Da quarant’anni patrono della nostra Parrocchia – Gennaro il Santo di Benevento
di Mons. Pasquale Maria Mainolfi
Il 19 settembre 305, nell’anfiteatro di Pozzuoli, viene eseguita la sentenza di morte emessa dal giudice romano Draconzio nei confronti di Gennaro, vescovo di Benevento, e dei suoi compagni il diacono Festo e il lettore Desiderio, colpevoli di non aver voluto rinnegare la fede cristiana. E’ la fine della vita terrena del giovane martire, ma anche l’inizio di una storia di devozione che fa di Gennaro un santo tra i più amati e conosciuti nel mondo dei credenti. Siamo nel pieno della persecuzione ordinata dall’imperatore Diocleziano contro i seguaci di Gesù. Otto anni dopo, nel 313, l’editto di Costantino assicura ai cristiani la libertà di culto e addirittura nel 380 la religione cristiana viene imposta in tutto l’impero. La fonte che gli storici ritengono più affidabile è quella degli Atti bolognesi del VI-VII secolo che si conserva nella Biblioteca universitaria di Bologna.
E’ certo che San Gennaro è il primo vescovo di Benevento storicamente documentato. Infatti, nella prima Chiesa era la comunità locale che eleggeva il suo Pastore. Nelle scritture fatte su pietra in tempo pagano, ci sono nella città di Benevento larghe testimonianza di questo nome. Esisteva la cosiddetta gens Januaria, cioè la famiglia di Gennaro. Possediamo una quindicina di testi epigrafici che parlano di persone che portano il nome Januarius. Nei pressi di piazza Santa Maria, non molto distante dalla Cattedrale, esiste tuttora il famoso Portico o Arco di San Gennaro, ove una antica tradizione ubica la casa natale del nostro protovescovo. Sulle colonne stanno ancora incise delle croci che indicano la sacralità del luogo. L’affresco settecentesco del cittadino Gennaro, che ancora si può ammirare sotto l’Arco, mostra il santo che, dopo aver poggiato a terra il suo pastorale, regge con la mano sinistra il Vangelo che ha proclamato con fedeltà fino all’effusione del sangue nel suo tragico martirio e stende la mano destra supplichevole verso la Madonna. In questo luogo, Papa Orsini ordinò la erezione di un altare ricco di argenti. Inoltre, Papa Orsini realizzò la sontuosa Cappella in onore del martire nella chiesa settecentesca dell’Annunziata. In questa chiesa, si conservava la statua policroma di San Gennaro, realizzata dall’artista Armenio Macario del 1785 di scuola napoletana, oggi venerata nella chiesa cittadina a lui intitolata nella parte alta della città.
Nel 2004, il parroco di San Gennaro in Benevento, mons. Pasquale Maria Mainolfi, ha ripreso la tradizione orsiniana e ogni anno promuove in settembre solenni festeggiamenti in onore del vescovo e martire Gennaro. Nel settembre 2004, l’arcivescovo Serafino Sprovieri ha indetto in Benevento l’Anno Januariano, con una serie di eventi culturali e pastorali e nel 2005, in occasione dei millesettecento anni del martirio, in qualità di parroco di San Gennaro e direttore dell’Istituto di Scienze Religiose “Redemptor Hominis”, mons. Mainolfi ha promosso in Benevento un convegno di studi sulla figura di San Gennaro con la partecipazione dei più grandi studiosi januariani e un protocollo di intenti tra le città e diocesi di Benevento e Pozzuoli, luoghi della nascita e del martirio del Santo.