Cani ed educazione civica. Il Comune di Benevento ci ri-prova
Sia chiaro: non ho nulla contro “l’amico dell’uomo” (il cane) ma con il padrone incivile, poiché l’animale, in se per se, non ha colpe da farsi rimproverare.
Sì, proprio contro i padroncini che da un lato si vantano di portare a guinzaglio magari un raro esemplare, addobbato di tutto punto,ma poi finscono con l’essere più incivili degli stessi amici che, purtroppo, non possono imparare i modi esemplari di comportamento.
L’assessore al Comune di Benevento è tornato alla carica facendo installare nei punti nevralgici (soprattutto aree destinate al verde, giardinetti) quelle paline con su la testa di un cagnolino.
La stessa operazione la tentò, qualche decenno fa, l’allora sindaco D’Aessandro con un mastodontico flop.
Ora il buon Rosa minaccia multe salate, interventi dei metropoliti in divisa bianca alla ricerca dei cagnolini intenti a compiere l’atto fisiologico necessario.
Sì perchè solo in quel caso c’è la certezza del “reato” non già dell’animale, ma del suo padroncino menefreghista.
Una probabilità quasi impossibile a realizzarsi, ed al massimo dovuta alla casualità di un impatto non già organizzato.
Essendo impossibile un’operazione alla ricerca del colpevole attraverso la identificazione del dna, come avviene per gli umani, sarà solo e semplicemente casuale l’impatto con il padroncino in qualità di accompagnatore alla toilette del suo amico animale.
Al di là dei proclami e delle minacce, sarebbe opportuno un’azione preventiva di educazione civica, una maggior sorveglianza nei luoghi solitamente trasformati in servizi igienici sanitari per “cani”.
Sì, più di qualche padrone ama addirittura trasportare il proprio amico in macchina fin su alla fine quasi di Viale degli Atlantici, nelle ore serali, negli storici, architettonicamente parlando, giardinetti Piccinato.
È solo un esempio, di trasformazione di un giardino, ma altri sono pure in varie zone della città.
Una lotta senza confini e senza soluzioni se non si riesce a recuperare, in generale, il senso civico del rispetto della res pubblica, a dispetto del prossimo che vive nella stessa realtà e riispetta le regole.
Ma vedere le aree destinate a latrine dai propri padroni la mattina presto o a notte inoltrata, fa stare male chi, pur amandoli, alla lunga finisce per odiarli.
(geppinopresta)