Chi non vuole la Stazione ferroviaria del Vino tra Guardia, Castelvenere e Solopaca?
Le classi dirigenti piemontesi hanno salvaguardato fermamente il valore paesaggistico del Territorio. Il Paesaggio, infatti, rappresenta il migliore biglietto da visita dell’economia territoriale. Ebbene, qualche politico locale brinda al raddoppio ferroviario che interesserà esclusivamente i soliti Comuni di Valle. L’elaborato progettuale, oltre a presentare dannosi aspetti realizzativi per un territorio vitivinicolo di pregio, ignora totalmente l’esigenza di collegare le imprese cooperativistiche ed imprenditoriali, attraverso un moderno e funzionale Hub ferroviario, al mondo dei trasporti sostenibili. Sta di fatto che detto indirizzo operativo sarà perseguito, a quanto pare, tra i territori di Torrecuso e Foglianise. Concludendo, vi è da dire che le Comunità collinari del Matese, tra cui Guardia Sanframondi, Castelvenere e San Lorenzo Maggiore, rischiano di subire gli ennesimi progetti regionali in linea con la vecchia politica basata sull’isolamento del tessuto produttivo matesino.
#Riepilogando – A completamento del quadro suindicato, Guardia sta subendo lo scempio dei pali eolici a nord, mentre a sud, prossimamente, subirà la devastazione del territorio pianeggiante con un terrapieno alto ed inopportuno su cui sfrecceranno i treni veloci, in barba, persino, alla stazione ferroviaria di tipo commerciale prevista nel progetto di cui non si parla più. Contro tali disastri ambientali la vecchia amministrazione non ha alzato minimamente la voce. La Comunità guardiese produttiva non si è arresa: attende, infatti, che il nuovo Consiglio Comunale assuma le necessarie iniziative.
Associazione Togo Bozzi –
Domenico Rotondi