Rinascita Guardiese: ”A proposito di Parco del Matese”

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    In attesa di scoprire chi sta insabbiando la legge istitutiva  del Parco Nazionale del Matese è doveroso ricordare, per amore di verità, chi ha deciso di far aderire Guardia Sanframondi al Parco Regionale del Matese e chi si é opposto perché riteneva tale decisione una vera “sciagura” per la comunità guardiese. E per far parlare i fatti basta andare a rileggere la deliberazione n.77 del 8 novembre 2000 approvata dal Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi e, in particolare, l’intervento fono-registrato del Sindaco Amedeo Ceniccola dopo l’abbandono, in segno di protesta, dell’aula consiliare, dei consiglieri: Falato Carlo, Mancino Alfredo, Panza Floriano, Del Vecchio Remo e Garofano Umberto:

“… A questo punto tralascio tutti i preliminari che sono ben noti al Consiglio, il Parco Regionale del Matese  è composto, allo stato attuale, da 11 Comuni del casertano e 5 che rientrano nella Comunità Montana del Titerno, rappresentati da: Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Pietraroja e San Lorenzello. In effetti, voi avete ben chiaro che cosa può significare l’adesione al Parco del Matese. Poch’anzi, si faceva riferimento ad una delibera approvata dalla Giunta regionale, in data 19 ottobre, una delibera di indirizzo, laddove, si immagina di allocare risorse per il recupero, tra le altre cose, dei centri storici delle comunità ricadenti nel Parco. In un incontro avuto il giorno 31 ottobre u.s. con assessore regionale Ruggero, con delega specifica per i Parchi, ho chiesto di poter includere Guardia Sanframondi nella perimetrazione definitiva del Parco del Matese e da parte dell’assessore Ruggero ci sono state risposte “positive” che necessitano comunque di specifici atti amministrativi. Da ciò la deliberazione che stasera è alla vostra attenzione. Il Parco va inteso non come un semplice luogo di conservazione (e questo lo dico, innanzitutto, ai Consiglieri che hanno abbandonato l’aula  consiliare) del lupo dell’Appennino ma, il Parco è l’occasione per meglio fruire di quelle che sono le nostre risorse ambientali e paesaggistiche, Quindi, i  monti intesi come occasione per una migliore fruibilità e valorizzazione del territorio. In tal senso, si tratta di una vera, autentica opportunità che si può aprire innanzi a noi. L’orografia, l’assetto geomorfologico del territorio può diventare una vera occasione per lo sviluppo di questa nostra comunità e questo motivo vi chiedo di approvare  questa deliberazione di adesione al Parco del Matese”.

                                                                  Rinascita Guardiese

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