Luigi Diego Perifano: a cosa serve la Fondazione “Benevento Citta’ Spettacolo”?
Il sindaco Mastella ha, di recente, nominato Anna Caserta nel consiglio di amministrazione della fondazione Benevento Città Spettacolo, in sostituzione della dimissionaria Marika Addolorata Carolla.
“Anna Caserta”, è scritto in un comunicato diffuso dal Comune, “è docente presso la scuola San Filippo Neri ed è stata attrice di teatro e cinema e docente di recitazione per bambini. Inoltre ha studiato tecniche teatrali per la cura della persona con il regista Gabriele Vacis e Barbara Bonriposi e si è diplomata all’accademia d’arte drammatica della Solot Compagnia Stabile di Benevento. Il consiglio di amministrazione della fondazione Benevento Citta Spettacolo risulta ora composto da: Clemente Mastella (presidente), Antonio Benvenuto, Massimiliano Nave, Domenico Zerella Venaglia e Anna Caserta”.
Ma Luigi Diego Perifano, portavoce di Alternativa per Benevento in Consiglio comunale, rispetto alla funzione della fondazione Benevento Città Spettacolo, ha diffuso il comunicato che segue:
“Nulla da eccepire sulla qualità della persona nominata nel Consiglio d’Amministrazione, ma si può almeno sapere a che serve la Fondazione Città Spettacolo? Solo a distribuire nomine prive di contenuti? L’oggetto più misterioso del panorama amministrativo. Sono anni che vivacchia (a onor del vero anche prima dell’avvento di Mastella) senza progettualità, senza funzioni, senza attività.
C’è qualcuno in grado di dire quale sia il programma operativo della Fondazione per il corrente anno 2022? Peraltro l’attuale formula di Città Spettacolo è quanto di più lontano dalla rassegna delle origini, e in ogni caso la Fondazione non ha la benché minima voce in capitolo nelle scelte della direzione artistica. È praticamente una scatola vuota che succhia qualche migliaio di euro all’anno per la gestione amministrativa. Sarebbe ora di sciogliere il nodo: o si attua il rilancio della Fondazione, facendone un soggetto attivo nella programmazione e nel coordinamento di eventi di spettacolo e cultura, capace di interagire con Provincia e Regione armonizzando e ottimizzando le varie agende; oppure si chiude bottega e si risparmiano un po’ di soldi, con la certezza che in questo secondo caso non vi saranno soverchi rimpianti”.