La Catastrofe ucraina e il precipizio dell’Occidente
“Nulla è perduto con la pace.
Tutto è perduto con la guerra”.
(Pio X)
“Chi vive di Volontà Divina sta in pace.
Chi vive di volontà umana sta in guerra”
(Luisa Piccarreta)
La verità tragica e spaventosa della Guerra irrompe, da oltre due settimane, con la violenza tremenda della distruzione, della morte e della sofferenza, nelle viscere del popolo dell’Ucraina. Perché la guerra?
Non può rimanere inerte e indifferente l’umanità sconvolta e commossa nello scorgere le immagini orrende della spettacolarizzazione mediatica che si aggiungono all’angoscia della pandemia planetaria e al crollo inaudito delle scommesse e delle illusioni covate nel cuore dell’uomo della “modernità senza Dio”. Sembra ormai che si stiano aprendo i “sette sigilli” dell’Apocalisse per la purificazione dell’Oriente e dell’Occidente, piombati entrambi nel labirinto della confusione, della disperazione e dell’ira. Siamo certamente nell’ “ora delle tenebre”, chiamati a riconoscere, però,con l’illuminazione della profezia i “segni dei tempi” e a riconciliarci con il Mistero, rifiutato e condannato dall’inimicizia superba della ragione scatenata dall’ideologia del dominio e della sopraffazione. Questa guerra, con lo strazio, il sangue e le inumane devastazioni, in misura più grave, si va ad aggiungere a un percorso di morte che dalla guerra nei Balcani e dl bombardamento di Belgrado, all’attacco all’Iraq di Saddam Hussein, alla Siria di Assad, alla Libia di Gheddafi, … sta determinando una gravissima destabilizzazione politica, economica, finanziaria e sociale degli equilibri mondiali e una guerra di tutti contro tutti.
L’Ucraina è il punto di rottura dell’unità bipolare dell’Europa che, dopo la caduta del “Muro di Berlino” dell’89 e la dissoluzione dell’URSS nel ’91, non ha saputo e voluto costruire un processo di interconnessione positivo. Invano Giovanni Paolo II affidò alla Chiesa e alle Istituzioni politiche dell’est e dell’ovest il grandioso progetto dell’integrazione culturale e spirituale tra Cattolicesimo romano e Ortodossia russa e slava e di una pacifica interdipendenza politica ed economico-sociale. All’Occidente, però,era già venuta meno la sapienza morale, etica, politica e religiosa che avrebbe dovuto animare la straordinaria impresa a cui la convocava il grande Papa polacco che aveva vissuto e sofferto la ferocia della guerra nazista e sofferto la durezza del potere totalitario del comunismo sovietico. Infine il tradimento: il rifiuto dell’Europa di riconoscere le sue radici cristiane. L’allontanamento, di Benedetto XVI dal Soglio pontificio (anche con lo scellerato ricorso allo SWFT) testimonia la vergogna politica dell’Occidente di Obama, della Clinton, di Biden e della leadership europea, che ha mortificato e vituperato l’autonomia e l’agibilità universale delle istituzioni cattoliche e cristiane. Nello scatenarsi totale del Male, l’Occidente non possiede più la potenza del Bene. Le istituzioni parlamentari della “democrazia” dal ’68 hanno demolito l’impianto costituzionale della Libertà che proteggeva la vita, il matrimonio, la famiglia, l’identità della persona dal suo nascere al suo morire, che garantiva l’evoluzione culturale, educativa, professionale in un orizzonte aperto alla religiosità, alla trascendenza, alla fede e non ancora corroso e avvelenato dall’invadenza del materialismo ateistico, dal vanto retorico e mostruoso di un’etica senza principi e senza regole, dall’esaltazione della “metodologia democratica” ormai priva di anima.
Siamo ora tutti dentro il”Regno di Mammona”, nel perimetro mondano e arrogante dei saperi,dei poteri e degli averi, nel dominio della “Ragione” in competizione con la Fede, della “Carne” in conflitto con lo Spirito, del “Denaro” in alternativa totale alla Provvidenza divina nella Storia. Siamo, quindi, alla “resa dei conti”: la mondialistica mobilitazione del comunismo e della massoneria intorno alla logica immanentistica eretta tragicamente su “la distruzione dell’avversario e su l’ideologia che la contraddizione e la guerra siano fattori di progresso e di avanzamento della storia”. (Giovanni Paolo II). Ecco in atto, trionfalisticamente, la presa capitalistica e totalitaria dei “Padroni della Terra” che da Occidente ad Oriente cercano di strozzare la Vita e il destino dell’Umanità, asservendola al “Nuovo Ordine Mondiale”, al dominio infame e illimitato della menzogna, della dipendenza e dell’odio. Solo due settimane fa il presidente Biden ha tentato di estendere a tutti gli Stati della Federazione Americana la liberalizzazione completa dell’Aborto fino al momento del parto: proposta provvidenzialmente bocciata per un solo voto al Senato. Mentre si invoca la Pace, e si grida, si piange e si soffre, si fugge e si muore, i regimi di governo, degli USA e di Europa, ancora manovrano nei luoghi del potere e nei giochi parlamentari le leggi contro la vita, contro la famiglia, contro la stessa identità umana, immagine di Dio Creatore, Generatore dei Valori della Verità, della Libertà, della Giustizia e dell’Amore. Sì, questi sono i Valori esaltati ma anche irrisi dall’ipocrisia culturale e politica dei Legislatori di questi tempi sventurati. Ora, in Ucraina incrudelisce il flagello e si moltiplicano le rovine e la strage e la fuga. Sarebbe necessario verificare le condizioni operative della “Legittima Difesa” e la misura realistica della responsabilità politica al fine della protezione e della salvezza di un popolo, evitando anche il coinvolgimento nel conflitto di altre potenze dotate di orribili armamenti atomici, chimici e biologici. La politica ispirata dalla “cultura del dominio e della morte”, le manifestazioni, le proteste non ci salvano dalla catastrofe e dalla “fine perversa di tutte le cose” che Benedetto XVI richiamava nella “Spe salvi”.
Occorre moltiplicare gesti di amore, di misericordia e di pietà, organizzare percorsi di accoglienza e di solidarietà.
Occorre ritornare in ginocchio alla preghiera, per chiedere il perdono e il soccorso del Cielo. Occorre invocare la Madre di Gesù e consacrare a Lei, Regina della Salvezza, della Riconciliazione e della Pace, le nostre Famiglie, i nostri Paesi, la Russia, l’Ucraina e il mondo intero.
Davide Nava