Rosetta De Stasio: i pini di viale degli Atlantici possono essere salvati se curati tempestivamente
Sulla necessità di curare, a mezzo endoterapia fitosanitaria, le conifere della zona alta della città, la consigliera di “Prima Benevento”, Rosetta De Stasio, ha presentato la seguente interrogazione all’assessore all’ambiente del comune di Benevento:
“La sottoscritta Rosa De Stasio, consigliere comunale del gruppo “Prima Benevento”,
p r e m e s s o c h e :
– la sottoscritta ha già invitato l’Assessore all’Ambiente Dr. Rosa a provvedere con la massima urgenza a praticare la necessaria cura alle conifere ubicate nella zona alta della città, e precisamente su viale degli Atlantici, via Rosselli e via Pacevecchia;
– molte di tali piante risultano affette dalla Toumeyella Parvicornis (nome scientifico che indica la cocciniglia tartaruga), come rilevato in occasione della seduta del Consiglio Comunale del 14 febbraio scorso e, soprattutto, come accertato, tra gli altri, dal luminare del settore, Dr. Giovanni Morelli, dallo stesso Cardiello, tecnico incaricato dal Comune di Benevento, e dal docente universitario Dr. Colombo, incaricato dalla Procura.
– dagli accertamenti effettuati in varie occasioni e da svariati esperti del settore, gli alberi sono malati da oltre 3 anni;
– fino ad ora non è stata praticata alcuna cura alle piante, che anzi sono state totalmente abbandonate, pur nella piena consapevolezza della necessità di doverle sottoporre ad una cura specifica;
– dalla stampa la sottoscritta ha appreso che la denunziata patologia degli alberi è stata rilevata, e non poteva essere diversamente, anche dal Laboratorio fitopatologico di Napoli;
– in esito a tali ultimi referti dovrebbe partire “il piano di emergenza” (con oltre 3 anni di “colpevole” ritardo), con la programmazione delle misure fitosanitarie sancite dal Decreto ministeriale del 3 Giugno 2021;
– tale decreto prevede la delimitazione delle aree in cui risulta la presenza del parassita con la conseguente applicazione delle misure di eradicazione ivi previste che potrebbero comportare la “rimozione di parte della pianta infestata dal parassita, o l’abbattimento o la distruzione dell’intera pianta laddove fosse irrimediabilmente compromessa e non curabile”;
– tale distruzione avverrebbe mediante combustione in loco, o trasporto verso siti individuati del Servizio fitosanitario regionale;
– lo stesso decreto del 3 Giugno 2021 prevede misure alternative alla “distruzione degli alberi” consistenti nella enderoterapia fitosanitaria;
– comunque il detto Decreto è stato superato dal successivo Decreto del Ministero della Salute del 4 Febbraio 2002;
– tale ultimo Decreto, nell’affermare che la nuova frontiera è rappresentata dalla endoterapia fitosanitaria di ultimissima generazione con iniezioni a bassa pressione controllata e l’applicazione di un protocollo certificato, ne ha autorizzato in via permanente, dopo precedenti permessi autorizzativi di tipo temporaneo, su tutto il territorio nazionale, l’estensione di impiego definitivo su base annuale (e non solo stagionale) contro la cocciniglia tartaruga su conifere per alberature stradali e parchi.
– in pratica la enderoterapia fitosanitiara prevede l’iniezione, dopo avere praticato piccoli fori alla base degli alberi, sul tronco e ad un metro da terra, del prodotto fitosanitario denominato VARGAS utilizzato a livello di xilema delle piante che contiene il sistema vascolare (metodo NMC – Nuovo Metodo Corradi);
– tale prodotto, che è un insetticida-acaricida a base del principio attivo abamectina opportunamente dosato, resta costipato e viene poi assorbito dalla parte fuori terra delle piante, e che non comporta alcun contagio per l’aria, per il terreno e per la falda acquifera.
– la endoterapia con tale prodotto è stata già praticata in diversi siti della regione Campania infestati dalla Toumeyella Parvicornis, e cioè sia su viale e parchi che in pieno centro abitato;
– pertanto non è affatto indispensabile “distruggere ed abbattere” gli alberi “perché malati”, come invece sostenuto anche sulla stampa;
– il ritardo accumulato fino ad ora appare assolutamente “colpevole” considerato che il Comune di Benevento e l’Assessorato all’Ambiente era a conoscenza del parassita che affligge le conifere e della necessità ed urgenza della cura per debellarlo;
– far trascorrere ulteriore tempo comporterà senza alcun dubbio la “morte” prematura dei nostri alberi, da qualificarsi come “premeditata”;
– i danni derivanti alla città dalla morte o dalla distruzione forzata degli alberi sono inestimabili, sia in relazione all’ecosistema ambientale, che alla storia, alla visione urbanistica ed al decoro di Benevento;
CONSIDERATO CHE
-appare necessario ed urgente adottare provvedimenti idonei a salvare gli alberi dalla cocciniglia tartaruga, applicando le misure previste ed autorizzate dal Decreto del Ministeriale del 4 Febbraio 2022;
-non è più possibile tergiversare ulteriormente sulla questione e cercare improbabili alibi per giustificare un’inerzia dolosa ed evidentemente tesa all’abbattimento delle conifere, in applicazione di quanto stabilito nella famosa delibera n. 41 (cd. “tagliapini”);
Tanto premesso e ritenuto, la sottoscritta
C H I E D E
All’Assessore all’Ambiente., dr. Alessandro ROSA
di sapere:
1) Se ed entro quali tempi intende adottare provvedimenti idonei alla cura e manutenzione delle conifere ubicate nella parte alta della città al fine di debellare il parassita Toumeyella Parvicornis (cocciniglia tartaruga) che le affligge da oltre tre anni;
2) quale tipo di provvedimenti specifici intende adottare, considerato quanto statuito dal Decreto Ministeriale del 4 Febbraio 2022;
3) se ritiene opportuno procedere con il metodo della enderoterapia fitosanitiara di ultima generazione con iniezioni a bassa pressione controllata ed applicazione di protocollo certificato del prodotto VARGAS, innanzi evidenziato;
4) se ha conferito incarico, ed in virtù di quale criterio, a ditte specializzate che abbiano la competenza specifica per procedere all’enderoterapia fitosanitaria, e quali sono queste eventuali ditte;
5) quali tempi prevede per l’ultimazione della suddetta terapia curativa;
6) se intende estendere l’enderoterapia anche agli altri alberi presenti in città, dopo avere effettuato opportuni e necessari accertamenti sul loro stato attuale di salute.
CHIEDE che alla presente venga data anche RISPOSTA SCRITTA nei TERMINI di cui al VIGENTE STATUTO COMUNALE, stante l’URGENZA ed INDIFFERIBILITA’ di quanto oggetto della stessa ed in essa richiesto”.
Rosa De Stasio