La Provincia di Benevento non si costituisce parte civile rispetto al processo sugli appalti pilotati. Il rammarico del consigliere provinciale Dem, Raffaele De Longis
“Ringrazio il Presidente facente funzioni della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, per la pronta risposta alla richiesta di costituire l’Ente, che egli rappresenta, «parte civile» nei confronti dei reati riferiti al procedimento sugli «appalti pubblici pilotati», così come riportati ed indicati nell’avviso di fissazione dell’odierna udienza, capi 1,2,15bis,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27.
Prendo atto, con rammarico, che si è voluto agire diversamente da quanto fatto da tutte le altre istituzioni coinvolte in questa vicenda, la Provincia di Caserta e il comune di Buonalbergo, che, parti offese come la Provincia di Benevento, hanno invece deciso di «costituirsi parte civile» al fine esclusivo di tutelare la propria immagine e la propria integrità”.
Infatti, il 19 maggio l’Ufficio stampa della Provincia aveva diffuso il seguente comunicato per rendere la nota la posizione del presidente facente funzioni, Nino lombardi, rispetto alla richiesta avanzata da Raffaele De Longis.
“Il Presidente facente funzioni della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, ha risposto con una nota al Consigliere Provinciale del Partito Democratico Raffaele De Longis che aveva richiesto la costituzione di parte civile della Provincia nel procedimento avviato da una inchiesta sugli appalti pubblici dell’Ente.
Lombardi scrive che il suo orientamento si fonda sulla scorta della nota a firma del Segretario Generale dell’Ente cui ha chiesto nelle scorse ore un parere.
A tale proposito, scrive Lombardi, «a norma del codice di procedura penale, i termini entro i quali può avvenire la costituzione di parte civile» sono i seguenti: «nell’udienza preliminare, come termine iniziale; in un momento successivo a tale udienza ma non oltre la fase degli atti introduttivi del dibattimento. Residua sempre e comunque in capo all’Ente Provincia la possibilità di promuovere l’azione civile derivante dal danno subito per i reati eventualmente commessi e definitivamente accertati in sede penale, in sede civile».
La conclusione di Lombardi è, dunque, la seguente: «questa Presidenza, come tutti gli organi gestionali preposti al procedimento, rimarrà in costante monitoraggio del procedimento penale in tutte le sue varie fasi e, come già accaduto per il passato, deciderà se e quando costituirsi parte civile»”.