Sequestro dell’area ex INPS, intervento di “Altra Benevento è possibile”
La Procura della Repubblica sequestra l’area dell’ex Palazzo INPS perché
l’autorizzazione per abbattere e ricostruire è illegittima. Altra Benevento chiede che l’indagine si estenda anche agli amministratori e ai funzionari comunali che hanno firmato gli atti.
Questa mattina su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento è stata sequestrata l’area dell’ex Palazzo INPS in via Calandra, abbattuto nel 2020 a seguito di un Permesso di costruire rilasciato dal Comune di Benevento che prevede la costruzione su quel suolo di due grossi edifici per residenze, uffici e attività commerciali.
I magistrati, anche a seguito di apposite perizie, ritengono che “l’intervento di sostituzione edilizia mediante demolizione e ricostruzione del complesso immobiliare dismesso sarebbe eseguito, in virtù del permesso di costruire ritenuto illegittimo” perché rilasciato ai sensi del “piano casa” non applicabile in questo caso e in violazione degli strumenti urbanistici.
La Procura della Repubblica ha comunicato che sono indagati gli amministratori e il Procuratore speciale della società.
Altra Benevento dal 2019 ha più volte denunciato pubblicamente le stranezze di questa operazione immobiliare e il 6 gennaio 2020 inviò un formale atto di diffida al sindaco del Comune di Benevento, Clemente Mastella e al dirigente del Settore Urbanistica, Antonio Iadicicco, per chiedere che non fosse rilasciato il permesso di costruire perché la richiesta di abbattimento e ricostruzione dell’edificio avanzata dalla soc. Carbet srl di Pietradefusi presentava vari motivi di illegittimità (in parte diversi da quelli indicati nel comunicato emesso oggi dalla Procura della repubblica di Benevento).
Altra Benevento segnalò anche lo strano comportamento della ASL che aveva improvvisamente rinunciato ad acquistare quell’edificio che poteva servire per trasferire le attività svolte in locali in fitto (via Mascellaro, la Farmacia e il CIM di rione Ferrovia).
L’Azienda Sanitaria Locale ha preferito continuare a pagare 560 mila euro di fitti e il dirigente del settore Urbanistica Iadicicco, nonostante la formale diffida di Altra Benevento, il 30 gennaio 2020 rilasciò il Permesso di Costruire.
Invieremo alla Procura della Repubblica la richiesta di estensione della indagine in corso ai fatti suindicati.
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile