I consiglieri di “Alternativa per Benevento“ e di “Civico 22“ denunciano, in una conferenza stampa, la inettitudine dell’amministrazione Mastella

I consiglieri comunali di Alternativa per Benevento (Pd, Città Aperta, Centro Democratico, Civici e Riformisti) e di Civico 22 hanno tenuto una conferenza stampa per giudicare un anno di (in)attività del secondo mandato dell’amministrazione.

  In apertura, Luigi Diego Perifano, portavoce di Alternativa per Benevento,  ha sottolineato come “la dialettica vivace in seno al Comune di Benevento sia l’unico elemento di confronto politico continuativo all’interno delle istituzioni provinciali”. Poi ha proseguito: “Forse abbiamo il privilegio di essere gli unici che in qualche modo alimentano il dibattito. Quindi, c’è un po’ di attenzione sulle cose che facciamo. Devo giustificare Vincenzo Sguera, di Civici e Riformisti, e Angelo Miceli, di Città Aperta, assenti per motivi di lavoro. Stamattina cercheremo di dare un ritmo molto serrato all’incontro. Quindi, ci sarà una introduzione del capogruppo del Partito Democratico, Floriana Fioretti, che darà un po’ l’impostazione  delle cose che vogliamo dire oggi. Ci sarà poi un intervento specifico di Angelo Moretti sulla questione dei servizi sociali, e poi, come sempre, siamo a disposizione per eventuali questioni che riterrete di approfondire”.

  Floriana Fioretti ha così esordito: “Ringrazio la stampa per essere stamattina insieme a noi. Questa conferenza stampa nasce dall’idea di rendicontare alla città di Benevento il primo anno di consiliatura trascorso insieme ai gruppi consiliari di opposizione di Alternativa per Benevento  e di Civico 22. Abbiamo redatto un report che vi abbiamo consegnato e che vi verrà inviato su whatsapp. Un report che sicuramente non è esaustivo, ma è comunque riassuntivo dei temi più significativi che sono stati affrontati nel primo anno di consiliatura al Comune di Benevento. Come dicevo questo è importante per parlare alla città e per indicare le azioni che ancora non sono state realizzate dall’attuale amministrazione e le proposte che abbiamo formulato in questo primo anno di consiliatura come opposizione. Proposte che abbiamo formulato nelle commissioni competenti, nei consigli comunali attraverso note stampa E sono proposte che in pochissimi casi sono state accolte, in altri casi respinte e in altriancora sono rimaste inevase”.

  “Più volte”, ha proseguito Floriana Fioretti, “siamo stati etichettati, anche in maniera ingenerosa, di essere una opposizione ostruzionista che non formula proposte. In realtà, così non è, e lo dimostriamo proprio oggi con questa prova documentale, con questo report, che vi abbiamo consegnato e che riassume le proposte che abbiamo formulato nelle commissioni competenti,insieme a tutti i consiglieri dei gruppi di opposizione, grazie anche al lavoro che abbiamo portato avanti in questo primo anno di lavoro in sinergia con i cittadini, con i comitati di quartiere, con i comitati civici e con le associazioni”.

“Principalmente, questo anno consiliare”, ha precisato la capogruppo del Pd, “si è caratterizzato per un‘attività consiliare,che abbiamo svolto nella direzione del  controllo, della vigilanza, della verifica dell’operato dell’amministrazione, attività cheabbiamo svolto principalmente  per quanto riguarda il tema del dissesto, che non verrà affrontato in questa sede, essendo stato già oggetto di una conferenza stampa dedicata proprio allo stato di salute economico-finanziario dell’Ente. Voglio però sottolineare che siamo ancora in attesa di ricevere l’elenco dei pagamenti effettuati ai circa 250 creditori privilegiati, pagamenti non autorizzati dall’organismo di liquidazione. Su questo tema non intendiamo indietreggiare, e quindi continueremo a portare avanti la nostra attività di verifica e di controllo. Detto ciò, partiamo dai temi relativi agli strumenti di programmazione che registrano ancora ritardi e che ci portiamo avanti dalla scorsa consiliatura. Parto dal PUC. Sappiamo tutti che nelle ultime settimane è stato avviato l’iter nella commissione urbanistica competente. Parlo del piano del verde pubblico, parlo ancora del piano commercio, del piano traffico  e mobilità urbana, del piano dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Sono tutti strumenti di programmazione che ci portiamo avanti dalla scorsa consiliatura”.

  “Noi abbiamo dedicato un attento studio di analisi sul documento delle linee programmatiche del sindaco  2021-2026”, ha ricordato Floriana Fioretti. “Di questo documento, ovviamente, abbiamo estrapolato soltanto le azioni che non sono state  ancora messe in campo e che si riferiscono alla precedente consiliatura. Essendo un atto riguardante linee da realizzare in un arco di 5 anni,monitoreremo le azioni che sono riportate in questo documento e, quindi, faremo un approfondimento successivo per dare il tempo all’amministrazione comunale di mettere in campo quelle azioni che richiedono più tempo. Ma a proposito del documento sulle linee programmatiche 2021-2026 emerge che, a tutt’oggi, non è stato ancora istituito un tavolo permanente  di crisi  per le piccole e medie imprese. Sarebbe, pertanto, opportuno convocarlo quanto prima anche alla luce dell’imminente crisi energetica ed economica che sta colpendo le imprese e le famiglie beneventane.E poiché, sempre in questo documento, è citata l’istituzione di un osservatorio per lo sport, sarebbe opportuno, anche su questo tema, avere il monitoraggio dello stato dell’arte degli impianti sportivi della città”.

 “Come ho detto in premessa”, ha ricordato ancora FlorianaFioretti, “in effetti questa conferenza nasce dall’idea  di mettere in evidenza l’attività propositiva messa in campo in  questo primo anno di consiliatura, anche perché abbiamo dato una grande mano e abbiamo collaborato soprattutto con i consiglieri delle commissioni affinché insieme potessimo svolgere una funzione di pungolo all’attuale amministrazione, al fine di aggiustare il tiro, di migliorare o di intervenire sui temi sui quali l’amministrazione  è stata omissiva. Parto, quindi,  dalle proposte che vi abbiamo consegnato nel report, pregando la stampa di evidenziare quelle scritte nel documento (che  di seguito viene pubblicato – ndr). Parto dall’ambiente. Al netto delle richieste che sono state presentate nella commissione ambiente, per segnalare lo stato di incuria, di degrado, di abbandono delle aree verdi delle diverse zone della città, troverete, infatti, a margine di questo report, una ricognizione delle diverse zone della città che abbiamo affrontato nelle commissioni ambiente, traffico e lavori pubblici. Quindi, al netto di queste segnalazioni, che abbiamo riportato nelle commissioni competenti, per quanto riguarda il settore ambiente, abbiamo proposto,  e la proposta è stata anche accolta, la rimozione dei rifiuti lungo gli argini del fiume Calore. Allo stesso tempo, abbiamo anche proposto l’installazione di un sistema di video sorveglianza lungo il fiume Calore, ma, a tutt’oggi, questa proposta è stata inevasa. Sempre per quanto riguarda il settore ambiente, in Consiglio comunale abbiamo proposto che l’affidamento del controllo delle caldaie restasse in capo ad Asea(l’azienda partecipata della Provincia per l’energia e l’ambiente – ndr), ma questa proposta è stata respinta, poiché il controllo è stato affidato all’Asia”.

 “Un altro tema sempre relativo all’ambiente”, ha ricordato inoltre Floriana Fioretti, “è la sollecitazione  rivolta all’amministrazione ad accelerare sui ritardi relativi alla ultimazione della seconda fase del piano di caratterizzazione delle acque dei pozzi di Pezzapianae di campo Mazzoni. Quindi, abbiamo sollecitato l’amministrazione ad intervenire per la bonifica della falda di quelle acque. Anche in questo caso, la nostra proposta è risultata inevasa. Per quanto riguarda, invece, il settore mobilità e traffico, oltre ad avere segnalato problemi di viabilità e traffico nelle   diverse zone della città, abbiamo presentato in commissione un elenco lungo di proposte, che vanno dalla segnalazione di mancanza di segnaletica orizzontale e verticale, alla richiesta di installazione di dossi in diverse zone della città. Siamo intervenuti anche con la richiesta di correttivi migliorativi alla pista ciclabiledi via dei Mulini,  perché insomma non possiamo non sottolineare che quando questa amministrazione si attiva, a volte  lo fa con un po’ di superficialità, come è accaduto per la pista ciclabile di via dei Mulini: una passata di pittura colorata in mezzo agli incroci automobilistici”.

“Per quanto riguarda, invece, l’area del centro storico”, ha proseguito Fioretti nell’esporre denunce e  proposte, “sempre restando in tema di mobilità, abbiamo proposto una regolamentazione del centro storico, con una ricognizione dei permessi rilasciati ai residenti. Quindi, abbiamo proposto la predisposizione di  un nuovo regolamento mobilità del centro storico. Poi ancora abbiamo proposto la realizzazione di un interporto passeggeri nell’area terminal bus con delle strutture di accoglienza  turistica, proposta, questa, che risulta respinta. Sempre rimanendo in area terminal, abbiamo proposto una regolamentazione del traffico e del parcheggio, con la sistemazione di bagni pubblici, ma anche questa proposta è rimasta inevasa. Invece, per quanto riguarda il settore digitale ha trovato accoglimento  la richiesta suggerita da chi vi parla proprio sulla partecipazione alle misure del PNRR, sull’abilitazione al cloud  per  le pubbliche amministrazioni locali e sui servizi per la cittadinanza digitale. Quindi, abbiamo accolto con piacere la partecipazione dell’amministrazione comunale a queste misure del PNRR. Proprio a proposito di PNRR, dobbiamo sottolineare che i toni trionfalistici adottati dalla maggioranza per sbandierare piogge di finanziamenti in arrivo dal Pnrr e dai pix privi di una visione strategica di insieme per la città, molto spesso contrastano con l’immobilismo registrato per tante opere che risultano ancora incompiute. Solo per citarne qualcuna, ricordiamo il mamozio di piazza Duomo o il mercato di piazza Commestibili”.

 “A proposito del PNRR, abbiamo richiesto  la redazione di un masterplan, proposta che è stata respinta, e  allo stesso tempo abbiamo presentato in Consiglio comunale un documento sulPNRR, ma anche in questo caso la nostra richiesta non è stata accolta. Per quanto riguarda il settore attività produttive, dobbiamo dire che le proposte che hanno interessato questo settore riguardano sia la gestione unificata delle aree industriali Pip in capo  all’ASI, sia la rigenerazione dell’ex tabacchificio in un centro congressi, un centro di arte e culture, in un incubatore di imprese, proposte, queste, entrambe risultate inevase”.

   “Passo al settore lavori pubblici. Il settore lavori pubblici”, ha lamentato Floriana Fioretti, “si è contraddistinto per una serie di ritardi relativi all’edilizia scolastica. Diciamo che abbiamo assistito sempre ai soliti annunci di piogge di finanziamenti, ma, a tutt’oggi, risultano chiuse ancora le scuole “Bosco Lucarelli”, “Silvio Pellico” , quella di Pacevecchia e l’asilo di via Torino. Poi ancora abbiamo segnalato a questa amministrazione i disagi logistici che purtroppo le famiglie degli alunni, iscritti presso le scuole “Nicola Sala”, “Federico Torre” e anche quella della Pietà,dovranno affrontare a seguito di un trasferimento delle aule scolastiche presso altri immobili, che ad oggi non conosciamo, e quindi al di fuori di quella che è la residenza scolastica di questi alunni. Poi ancora, sempre in tema di lavori pubblici, abbiamo sollecitato più volte l’amministrazione ad accelerare sui tempi di realizzazione della gara  per il ponte Serretelle in contrada Epitaffio, del quale, ci è dato di sapere, in questi giorni ci sarà la pubblicazione finalmente del bando di gara.  Poi, inoltre, restando in tema di Lavori Pubblici,  per il progetto Lumode, un tema di grande attualità,  abbiamo proposto in Consiglio comunale l’annullamento della gara, proposta, anche questa, che è stata respinta. Siamo in attesa di conoscere gli esiti di questa vicenda,nonostante il parere dell’avvocato Abbamonte. Prima di passare la parola ai colleghi di Civico 22, che affronteranno i temi relativi alla Cultura, Istruzione e Servizi sociali, volevo ringraziarvi e concludere questo mio intervento introduttivo, dicendo che  continueremo questa azione di vigilanza, di controllo dell’operato dell’amministrazione comunale, coadiuvandola con un’attività propositiva e collaborativa, nella consapevolezza che l’alternativa si costituisce  anche e soprattutto esplicitando una visone diversa della città di Benevento”.

 “Ringrazio molto Floriana”, ha esordito poi Luigi Diego Perifano, riconoscendo alla capogruppo del Pd la puntuale elencazione delle proposte fatte all’amministrazione. “Credo”, ha infatti affermato  il portavoce di Alternativa per Benevento all’inizio del suo intervento, “che Floriana abbia reso perfettamente il senso del messaggio che stamattina volevamo trasmettere. Noi siamo partiti dalla relazione programmatica del sindaco, perché abbiamo sempre detto e chiarito questo concetto: noi saremo intransigenti nel controllo dell’attività amministrativa per denunciare ritardi e storture, ma siamo aperti al confronto programmatico che riguarda lo sviluppo strategico della città. Ecco perché siamo partiti dalla relazione programmatica. Però, ci siamo anche chiesti: scusate, ma questo confronto sulla visione strategica, sulle questione programmatiche come si fa, se questa amministrazione è totalmente carente proprio dal punto di vista  della programmazione e della pianificazione? Floriana ha fatto un elenco ben preciso. Avevamo chiesto che si affrontasse il PNRR,non con una politica del giorno per giorno, ma con la redazione di un masterplan, che fosse di orientamento, per cogliere al meglio le possibilità di questa occasione straordinaria, richiesta, questa, che ha riscontrato una risposta negativa”.

 “Dopo di che”, ha sottolineato Perifano, “l’amministrazione è ferma al palo su tutti gli strumenti di programmazione/pianificazione. Guardate che il nuovo Puc era stato annunciato l’anno scorso, non la scorsa settimana, e siamo in questo momento al cospetto di una relazione di intenti, di un documento molto generico che segna l’avvio di una procedura, ma il ritardo c’è.  Per quanto riguarda il piano traffico e mobilità, voi sapete che tutti i giorni dobbiamo fare i conti con la congestione del traffico. Del piano di eliminazione delle barriere architettoniche non si parla proprio. Poi, c’è il piano verde. Ma, scusate, il PNRR, in una delle sue missioni fondamentali,incentiva proprio la rivoluzione del verde e  la transizione ecologica, mentre  qui siamo ancora alle prese con una mancanza di un piano del verde.  Le grandi strutture commerciali continuano a proliferare indisturbate perché manca il Siad. Morale della favola:  come facciamo il confronto programmatico se mancano gli strumenti di programmazione? Il Consiglio comunale di questo si dovrebbe occupare. Ecco perché, alle volte, noi abbiamo una difficoltà  ed ecco  perché,  alle volte, magari, il confronto degenera anche in una polemica molto molto vivace sulle cose di cronaca”.

 “Noi vorremmo confrontarci con l’amministrazione sui grandi temi”, ha affermato Perifano, “ma l’amministrazione sui grandi temi non c’è. E qui vi rivolgo una preghiera personale, interpretando il pensiero di tutti i consiglieri comunali (di opposizione ndr): siccome, ogni tanto, quando non riescono a reggere il confronto sulle grandi questioni, ci rompono le scatole dicendo “ma poi voi non fate proposte ecc. ecc.”, vi prego (rivolto alla stampa . ndr) di dar conto di un anno di lavoro intenso svolto nel Consiglio comunale e nelle commissioni. Per favore, dateconto di quello che abbiamo fatto, delle proposte che abbiamo avanzato,  di come gran parte di esse siano state respinte, di  come altre siano ancora in fase di istruttoria, di come qualcuna di esse sia stata accolta. A me interessa molto questo aspetto, perché tutti i consiglieri comunali, nelle commissioni, stanno buttando il sangue per fare avanzare delle questioni e per risolvere dei problemi.  Quindi, io mi indigno quando si dice: “eh, ma poi l’opposizione non fa proposte”.  No, l’opposizione le proposte le fa. Siete voi che non le accettate, siete voi che le respingete, siete voi che reagite  con una misura, alle volte anche di arroganza, che infastidisce, perché noi riteniamo che la sede del confronto, Consiglio comunale e commissioni consiliari, vada sempre preservata per il bene comune in quanto il nostro obbiettivo quello è. Scusate l’inserimento. La parola ad Angelo Moretti”.

 Angelo Moretti, consigliere comunale di Civico 22, ha iniziato il suo intervento, dicendo che “Pd, Città Aperta e Civico 22 sono qui perché, dopo un anno di lavoro insieme, hanno ancora tanto da dire, rispetto ad una dinamica che ci ha uniti in questa opposizione”. Poi ha proseguito: “Penso che questo stile della proposta, della denuncia e del controllo non sia mai venuto meno, in un anno di lavoro.   Voi sapete  che il Pd è un partito e noi siamo un movimento civico, che non si è sciolto dopo le elezioni. Il nostro movimento è una forza  interessante per il dialogo in città.  Cominciamo col dire che dentro il Consiglio comunale e  nelle commissioni c’è un ottimo rapporto. Possiamo dire che chiunque di noi partecipa alle commissioni, sa che alcuni atti si producono. Tra i più importanti, su cui ci siamo spesi tutti, è quello sul regolamento dello  SLOC, è quello sugli affidi dei minori, come quello relativo alla consulta sui disabili. Ciò che però vediamo è uno iato, per cui oggi non vediamo nulla rispetto alla progettazione partecipata. La commissione in sé vede l’opposizione come una forza di dialogo molto attenta e molto attiva”.

  “Nella città, non vediamo incarnato ciò che viene fuori dalle commissioni”, ha osservato Moretti. “Come giustamente diceva Perifano, manca una idea di programmazione. Questo significa che è difficile fare una progettazione partecipata quando manca una programmazione. Le dinamiche che abbiamo fatto rilevare al sindaco  e alla giunta sono una di metodo e una di sistema. Rispetto al metodo, segnaliamo due opere pendenti: la casa  Ionase il bene confiscato in contrada Olivola. Rispetto al bene confiscato, manca una programmazione e una progettazione.  Il bene di casa Ionas prevede circa 1,8 milioni di investimento. Quando in commissione abbiano chiesto qual è la programmazione di quest’altro bene una volta realizzato, non abbiamo avuto risposte sufficienti. Un bene che ha una destinazione socio-sanitaria non può esistere senza un atto aziendale dell’Asl. Dove sta oggi la programmazione di quel bene? Tutto questo la dice lunga sulla programmazione, perché la programmazione non si fa quando l’opera è stata realizzata. Possiamo pure avere i fondi del PNRR, ma manca il sistema della progettazione di lungo periodo”.

 “L’altra dinamica è il sistema”, ha proseguito Moretti. “Noi abbiamo due tematiche italiane che sono esplose dopo il Covid: la psichiatria e l’adolescenza, ma non abbiamo i piani.  Non si può parlare di sicurezza soltanto rispetto a ciò che accade nel centro storico nelle sere della movida, se non c’è un piano della presa in carico dell’adolescenza. In tutta Italia, se non in mezza Europa, si parla dell’adolescenza, soprattutto in seguito  al Covid, per la fragilità  psichica in cui sono stati esposti i nostri ragazzi.  Oggi, noi abbiamo una serie di iniziative, ma non c’è un piano per l’adolescenza.  Oggi, quindi, è in atto  un contrasto tra adolescenti e anziani in alcune parti della nostra città perché non si sta facendo un lavoro di coesione sociale. Idem per la psichiatria, perché manca un piano per la psichiatria sociale. Ad oggi, esiste un piano di zona che, arrivato in commissione il 24 giugno, è privo di partecipazione da parte dei cittadini. Non è, quindi, uno strumento che i vari soggetti vivono come luogo del pensiero sociale di questa città”.

  E’ stata poi la volta dell’altra esponente di Civico 22 in Consiglio comunale, Giovanna Megna, la giovane esponente del foro beneventano. 

  Giovanna Megna ha iniziato il suo intervento parlando degli argomenti sui quali ApB e Civico 22, si sono spesi moltissimo in questo anno. “Lasciatemi fare un piccola nota a margine, quella relativa alle batoste subite dalla nostra città, delle quali non possiamo non parlare. Sono la classifica della qualità della vita, che vede Benevento all’86° posto, e la classifica rispetto all’ecologia e all’ambiente, che ci vede al 76° posto, scivolando di ben 19 posizioni in un anno.  Preme sottolineare che dal 2016, quando eravamo nella 25° posizione, fino al 2022, abbiamo perso un bel po’ di posizioni. Non credo che ci dobbiamo confrontare con la zona industriale di Polla, come ho visto, o con le aree di grosso insediamento industriale, perché certamente non abbiamo una zona industriale di tale portata. Il fatto che siamo più avanti rispetto a queste zone certamente fa un po’ sorridere. Quindi, il fatto che si dica che Benevento è stata rilanciata, che addirittura sia una città europea, che la gente ci fa i complimenti, si infrange con un dato di realtà pessimo”.

  “Sull’ambiente”, ha proseguito Giovanna Megna, “siamo molto preoccupati, perché è chiaro che ciò ricade immediatamente sulla salute dei cittadini, sull’incidenza dei tumori e su tutta una serie di conseguenze che pagheremo e sconteremo nei prossimi anni. Le ultime settimane ci danno una qualità dell’aria estremamente preoccupante”.

   “Tutto questo”, ha puntualizzato Giovanna Megna, “si raccorda con l’edilizia scolastica, perché, come dicevano prima i miei colleghi, c’è anche una situazione di traffico assolutamente incompatibile con le dimensioni di una piccola città. E la chiusura che abbiamo avuto nel 2019 di tantissimi edifici scolastici in quartieri popolosi, dove le scuole non sono solo un presidio di istruzione e di educazione, ma sono un presidio di democrazia, di legalità, rappresenta una grave difficoltà per i cittadini. Chiudere una scuola per tanti anni, in questi quartieri, infatti, significa infliggere un colpo drammatico alle famiglie e al rione di appartenenza, perché sappiamo bene che la mancanza di scuole crea disagi di ogni genere, oltre a incidere sul traffico”.

  “Ebbene, l’edilizia scolastica è un argomento che ci sta a cuore, ha affermato l’avv. Megna, “perché l’affare scuola è stato ed è uno dei capitoli più importanti di spesa che, negli ultimi anni, ha fatto registrare cifre astronomiche, se si tiene conto dei soldi che girano intorno all’abbattimento delle scuole. Allora noi ci chiediamo se era veramente necessario prevedere interventi così drastici rispetto a questi edifici scolastici. Ogni volta, dobbiamo sentire che saranno aperti gli edifici, la cui apertura è stata già promessa nella scorsa consiliatura. Per la “Bosco Lucarelli”, abbiamo sentito dire che interverrà il PNRR. Questa è una grande novità. Non sappiamo però che fine faranno la “Silvio Pellico” e  l’asilo di via Torino. Ma soprattutto siamo allarmatissimi  per quanto riguarda la situazione della “Nicola Sala” e della “Federico Torre”. Faccio una premessa: da quando  ci siamo insediati in questa consiliatura, forse il primo giorno di commissione Lavori Pubblici, noi abbiamo chiesto espressamente all’assessore al ramo di fare un dossier sull’edilizia scolastica, perché ci sono troppe situazioni non chiare, dove non c’è programmazione. Ebbene, su qualche priorità, abbiamo avuto qualche interlocuzione, ma poi, alla fine, non c’è chiarezza sulle date”.

  Rispetto alla “Federico Torre” e alla “Nicola Sala”, è inaccettabile il tono assunto dal sindaco nella conferenza stampa tenuta sul bilancio” ha denunciato la consigliera di Civico 22. “Non si può dire alle famiglie che non si sa dove saranno sistemati gli allievi. Noi non accetteremo mai che si facciano i doppi turni, perché veniamo fuori  da anni drammatici, in  cui questa città ha avuto altri primati, che ricordiamo, di chiusura, anche ingiustificata, ad oltranza,  di istituti scolastici. Tanti danni hanno fatto queste chiusure ai bambini, agli adolescenti. Quindi, di doppi turni non si deve proprio parlare. Abbiamo proposto, sin da subito, quando abbiamo saputo della disponibilità di fondi, di portare con urgenza la questione in commissione. E’ stata avanzata l’ipotesi di utilizzare  i locali del “Calandra”, ma ci è stato detto: c’è tempo, non vi preoccupate. Ci sembra che l’obiettivo non sia quello di fare degli interventi che abbiano una logica, perché, per esempio, il “Nicola Sala” e il “Federico Torre”  potevano avere un intervento anche meno invasivo, cioè un intervento di ammodernamento. Sembra che l’obbiettivo sia quello di fare arrivare i soldi per aprire i cantieri, a prescindere dal senso che possa avere quell’intervento, in una visione più ampia di lungo periodo”.             

   Il pomeriggio, del 14 novembre, giorno in cui si è tenuta la conferenza, è intervenuto il consigliere Luigi Scarinzi, unico eletto nella lista “Sannio libero”, di cui è capogruppo, insieme ad altri 7 consiglieri della maggioranza, che rappresentano, ognuno, la lista nella quale sono stati eletti (2 liste mastelliane non hanno avuto rappresentanza).  Sorprendono le dichiarazioni di Scarinzi, il consigliere che, eletto nella lista Pd nel 2016 dopo la confluenza in questo partito dei consiglieri eletti nel 2011 in Realtà per Benevento, ha fatto subito, nel corso della consiliatura, l’andirivieni tra mastelliani e Forza Italia, per approdare poi definitivamente nell’entourage di Mastella.    

 “Il lavoro dell’opposizione”, scrive Scarinzi, “non dovrebbe ridursi alla aprioristica bocciatura di ogni proposta avanzata da questa amministrazione comunale poiché ciò oltre a renderne più tortuosa l’azione nulla porta, in termini di benefici, alla Città”. Invero, i consiglieri di opposizione hanno denunciato ciò che l’amministrazione di cui Scarinzi fa parte non ha realizzato ed ha bocciato tutte le loro proposte. “Nella conferenza stampa che hanno tenuto questa mattina i rappresentanti della minoranza”, prosegue Scarinzi, “hanno elencato tutta una serie di risultati che non hanno raggiunto in un anno di lavoro mettendo in risalto tutti i propri limiti”. Va ricordato a Scarinzi che sono stati posti in risalto i limiti e le inefficienze dell’amministrazione. “Hanno illustrato ( i consiglieri di opposizione – ndr) una lista di attività che avrebbero voluto realizzare senza riuscirvi, dimenticando che non sono la maggioranza e che il loro ruolo dovrebbe essere innanzitutto di controllo e di vigilanza”. Con questa affermazione, abbiamo percepito il ruolo riservato  alle opposizioni da  Scarinzi, un uomo che, secondo noi, ha così  dimostrato di non conoscere l’ABC della politica. “Null’altro hanno fatto”, ha osservato Scarinzi dall’alto del suo acume politico, “se non autoassolversi in quanto consiglieri, mostrando dinnanzi ai microfoni un atteggiamento istituzionale dietro il quale però si nascondono un ostruzionismo e un’attività di costante delegittimazione, che si muove sul piano formale e informale, pensati solo per opportunismo politico”.

 “Da parte dell’amministrazione comunale c’è grande disponibilità a collaborare con le tutte le forze rappresentative del territorio, lo abbiamo ribadito a più riprese, ma a patto che dall’altra parte ci siano i presupposti per un leale e proficuo confronto. In ogni caso, prendiamo atto dello scarno bilancio illustrato dai rappresentanti dell’opposizione sperando che in futuro vorranno illustrare i progetti che li hanno visti protagonisti d’intesa con l’amministrazione comunale, per il bene della città”,  ha concluso Scarinzi  la sua nota, una nota che Scarinzi si poteva risparmiare, per evitare quella che, secondo noi, sembrerebbe una brutta figura verso l’opinione pubblica.

Giuseppe Di Gioia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.