Antonella Pepe (Pd) :”In direzione ostinata e contraria per il riscatto della mia terra”
La candidata dei Democratici e Progressisti nel collegio uninominale Benevento-Alto Casertano: “E’ compito della nuova generazione caricarsi il destino della propria terra”
“Trenta giorni per restituire centralità al Sud, al Sannio, al lavoro, alle nuove generazioni. Inizia oggi una campagna elettorale che mi vedrà impegnata nel collegio uninominale che abbraccia la nostra provincia e una fetta importante del casertano. E sento l’onore e l’onere che questa candidatura porta con sé. La politica, però, non è una corsa individuale: è condivisione, è sforzo collettivo, è partecipazione. Si vince se si costruisce qualcosa, se si riconoscono protagonismo e prospettive a un territorio e a una comunità”.
Così Antonella Pepe, candidata alla Camera dei deputati per la coalizione dei Democratici e Progressisti nel collegio uninominale di Benevento.
“In una sfida che si annuncia decisiva per i destini del nostro Paese, – continua Antonella Pepe – il Partito Democratico ha investito nelle candidature di tante ragazze e tanti ragazzi. Una scelta di coraggio che ha avuto un costo. Ma che andava fatta. Adesso e qui, nel Mezzogiorno, in particolare. Perché qui più che altrove forte è la resistenza di un passato che non vuole passare. E perché qui più che altrove le destre, conservatrici per definizione, offrono una risposta sbagliata a problemi reali: noi non abbiamo bisogno della difesa dello status quo ma di trasformazioni profonde e radicali. Di un cambiamento che per essere credibile necessita di nuovi spartiti e nuovi interpreti”.
“Le nostre candidature, allora, – prosegue la candidata del Pd – raccontano la sfida di una generazione che rivendica il diritto a restare e che conosce bene i suoi avversari: il lavoro che non c’è e che quando c’è è precario e sottopagato, gli affitti insostenibili, i mutui troppo alti, le opportunità che mancano, le tutele messe continuamente in discussione, i trasporti che non funzionano, i servizi inaccessibili, la sanità smantellata, il diritto svenduto come favore, l’assenza di opportunità e di futuro. Questo è l’oggi. E chi vuole difenderlo sa in che direzione andare. Per gli altri, invece, per chi è interessato a scrivere tutta un’altra storia, l’invito è a incontrarci presto, in tutte le piazze del Sannio”