Il terzo centenario dell’Incoronazione della Madonna delle Grazie


di Mons. Pasquale Maria Mainolfi

Il Vangelo secondo Matteo, cap. II, narra che alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme guidati da una stella alla cui luce provarono una grandissima gioia. La stella li guidò fino a Betlemme, dove, prostratisi adorarono il Signore. Anche la Chiesa, prolungamento storico e salvifico di Cristo nel tempo, sino alla parusia, cammina nel mondo, guidata da una stella. Questa stella si chiama Maria, Madre di Cristo e della Chiesa.
Tra una manciata di giorni ricorre il terzo centenario dell’incoronazione della statua della Madonna delle Grazie di Benevento. Fu il cardinale Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento (1686-1730), il sabato 3 aprile 1723, nella chiesa cattedrale, a incoronare la Vergine delle Grazie e il Bambino con due corone d’oro offerte dal Capitolo Vaticano di Roma. La corona è l’emblema della devozione del popolo verso la sua Regina, alla quale si rivolge con fiducia, gioia e amore, nelle vicende liete e tumultuose della storia. Orsini considerava la Madonna delle Grazie asilo sicuro del popolo sannita in tutte le necessità.
La tradizione fa risalire a Sant’Artelaide (570 c.) nipote del generale bizantino Narsete, il culto alla Virgo Lactans, per aver portato dall’oriente una icona intronizzata nella chiesa di San Luca a Porta Rufina. Il vescovo Gaspare Colonna (1430-1435) decretò la festa liturgica della Madonna delle Grazie il 2 luglio di ogni anno per essere stato liberato dalla prigione di Castel Sant’Angelo in Roma. Con la venuta dei Frati Francescani dell’Osservanza in Benevento nel 1471, presso l’antico e fatiscente monastero di San Lorenzo fuori le mura sulla via Latina, difeso dai fiumi Sabato e Calore, il culto in onore della Vergine crebbe sempre di più. Intorno al 1523 i frati portarono nella chiesa restaurata di San Lorenzo l’immagine della Madonna delle Grazie fatta scolpire dall’artista napoletano Giovanni Miriliano da Nola. Il cardinale Orsini, divenuto pontefice col nome di Benedetto XIII, per la sua grande devozione alla Madonna, mise la sua persona, il suo episcopato, la città di Benevento e l’intera arcidiocesi sotto la protezione della Vergine. Nel 1700 proclamò la Madonna delle Grazie protettrice della città. Nel 1723 la fece incoronare con corone d’oro offerte dal Capitolo Vaticano. Nel XIX secolo il popolo Beneventano edificò un nuovo tempio dedicato alla Madonna delle Grazie. Nel 1911 la provincia sannito-irpina dei frati minori venne intitolata alla Madonna delle Grazie ed i frati ne incrementarono il culto. Memorabile la Peregrinatio del 1948 per tutti paesi del Sannio, la proclamazione della Madonna delle Grazie a Regina del Sannio nel 1954 e la elevazione a basilica minore del tempio votivo nel 1957. Per il primo centenario non ci furono particolari celebrazioni a motivo della rivoluzione francese e l’occupazione dello Stato Pontificio da parte dell’esercito francese. Per il secondo centenario la città di Benevento si mobilitò per la costruzione della facciata del tempio e l’arcivescovo Donato Maria Dell’Olio nella festa dell’Immacolata consacrò alla Madonna la città e la diocesi. La celeste patrona di Benevento nell’anno giubilare del 2000, per lo zelo dell’arcivescovo Serafino Sprovieri, venne celebrata con grandi solennità, l’immagine della Madonna venne portata trionfalmente pellegrina in tutti paesi della diocesi a partire dalla chiesa cittadina di San Gennaro. Ora fervono i preparativi per celebrare il trecentesimo anniversario dell’incoronazione (1723-2023). Dal 21 aprile al 1° maggio la Madonna si recherà pellegrina in tutte le zone pastorali dell’arcidiocesi. Ognuna delle 8 zone indicherà una chiesa dove il venerato simulacro sarà esposto alla venerazione dei fedeli. Per la zona pastorale di Benevento è già stata indicata la chiesa cattedrale.
Il più grande devoto della Madonna delle Grazie è stato senza alcun dubbio il cardinale Orsini, Alter conditor urbis, per la sua straordinaria azione spirituale, pastorale e sociale, svolta soprattutto in occasione dei due disastrosi terremoti del 1688 e del 1702. Grazie a Papa Orsini si è creato un feeling indissodabile tra la gente sannita e la sua Regina. 
Numerose le fonti storiche che narrano di questa epopea mariana in terra sannita: il sacerdote Filippo Cusani con le Effermeride e Memorie storiche, Beniamino Feuli con le sue Notizie e documenti, per il secondo centenario del 1923 le note di Antonio De Rienzo e poi Il Bollettino del Santuario, Gazzetta di Benevento, le opere di padre Gabriele Terone e infine quelle assai note e recenti di padre Domenico Tirone.
In epoca medievale molti Papi vennero a Benevento, nel XVIII secolo vi ritornò Papa Orsini, Pio IX nel 1949 e Giovanni Paolo II il 2 luglio del 1990.

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