Accade nell’era Mastella
Il sindacato Autonomie Locali aderente all’Ugl, ha chiesto al segretario generale e al dirigente del settore Risorse Umane del Comune di Benevento di intervenire “affinché l’ascensore a Palazzo Mosti venga definitivamente messo in esercizio, atteso che spesso non è funzionante con grave disagio all’utenza, specie con disabilità”.
Il predetto sindacato, poi, dopo aver denunciato altre disfunzioni (rispetto dell’orario di servizio da parte di tutti i settori), “chiede alle autorità menzionate di attivarsi tempestivamente per una pronta gestione delle criticità segnalate”.
Tutti i cittadini liberi di Benevento sanno che, nel corso del primo mandato, Mastella ha inaugurato soltanto opere programmate, progettare e finanziate dalla precedente amministrazione di centro sinistra. Insomma non ha inaugurato nessun’opera che sia stata pensata e realizzata da lui.
Il ponte ciclopedonale “Pagliuca”; il ponte veicolare “Tibaldi”; la ristrutturazione della colonia elioterapica, nella quale la palestra di scherma, intestata da Mastella a Francesco Cossiga invece che a un campione olimpionico di scherma, ha trovato una nuova e migliore sistemazione; il rifacimento degli ultimi 500 metri che congiungono via Grimoaldore con via Francesco Compagna, in direzione della rotonda dei Pentri; e, se non ci sfugge qualche altra opera importante, inaugurata da Mastella ma progettata dai suoi predecessori, la installazione del nuovo ascensore di Palazzo Mosti, che Mastella ha inaugurato qualche giorno prima del voto del 3 e 4 ottobre 2021, sono realizzazioni che cittadini disinformati hanno attribuito a Mastella.
In occasione di quest’ultima inaugurazione, Mastella, mentre faceva entrare nell’ascensore una donna in carrozzella, di cui vedemmo allora la foto sui giornali, disse pressappoco: questa è un’altra opera della precedente amministrazione. La protesta da parte di Fausto Pepe (predecessore di Mastella) rispetto a questa ironia del primo cittadino fu più che mai opportuna.
Ma quanti cittadini sanno che le opere inaugurate da Mastella non sono ascrivibili alla sua iniziativa amministrativa? Riteniamo che non lo sappiano quei campagnoli che il 4 ottobre, cammellati, sono stati condotti ai seggi per dargli il voto, facendo così la differenza, in suo favore, di 787 voti, rispetto al concorrente Luigi Diego Perifano.
Si potrebbe dire, andando un po’ più indietro nel tempo, che Berlusconi, vincitore delle elezioni del 2008, ebbe il plauso dall’Europa, come presidente del consiglio, per essere rientrato nel limiti di Maastricht, un limite che, sforato da lui insieme alla dissipazione dell’avanzo primario per recuperare consenso dopo la debacle delle regionali del 2005,Prodi aveva riportato, nel 2006-2008, nell’ambito del trattato, con un lieve innalzamento dell’Irpef per i redditi superiori a 40.000 euro.
E si potrebbe anche dire che molti pensionati al minimo, disinformati, quando hanno cominciato a percepire la quattordicesima mensilità nel luglio 2008, due mesi dopo l’insediamento di Berlusconi come presidente del Consiglio, hanno riconosciuto il merito di questa mensilità al magnate di Arcore e non a Prodi che, nel dicembre 2007, l’aveva inserita nella finanziaria del 2008.
Questo, ovviamente, vale per quei cittadini, vogliamo ritenere in buona fede, che, disinformati, non riescono ad attribuire la paternità della realizzazione di un’opera. Maarrivare a sfottere i precedenti amministratori, facendo vedere che una donna in carrozzella possa raggiungere autonomamente i piani superiori di Palazzo Mosti, grazie alla installazione di un ascensore finanziata da altri, per poi, come dice in altre paroleAttilio Petrillo, segretario del sindacato aderente alla Ugl, fregarsi dei disabili quando non vi sono elezioni in vista, è qualcosa che poteva accadere soltanto nell’era Mastella.
Giuseppe Di Gioia