Fiorenza Ceniccola: ”Si può fare di più senza rinunciare a tenere i conti in ordine”
Gentile Presidente On. Meloni,
sono una giovane laureata in Diritto e Relazioni Internazionali presso l’Universityof Sussex (UK) (con un Master biennale in “Professional Legal Practice” presso The University of Law di Londra) e le scrivo dopo aver letto le principali azioni che caratterizzano la manovra economica approvata dal Governo.
Nell’esprimerle il mio sincero compiacimento per l’aiuto garantito alle famiglie, alle imprese e ai cosiddetti “fannulloni” del Reddito diCittadinanza, mi consenta di farle notare che si poteva fare di più senza rinunciare a tenere i conti in ordine.
A tal proposito, qualche domanda nasce spontanea (sicura di ben interpretare lo stato d’animo di migliaia di giovani laureati e/o professionalizzati):- per quale motivo è stata “accolta e non approvata” la proposta lanciata dal Presidente Berlusconi sulla decontribuzione per i giovani assunti under 35 che potrebbe essere un formidabile strumento per fermare la fuga dei cervelli dall’Italia senza provocare alcun aggravio per le casse dello Stato?- Per quale motivo non si è voluto dare una risposta “concreta e immediata” all’appello sulla “fuga dei cervelli” lanciato la scorsa settimana dal Presidente Mattarella?
Senza fare dietrologia (qualcuno parla di un dispetto che si è voluto fare a chi ha presentato questa proposta finalizzata a dare una prospettiva di vitaai cosiddetti “occupabili” senza fare debito cattivo), mi auguro che inParlamento qualcuno trovi la forza di presentare un emendamento finalizzato a recuperate tale proposta e ad istituire quello che si potrebbe chiamare “Reddito di Conoscenza” che, a mio avviso, può rappresentare un vero controcanto al Reddito di Cittadinanza e dare quel “quid” che manca alla “coraggiosa e responsabile” manovra economica del Governo.
Un “Reddito di Conoscenza” caratterizzato da un azzeramento delle imposte per le aziende che assumono giovani laureati e/o professionalizzati per promuovere la cultura del lavoro e dare il via ad un’azione integrata tra Imprese, PA e Università che finanzi interamente i Dottorati di Ricerca in azienda e Assegni di Ricerca per chi vuole intraprendere percorsi di ricerca sia nel pubblico che nel privato: “lo Stato non ci guadagna un euro e neppure lo spende, ma intanto per tre anni apre le porte del futuro ai giovani che rappresentano il capitale umano su cui investire”.
Con tutta la buona volontà non riesco a trovare una sola ragione per non approvare la proposta formulata dal Presidente Berlusconi.
In attesa di un cortese riscontro, Le porgo i più distinti saluti.
Lì 23 novembre 2022
Fiorenza Ceniccola
Consigliere Comunale – Guardia Sanframondi
Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento
Ambasciatrice della Commissione Europea per il Patto Climatico