Presentato ieri il progetto O.Ri. del Sannio
Promuovere e contribuire allo sviluppo del settore ovino Sannita attraverso l’organizzazione e il riposizionamento della filiera lattiero-casearia al fine di migliorare la capacità di reddito delle imprese zootecniche e migliorare, dal punto di vista tecnologico e organizzativo, le fasi della filiera lattiero-casearia ovina mediante interventi di innovazione di processo. È questo l’obiettivo del progetto O.Ri. del Sannio, presentato ieri pomeriggio presso la sede Provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori di Benevento, nell’ambito dell’incontro dal titolo: Organizzazione e Riposizionamento della filiera lattiero – casearia ovina dell’Appennino del Sannio. “Il progetto O.Ri. del Sannio – spiega Ettore Varricchio docente di Qualità e Tecniche di Produzioni Alimentari presso l’Università degli Studi del Sannio nonché Responsabile Scientifico del Progetto – è innanzitutto un progetto di cooperazione in piena sintonia con quanto previsto dalla misura 16 del PSR Campania. O.Ri. del Sannio, avviato già da circa un anno, viene solo oggi presentato perché abbiamo atteso il momento più idoneo al contenimento da contagio da Covid. Nasce con lo scopo di creare un modello nella filiera produttiva al fine di valorizzare al meglio il prodotto lattiero caseario di quest’area interna della Campania che offre pascoli di elevata qualità, e prodotti di altrettanta qualità. Stiamo puntando molto all’allevamento estensivo e vogliamo che questo territorio si specializzi in questo ambito, pertanto stiamo lavorando sul percorso di conoscenza ed informazione sia degli allevatori che dei consumatori. Il prodotto e il territorio possono raggiungere fasce di mercato ben più ampie e gratificare sicuramente gli sforzi che gli allevatori e i trasformatori fanno”. Gli allevamenti ovini della provincia di Benevento rappresentano il 34% dello scenario regionale, con una interessante distribuzione demografica che conta 46968 capi allevati in 1081 allevamenti dislocati nelle aree collinari e montane della provincia sannita (Fortore, Titerno, Alto Tammaro e Taburno). Il comparto ovino sannita, seppur ben rappresentato da una consistente popolazione ovina, risente delle carenze di tipo gestionale ed organizzativo della filiera ancora poco incline alle innovazioni tecnologiche. Il gruppo operativo di O.Ri. del Sannio – di cui il soggetto capofila è la Confederazione Italiana Agricoltori Benevento – CIA – è composto da cinque aziende del settore primario: Azienda Agricola Meglio Nicola, Azienda Agricola Vitelli Maria, Azienda Agricola Vitelli Pasquale, Azienda Agricola Colantone Cristina, Azienda Agricola Mastrocinque Gianpasquale; Università del Sannio con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici, come partner di Ricerca. La ricerca ha un ruolo fondamentale nell’ambito di questo progetto. “Siamo partiti da uno studio di biologia molecolare – spiega Federica Corradodel Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno – per poi proseguire con le analisi microbiologiche, tra cui il valore nutrizionale e stiamo andando avanti per valutare la parte molecolare e capire come in futuro ci possa essere un aumento della qualità del latte”. Gli imprenditori agricoli stanno partecipando con competenza e interesse all’innovazione del progetto convinti che uniformare il modello produttivo del settore ovino sannita porterà al riposizionamento della filiera lattiero-casearia e anche i giovani imprenditori potranno beneficiare di questa esperienza. “CIA ha voluto fortemente questo progetto – dice Carmine Fusco, Presidente CIA Benevento, capofila del progetto – per la sensibilizzazione delle aziende ovine del territorio al fine di spronarle verso un nuovo modo di fare impresa agricola e farsi conoscere non solo sul territorio. Nel nostro Sannio abbiamo tantissime eccellenze – il formaggio pecorino sannita è una di queste – a cui non sempre riusciamo a dare il giusto valore. Questo progetto vuole dare la giusta visibilità al territorio e al comparto. Vuole essere un esempio per i giovani affinché possono credere in un futuro di pastorizia di alto valore”. A questo evento faranno seguito gli appuntamenti presso le aziende partner per giornate dimostrative con attività rivolte soprattutto, ma non solo, agli imprenditori del settore ovino, al fine di comprendere meglio il progetto O.Ri. del Sannio in tutte le sue peculiarità e vedere da vicino gli interventi di innovazione di processo dal punto di vista tecnologico e organizzativo |