degli svariati cantieri soprattutto in centro città (zona Arco

Traiano, Piazza Pacca, ecc.) e l’apertura di cantieri ulteriori nei prossimi

mesi, sta già creando e continuerà a creare un serio problema di traffico ed

inquinamento, una mobilità alternativa appare assolutamente necessaria ed

urgente-

Considerato, inoltre, che comunque una mobilità sostenibile che riduca l’uso

delle autovetture tradizionali ed il conseguente inquinamento è del tutto

auspicabile e che la città già dispone di numerosi stalli per il parcheggio dei

monopattini e scooter predisposti all’epoca dell’inizio della convenzione

con REBY, ho chiesto all’Assessore Cappa se e quando intende procedere,

come aveva preannunciato oltre un mese addietro, con una manifestazione

di interesse e conseguente gara d’appalto per portare in città una nova

società che gestisca, con monopattini, scooter e bici elettriche, la mobilità

sostenibile alternativa all’uso dei mezzi di trasporto tradizionali.

Ho chiesto, infine, se ha adottato eventuali altri provvedimenti per risolvere

o comunque rendere meno grave il problema del traffico e del conseguente

inquinamento in città, soprattutto alla luce degli svariati cantieri già aperti e

di quelli di prossima apertura”.

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