Guardia Sanframondi, accadde oggi: 21 dicembre 2001
L’associazione Rinascita Guardiese continua la pubblicazione di documenti inerenti la storia guardiese per… progettare il futuro partendo dal passato
Conferimento della cittadinanza onoraria a. Giulio Andreotti, Bettino Craxi, Arnaldo Forlani
Sala biblioteca-Casa Comunale
Il Sindaco Ceniccola propone di conferire la cittadinanza onoraria a Giulio Andreotti, Bettino Craxi e Arnaldo Forlani.
Fono-registrazione intervento pronunciato nel Consiglio Comunale del 21 dicembre 2001
Signor Presidente, Signori Consiglieri,
la proposta di assegnare la Cittadinanza Onoraria a Giulio Andreotti, Benedetto Craxi (detto Bettino) e Arnaldo Forlani, nasce dalla profonda convinzione che solo chi non è in grado di fare fino in fondo i conti con la propria storia ha bisogno dei cosiddetti “capri espiatori”. Inoltre, nel proporre di assegnare la Cittadinanza Onoraria a queste tre personalità politiche che rappresentano un pezzo incancellabile della Storia di questo nostro Paese, intendo richiamare l’attenzione dei nostri Governanti sull’irrinunciabile necessità di istituire una Commissione Parlamentare che affronti in modo chiaro e trasparente la questione del finanziamento ai partiti politici.
Nella storia recente del nostro Paese, i denari fatti affluire ai partiti da potenze estere (qualcuna nemica dell’Italia) dimostrano come il nostro Paese sia stato terreno di scontro tra i due blocchi dell’Est e dell’Occidente. Si ha quasi paura a riflettere su questo argomento, per il timore di scoprire che anni di strategia della tensione possano avere una qualche relazione con aiuti, anche economici, di potenze straniere e che con questi aiuti un partito abbia creato la cultura dei “migliori”. E mi riferisco, in particolare, al Partito Comunista Italiano che come è, ormai, ben noto prendeva dal 2,5 al 5 per cento per le provvigioni sui traffici commerciali nei Paesi dell’Est. Parlo delle cosiddette “tangenti rosse” di cui tutti sanno, però, nessuno osava ed osa parlarne, per timore di… ritorsioni o di essere espulsi dal partito o di essere denunciato per calunnie. A tal proposito, basta andare a leggere quello che scrive lo scrittore Valerio Riva nel suo libro “Oro da Mosca” edito da Mondadori nel 1999: “…400 milioni di dollari nel 1950 e 500 milioni di dollari l’anno successivo i finanziamenti del Fondo di assistenza del PCUS al PCI”. Complessivamente, sempre secondo lo scrittore Valerio Riva, i finanziamenti diretti dal Paese sovietico al PCI furono oltre 3 mila miliardi di lire. A questa cifra gigantesca bisognerebbe aggiungere quella, altrettanto straordinaria, delle intermediazioni commerciali. E poi ancora le donazioni una tantum dei dirigenti sovietici agli uomini del PCI, come per es. i 600.000 dollari consegnati brevi manu da Stalin all’on. Pietro Secchia, storico dirigente del PCI. In questo contesto la liquidazione di una intera classe dirigente, attraverso azioni giudiziarie, è un fatto che ci deve far riflettere e ci obbliga a porci qualche domanda.
Non si discutono le sentenze emesse dai Magistrati anche se è legittimo chiedersi perché l’azione della Magistratura abbia potuto muoversi solo negli ultimi anni, quando i reati di alcuni partiti erano di fatto prescritti.
Andreotti, Craxi, Forlani, protagonisti delle vicende politiche più recenti, sono stati direttamente colpiti (e con loro i partiti di appartenenza) da vicende giudiziarie che li hanno, di fatto, emarginati dalla scena politica e distrutti (nel caso di Bettino Craxi) nella loro esistenza.
Senza entrare in merito all’obbligatorietà del procedimento giudiziario occorre chiedersi se le “circostanze” che hanno avviato le indagini (finanziamenti illeciti, dichiarazioni di pentiti) siano, o meno, frutto di un disegno politico molto più ampio che a noi comuni mortali non è dato conoscere. Su questo argomento la classe politica (nazionale e locale) ha il dovere di esprimersi con franchezza di fronte al Paese.
Finanziamento dei partiti e gestione dei pentiti sono temi su cui fare chiarezza e riflettere anche se il Parlamento, fino a questo momento, non ha dimostrato volontà di fare chiarezza.
Le Cittadinanze Onorarie che Guardia Sanframondi propone hanno lo scopo di sollecitare il mondo politico nazionale ad uscire allo scoperto e cercare la verità sui fatti che hanno inciso profondamente nella storia del nostro Paese e nei rapporti tra i partiti politici.
Andreotti, Craxi e Forlani al di là dei possibili errori e responsabilità personali noi li intendiamo valutare quali statisti e uomini di Governo che hanno guidato la crescita del Paese portandolo fra i 5 Stati più sviluppati del mondo ed hanno svolto un ruolo importante nella politica Internazionale di distensione e collaborazione fra i Popoli.
E se Andreotti e Forlani proseguendo la politica improntata da Moro negli anni ’60 hanno aperto al dialogo tra i Paesi Arabi e Israele e fortemente contribuito al progressivo e graduale allargamento della partecipazione democratica coinvolgendo nel Governo i Socialisti Italiani che fin dagli anni ’50 avevano operato lo strappo nei confronti dello Stalinismo, Bettino Craxi va ricordato per aver saputo valorizzare le risorse economiche del nostro Paese facendolo diventare protagonista della politica europea e mondiale; con la sottoscrizione di appositi concordati Bettino Craxi ha rasserenato i rapporti con lo Stato Vaticano ed avviato il dialogo con le altre confessioni; Craxi ha avuto una lungimirante visione politica nei rapporti tra i Paesi del Mediterraneo, garantendo l’autonomia del nostro Governo anche nei confronti dell’America; Bettino Craxi con grande coraggio è stato l’unico, non seguito da altri, ad avere la forza morale di sollevare in Parlamento il velo dell’omertà politica sul finanziamento illecito dei partiti.
A questi uomini, ai partiti che con loro sono stati travolti dalle ben note vicende della cosiddetta rivoluzione di “Mani Pulite”, noi dobbiamo l’accertamento della verità storica sul capitolo, tutto da chiarire, delle modalità di finanziamento della politica in Italia.
Per le suddette ragioni, per l’insopprimibile esigenza di stabilire la verità storica sulla vita dei partiti e sull’operato di statisti insigni che molto hanno dato per la crescita economica e sociale del nostro Paese, per scrivere una straordinaria pagina di civiltà politica propongo che Guardia Sanframondi, nell’attribuire a Benedetto (Bettino) Craxi, in via postuma, la cittadinanza onoraria della nostra cittadina, formuli, nel contempo, l’invito ad accettare la medesima investitura onoraria all’on Giulio Andreotti e all’on. Arnaldo Forlani.