17 febbraio 1992 – Comincia l’epopea giudiziaria di Mani Pulite
A distanza di 31 anni dall’inizio di Mani Pulite non si può non registrare il fallimento di quella che, dietro il paravento di una “rivoluzione”, non è stata altro che una “speciale operazione” finalizzata ad eliminare selettivamente una classe dirigente che aveva fatto diventare il nostro Paese la quinta potenza industriale del mondo e sconfitto il terrorismo delle Brigate Rosse. Oltre 4mila gli indagati, più di 1000 gli arresti e soltanto 8 le persone in carcere a scontare la pena (un ex Presidente del Consiglio costretto all’esilio in Tunisia per sfuggire alla rivoluzione giudiziaria). 2570 richieste di rinvio a giudizio, meno di un terzo gli imputati che hanno avuto una condanna.
In compenso la piccola-grande Italia di craxiana memoria è diventata sempre più piccola dal punto di vista economico, sociale, politico ed istituzionale.
In questi ultimi 31 anni sono falliti tutti gli obiettivi di risanamento e di cambiamento economico ed è rimasta lettera morta la tanto decantata lotta alla corruzione.
Per averne conferma basta leggere le annuali relazioni della Corte dei Conti che mettono in evidenza un dilagare della corruzione che ha raggiunto livelli insopportabili.
E’ arrivato il momento di istituire una commissione d’inchiesta parlamentare per cercare di capire la matrice di “Mani Pulite” e per quale motivo il Presidente Berlusconi siadiventato l’uomo più “perseguitato” nella storia dell’umanità (ha dovuto affrontare ben 136 processi con le accuse più disparate) dopo la sua discesa in campo per impedire alla gioiosa macchina da guerra dell’on. Achille Occhetto di conquistare il governo del nostro Bel Paese.
Benevento 17 febbraio 2023
Fiorenza Ceniccola
Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento