San Lorenzo Maggiore e la Madonna della Strada un feeling secolare mai interrotto
di Mons. Pasquale Maria Mainolfi
San Lorenzo Maggiore in provincia di Benevento è un Comune di circa duemila abitanti, altitudine 330 m s.l.m., ed ha come Sindaco Carlo Giuseppe Iannotti, amministratore saggio e intelligente. Patrono dei laurentini è San Lorenzo Martire. Durante il dominio dei Longobardi si hanno notizie di un primo centro abitato chiamato “Limata”, presso il corso del fiume Calore. Limata nel 663 d. C. fu teatro di un’importante battaglia ove si sfidarono le truppe del longobardo Mittola, conte di Capua, con l’esercito dell’imperatore Costante II che restò sconfitto. Intorno all’anno mille Limata divenne un florido centro commerciale e conobbe una rapida evoluzione demografica. Con la venuta dei Normanni Limata divenne sede preferita dei conti Sanframondo. Il 26 dicembre 1382 il castello di Limata ospitò Luigi I D’Angiò. Nel XV secolo Limata passò ai conti Carafa che lo tennero sino all’abolizione del feudalesimo avvenuta nel 1806. Nel 1570 la cittadina vide la nomina del suo ultimo parroco. Alcuni profughi di Limata si ritirarono sulle colline presso l’attuale San Lorenzo Maggiore che nel 1552 era già abitata da 81 famiglie che divennero 206 nel 1595. Il terremoto del 5 giugno 1688 provocò gravi danni al paese che venne subito ricostruito tanto che nel 1724 contava già 1700 abitanti. Dopo la unificazione d’Italia il paese fu interessato dal fenomeno del brigantaggio. Fra i monumenti spiccano: la Collegiata di San Lorenzo del 1417. L’altare proveniente dalla chiesa di Santa Maria della Strada è circondato da un pregiato coro ligneo del 1600 e sovrastato da un dipinto del XVIII secolo raffigurante il martirio di San Lorenzo, eseguito da Francesco Mazzacca. Interessante la scultura lignea di San Lorenzo. Il campanile è del 1661. Nel 1934 la Chiesa fu visitata dal Principe Umberto II di Savoia. La Chiesa più antica del paese, sita nel centro storico, è quella di Maria Santissima della Neve. Riferimento spirituale e identitario dei laurentini rimane la chiesa di Santa Maria della Strada. Secondo la tradizione, la Madonna apparve ad una donna devota, invitandola a scavare nel luogo dove oggi sorge il Tempio Mariano. A circa tre metri di profondità fu rinvenuta una piccola cappella con l’effige della Santa Vergine. Prelevata l’icona da terra cominciò a sgorgare in quel punto un’acqua ritenuta miracolosa . Chiesa e convento, abbandonati nel diciannovesimo secolo, sono stati recuperati nel 1990. In questo tempio è custodita la pregiata icona in stile tardo-bizantino raffigurante la Madonna con Gesù bambino. Tante altre graziose chiese insistono sul territorio comunale: San Bernardino del XVI secolo, Annunciazione o Santissimo Nome di Dio del 1550 e San Rocco o Congrega della Madonna del Carmelo del 1555. Tra le architetture civili, degno di rilievo sono: fontana in piazza Antinora , balcone di un palazzo in piazza Antinora, palazzo Cinquegrani, palazzo Ducale nel cuore del centro storico, palazzo Retez, palazzo Brizio, palazzo Antinora, palazzo Melchiorre del XVI secolo e palazzo De Vincentis. Il paese è attraversato dalla via Francigena o via Sacra longobardorum che da Roma raggiungeva Benevento, già capitale del ducato longobardo, proseguiva poi lungo la via Traiana Romana fino a Troia e infine si dirigeva verso il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo. L ‘immagine della Madonna della Strada è ora custodita nella chiesa parrocchiale. Il 2 giugno 1906 la Madonna venne solennemente incoronata con una corona d’oro donata da tutto il popolo. Ogni anno nella prima domenica di giugno, una grande festa di popolo onora la Madre di Dio . L’ icona, alta 60 cm e larga 40, raffigura la “Panaghias Theotokos”, la Madre di Dio tutta santa, a mezzo busto in campo d’oro, col Bambino che siede sul braccio e con la mano destra sostiene il globo. Molto probabilmente è giunta a San Lorenzo Maggiore durante il periodo dell’Iconoclastia che distrusse molte immagini sacre. Panneggio regale. Volto materno e affettuoso. Il dipinto fu realizzato dai monaci basiliani nell’ VIII secolo, approdati numerosi nel Sud durante la lotta iconoclasta. Si parla di oltre 60.000 religiosi profughi. La meravigliosa icona alimenta ancora oggi la fede dei laurentini. Il 25 marzo 2022 il vescovo locale Giuseppe Mazzafaro ha concesso il titolo di “Santuario Mariano” alla Collegiata di San Lorenzo, a testimonianza di un feeling mai interrotto tra la fervente comunità di San Lorenzo Maggiore e la sua Madonna della Strada.