‘Altra Benevento è possibile’ :”nonostante le proteste è stata votata, a porte chiuse, la delibera che prevede la partecipazione di un privato, socio di maggioranza relativa, nella gestione del servizio idrico”
Ventitrè mastelliani con la colpevole astensione di 4 sindaci PD e del rappresentante di Civico22, hanno deciso, a porte chiuse e contro ogni norma sulla trasparenza, che tuti i servizi idrici del Sannio devono essere gestiti da una nuova società alla quale parteciperà un privato come socio di maggioranza relativa.
Ieri pomeriggio il consiglio del distretto sannita dell’Ente Idrico Campano ha deciso che tutta l’acqua in tutta la provincia di Benevento sarà a breve gestita da una nuova società nella quale sarà presente un privato che diventerà socio di maggioranza relativa, in sostituzione di Gesesa, Alto Calore e tutti gli acquedotti pubblici tuttora attivi.
In contemporanea sotto la sede dell’EIC in via Traiano c’è stata la manifestazione di protesta per ribadire che “l’acqua non è una merce” organizzata da padre Alex Zanotelli e il Comitato Sannita Acqua Bene Comune con l’adesione del movimento “Altra Benevento è possibile”, Libera, CGIL, Codacons, Movimento 5 stelle, Codisam, Sindacati di base, Potere al Popolo e i sindaci di Circello, Fragneto Monforte, Fragneto L’Abate, Baselice, Sassinoro, San Nazzaro, Sant’Arcagelo Trimonte.
Nonostante la protesta, la delibera viziata da vari motivi di illegittimità che prevede, unico caso in Campania, la partecipazione di un privato nella gestione del servizio idrico con quote fino al 49% del capitale, è stata discussa e votata a porte chiuse, contro tutte le norme sulla trasparenza e senza alcuna discussione o informazione preventiva nei 78 consigli comunali.
Hanno votato a favore i seguenti amministratori o delegati mastelliani: Pompilio Forgione(presidente), Solopaca; Salvatore Riccio, Sant’Agata dei Goti; Fabio Sacchetta, San Giorgio del Sannio; Eugenio Boccalone e Nicola Riccio, Airola; Luigino Ciarlo, Morcone; Nicola Esposito, San Bartolomeo in Galdo; Carlo Falato, Guardia Sanframondi; Umberto Maietta, Paolisi; Antonio Coletta, Paupisi; Nicolino Cardone, Pietrelcina; Antimo Lavorgna, San Lorenzello; Clemente Di Cerbo, Dugenta; Simone Paglia, Campolattaro; Michele Iapozzuto, Colle Sannita; Diego Cataffo, Sant’Angelo a Cupolo; Nicola Gentile, Sant’Angelo a Cupolo; Alfonso Topputo, Cusano Mutri; per la città di Benevento, i consiglieri comunali Alfredo Martignetti, Marcello Palladino, Annalisa Tomaciello e i designati da Mastella, Carmine Covelli, Francesco Cilento e Davide Zeppa.
Si sono invece astenuti i quattro sindaci del PD: Angelo Pepe di Apice; Angelo Marino di San Marco dei Cavoti; Vincenzo Forni Rossi di Arpaise; Vito Fusco di Castelpoto per un motivo procedurale ma hanno confermato di essere d’accordo con la decisione di costituire una società con un privato.
Si è astenuto anche Silvio Baccari di Civico22 per motivi incomprensibili considerato che il movimento di Angelo Moretti si è sempre dichiarato per l’acqua pubblica, contro ogni forma di privatizzazione.
Ancora non si comprende cosa pensano i consiglieri di opposizione del Comune di Benevento. Infatti, tranne Giovanna Megna decisamente contraria alla contestata delibera, e Angelo Moretti che invece ha concordato con il PD l’astensione, non si sono ancora pronunciati Luigi Diego Perifano, Angelo Miceli, Giovanni De Lorenzo, Maria Letizia Varricchio, Floriana Fioretti, Raffaele De Longis, Luigia Principe Piccaluga e Rosa De Stasio.
Non si pronunciato neppure Pasquale Basile, vice segretario cittadino del PD, in passato sempre contrario alla privatizzazione dell’acqua.
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”.