Lonardo: Calenda è un concentrato di ipocrisia con la memoria corta.
“Da che pulpito…. Leggendo le dichiarazioni di Calenda su Di Maio mi passano per la mente i vari passaggi della carriera politica di Calenda, non eletto alle Politiche con Scelta Civica nel 2013 (“L’agenda Monti è l’unica strada per la modernità, siamo alternativi ai Dem e li batteremo” dichiarava al tempo). Non si sa per quali meriti acquisiti, ma grazie a Monti, da quale poi si affrancherà, si ritrova Vice-ministro dello Sviluppo Economico prima con Letta e poi con Renzi, si avvicina al Pd senza aderirvi, incassando un incarico solitamente riservato ai diplomatici senza averne titolo, tornando al MISE stavolta da Ministro con Renzi e poi con Gentiloni. Meglio soprassedere sulle numerose vertenze irrisolte nel corso del suo dicastero (Alitalia, Fincantieri, Almaviva, Ilva). Aderisce finalmente al Pd per farsi eleggere alle Europee, salvo abbandonarlo con la velocità della luce, attaccando dirigenti ed elettori dei Dem un giorno sì e l’altro pure, si candida a sindaco di Roma (“Sindaco di Roma? Neanche morto” sosteneva nel 2018) contro il Pd, fonda un partito ad personam e si erge a censore dei voltagabbana. Calenda è un concentrato di ipocrisia con la memoria corta, attacca chi cambia posizione a seconda delle convenienze dimenticando le tappe frastagliate del suo percorso, le magliette che ha indossato e le bandiere che ha sventolato, rinnegando chi gli ha consentito di sbucar fuori dal nulla, nascondendosi dietro un’apparente schermo di coerenza. La sua doppia morale, le sue ripetute contraddizioni rendono davvero intollerabile l’arroganza con cui bacchetta tutti: se è indegno chi fa il salto della quaglia, lo sono anche coloro che li accolgono. Pertanto, consiglio a Calenda di evitare di fare il purista a orologeria”. Lo dichiara la Sen. della componente IDEA-CAMBIAMO!-EUROPEISTI-NOI DI CENTRO (Noi Campani) del gruppo Misto, Sandra Lonardo.