La Strega viene raggiunta sul finale di un’amara trasferta altoatesina

Poteva andare meglio ma l’1 a 1 che è venuto fuori dalla trsferta tirolese, è, al di la di tutto, giusto. Un Benevento che a partire dal primo quarto d’ora della gara aveva impresso una supremazia territoriale e fatto ben sperare. A coronare questo momento, la rete, messa a segno da Pastina di testa, arrivava da un calcio di punizione dalla tre quarti campo avversaria, magistralmente battuta da Ciano .Alla fine della prima frazione di gioco, il Benevento chiudeva in vantaggio, meritatamente per il gioco espresso. Inoperoso Paleari.
Alla ripresa però la squadra abbassava il baricentro ed i padroni di casa prendevano il sopravvento, impegnando il portiere giallorosso che , in almeno due occasioni, salvava il risulato.Sporadicamente la squadra superava la propria metà campo.
Ed alla fine arrivava la rete del pareggoo di  Zaro (84′) che di testa inbeccava un cross di Casiraghi e metteva la palla alle spalle dell’incolpevole Paleari.
La gara si accendeva nell’extratime. Ci pensava, all’89’, Odogwu ,che, dopo una sgroppata sulla fascia, riusciva a crossare un pallone radente, che attraversava tutta l’area di rigore, con Pompetti che, per un soffio, non riusciva a calciarla in rete.
Due minuti dopo erano,prima Farias e poi La Gumina, a non riuscire a ribattere in rete la palla che danzava tra una selva di gambe nei pressi della linea di porta avversaria. Era poi Improta in chiusura al 94′ a tentare la battuta vincente da fuori area, con un sinistro potente basso  che Poluzzi riusciva ad agguantare.
Tutto sommato, un punto comunque importante contro una squadra esordiente in B, che con il pari contro il Benevento ha raggranellato undici punti nelle ultime cinque gare.
Cannavaro ha impostato tatticamente la squadra con un 3-4-2-1 inedito ma, che, ancora una volta ha “esiliato”le punte. Da evidenziare che con questo modulo, in pratica ,dalle fasce, né da Letizia e né da Improta, è arrivato alcun cross in area avversaria, né si sono viste soprattutto le sgroppate di Letizia, tatticamente, da esterno dei quattro a destra, messo ad interdire l’avanzata avversaria, dal suo lato.
Certo con una infermeria vuota probabilmente la gara si sarebbe sviluppata  in modo diverso,ma con gli uomini a disposizione, il buon Fabio ha dovuto faticare non poco, riuscendo comunque a dare almeno la parvenza di giocare una partita di calcio.Sicuramente la prima parte dellla gara va intesa in senso positivo, e, soprattutto, tenendo alta la squadra, visto che, nella fase  difensiva, nonostante fosse orfana di Glik e Veselj , se l’è cavata benino soprattutto nei raddoppi di marcatura.
Le sufficienze delle varie pagelle sono tutte per i difensori; ancora una volta, le insufficienze sono per gli uomini chiamati all’attacco.
Cannavaro in questa settimana dovrà lavorare non poco e, soprattutto, sperare in uno svuotamento dell’ infermeria poiché, sabato prossimo, 15 ottobre, alle 14 , il Benevento avrà difronte la Ternana, squadra che alla fine dell’ottava giornata di campionato viaggia in terza posizione insieme al Brescia a ridosso di Reggina e Bari capolista.

(g.b.)

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