Il sindaco di Ginestra degli Schiavoni replica ancora al dott. Luigi Abbate
“Il Sindaco di Ginestra degli Schiavoni, Edi Barile, si trova costretto a rispondere nuovamente al consigliere regionale Gino Abbate, che continua ad insistere in merito alla poca utilità della postazione 118 di Ginestra.
“Nel ritornare sull’argomento relativo alla carenza dei medici del 118, il consigliere Abbateanziché informarci di interventi presso la Regione Campania per aumentare la dotazione economica e di personale a favore della ASL di Benevento, continua ad argomentare sulla logica dei numeri che giustificherebbero i tagli a cominciare da quelli più bassi per cui il dubbio sorge spontaneo: si tratta delle stesse persone che accusano De Luca di doppiopesismo tra Napoli, Salerno e Benevento infinitamente più piccola? O che invocano pari dignità del Sannio che non può essere penalizzato solo perché ha numeri infinitamente più piccoli? Oppure la logica dei numeri non deve valere in Campania ma poi deve valere nella propria provincia? Nel momento in cui il consigliere Abbate accetta la regola dei numeri ecco spiegato perché il nostro Sannio sarà sempre spacciato e non potrà mai competere con le altre province della Campania infinitamente più grandi. La logica di Abbate è assolutamente anacronistica specialmente nell’attuale contesto di ripensamento del ruolo delle aree interne e delle aree meno popolate. Senza contare che dobbiamo ancora capire come il “risparmio” di un medico impegnato 12 ore giornaliere potrebbe compensare l’eliminazione di più medici impegnati per 24 ore giornaliere su più ambulanze; quali sono gli altri agnelli da sacrificare? Si indichino in modo chiaro!
La verità è che la postazione di Ginestra è completamente ininfluente nell’attuale discorso di carenza dei medici.
Ma chi parla li conosce i tempi di percorrenza di un’ambulanza da San Bartolomeo a Castelfranco in Miscano o a Montefalcone Valfortore o sul tratto 90 bis verso Buonalbergo?
Pensiamo di meritare ben altro impegno e ben altre lotte volte a garantire ed accrescere i servizi esistenti e non a suggerire alle autorità preposte, come, quando e dove tagliare”.