La linea dura di Clemente Mastella
Nel nostro precedente “pezzo”, abbiamo avuto modo per plaudire all’iniziativa del sindaco Mastella di aver ordinato alla Polizia Municipale di adottare, in un primo momento, la moral suasion nei confronti dei cittadini che non rispettano le misure atte a prevenire il contagio da Covid, ma di applicare, nel momento successivo, le dovute sanzioni nei confronti di quei cittadini che in strada non indossano la mascherina. Al tempo stesso, però, abbiamo osservato che se la Polizia Municipale avesse imposto il rispetto di tali misure nell’estate del 2020 e fino ai primi mesi del 2021 la seconda e la terza ondata avrebbero avuto una incidenza assai minore in ordine a contagi e a decessi. Ed abbiamo pure osservato che, in tali occasioni, non è stata adottata la linea del rigore in quanto, dopo le restrizioni imposte dal lockdown, che ha caratterizzato la prima fase nel mese di marzo 2020, nell’estate dello stesso anno il sindaco, a qualche mese di distanza dalle elezioni regionali, in cui sarebbe stato in lizza Noi Campani, il suo nuovo partito, era interessato a mantenere un buon rapporto con i cittadini, un rapporto che, a maggior ragione, avrebbe dovuto mantenere anche dopo, nel corso della terza ondata, poiché a maggio 2021 avrebbe dovuto ripresentare la sua ricandidatura a sindaco, nella tornata elettorale che poi è stata rinviata al 3 e 4 ottobre.
Ora che non ci sono elezioni in vista ha invitato i ristoratori di applicare la linea del rigore, di essere inflessibili nel chiedere ai loro clienti il green pass, pena il non accesso nei loro locali. Figuriamoci se, in una situazione di ripresa da una crisi che ha segnato anche e soprattutto gli esercizi di ristorazione, ci possa essere qualche ristoratore o titolare di pizzeria che possa impedire ad un avventore, sprovvisto di green pass, di entrare nel proprio locale, con il rischio di perderlo come cliente.
Mastella parla di controlli mirati per il Natale, ma non dice in quale direzione. Un risultato potrebbe conseguirlo tra i titolari di ristoranti, di pizzerie e di pub, se dicesse che, a rotazione, in detti esercizi, verrebbero posti in essere dei blitz da parte della Polizia Municipale per controllare il possesso del green pass da parte dei clienti e per disporre, se qualche cliente dovesse esserne sprovvisto, la chiusura del locale che non ha effettuato il controllo.
Ma una misura così drastica potrebbe essere attuata solo da Polizia di Stato e Carabinieri, che non hanno il problema di un sindaco di non finire nella impopolarità rispetto ai suoi amministrati, poiché questi corpi separati dello Stato non devono presentarsi ad un vaglio elettorale.
Tuttavia, Mastella non ha raccolto in città i frutti del comportamento morbido assunto verso i cittadini che non hanno rispettato le misure atte a prevenire contagi da Covid, a parte gli appelli al rispetto delle regole, che non si sono trasformati nella comminazione di sanzioni individuali e a parte la chiusura, limitata a qualche fine settimana, di Corso Garibaldi per evitare affollamenti nella importante arteria del centro storico. Non ha raccolto i frutti neanche per aver concesso, al fine di evitare contagi, a ristoranti, pizzerie, pub e bar spazi gratuiti all’aperto, oltre a quelli di cui i gestori di tali esercizi già disponevano, in molti casi in danno della circolazione veicolare e pedonale, nonché della sosta di autovetture. Non ha raccolto, inoltre i frutti derivanti dall’aver instaurato, a spese del Comune, un rapporto di vicinanza con i cittadini attraverso le telefonate domenicali, dall’aver costituito clientele e dall’essere reso disponibile con le forze sociali ed economiche.
La città, che a maggioranza ha votato Luigi Diego Perifano, ha punito il suo nullismo in fatto di mancate realizzazioni programmatiche: dall’inizio del suo mandato ha inaugurato solo opere programmate e finanziate dalle precedenti amministrazioni di centro sinistra. Di suo, ha inaugurato, nel primo anno del suo primo mandato, una sala slot, salvo poi a partecipare ad una manifestazione finalizzata, su spinta della Curia, a combattere il gioco d’azzardo. Sempre di suo, in campagna elettorale, ha avviato dei cantieri elettorali (rifacimento e tinteggiatura di marciapiedi), ha potenziato l’illuminazione pubblica in contrada San Vitale e in contrada Serretelle, ha inaugurato, con i fondi dell’alluvione, il rifacimento di una strada in contrada Pantano e, a 4 giorni dal voto, ha inaugurato l’inizio dei lavori, affidati ad una ditta di Casal di Principe, per portare l’acqua in contrada Roseto.
Queste iniziative, poste in essere in tali contrade, gli hanno fatto recuperare, da parte dei campagnoli, lo svantaggio accusato città, al punto da superare di appena 787 voti il 50% dei consensi elettorali.
I cittadini delle campagne beneventane hanno però dimenticato che il sindaco non ha portato l’acqua nelle contrade non ancora approvvigionate dall’acquedotto cittadino, nonostante l’impegno assunto, nella campagna elettorale del 2016, quando, attraverso canali televisivi nazionali, denunciò che 15.000 cittadini delle contrade (non 12.000 quanti sono effettivamente) non sono raggiunti dal predetto acquedotto. Ma le bugie hanno le gambe corte: quando il 21 novembre, a causa di un improvviso guasto, verificatosi sulla condotta del Torano-Biferno, è mancata l’erogazione di acqua a mezza città, abbiamo saputo, da un comunicato della Gesesa, che un bel po’ di contrade sono servite dall’acqua del Molise.
In avvio del secondo mandato, Mastella ha costituito una cabina di regia, di carattere tecnico, che, presieduta da lui, è coordinata dal rettore dell’UniSannio, Gerardo Canfora, il quale, nel corso della prima seduta, tenutasi il 23 novembre, ha precisato che le scelte strategiche sono di competenza della politica e che, quindi, è solo di natura tecnica l’apporto della cabina di regia, di cui, oltre a Canfora, fanno parte: Giuseppe Acocella (rettore dell’Università Giustino Fortunato); Rossella Del Prete (professoressa di Storia Economica del Turismo e Storia dell’Industria presso l’Università degli Studi del Sannio) con funzione di segretario; Francesco D’Onofrio (professore emerito di Diritto Pubblico presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma); Maurizio Sasso (professore di Fisica Tecnica Industriale presso l’Università degli studi del Sannio ed esperto di energetica, fonti rinnovabili, pianificazione energetica e comunità energetiche); Carmine Guarino (professore di Botanica Sistemica presso l’Università degli Studi del Sannio ed esperto di conservazione di parchi, giardini e paesaggi storici, e di protezione e risanamento ambientale); Roberto Jannelli (professore di Economia aziendale presso l’Università del Sannio ed esperto di contabilità e revisione contabile, programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche); Elio Mendillo (esperto di programmazione e di politiche e strumenti di sviluppo locale e territoriale); Giacomo Pucillo (presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Benevento).
Perifano ha chiesto la convocazione del Consiglio comunale per definire le strategie di intervento da distribuire sulle varie missioni previste dal PNRR.
All’atto della costituzione di tale cabina di regia, Luigi Diego Perifano, sindaco morale e virtuale di Benevento per le ragioni sopra esposte, ha chiesto la convocazione del consiglio comunale, a nome della compagine di Alternativa per Benevento, rappresentata da 9 consiglieri, di cui egli è portavoce, con la seguente nota.
“Sul PNRR – afferma Perifano – l’istituzione di una cabina di regia è sicuramente un passo avanti: tuttavia non possono essere le strutture tecniche a definire la strategia di intervento, i settori prioritari, i singoli progetti da distribuire sulle varie missioni previste nel PNRR. E non c’è dubbio che la funzione di programmazione competa anzitutto al Consiglio Comunale. È vero che a tutt’oggi siamo ancora in attesa che venga illustrato in aula il programma di mandato, ma sul PNRR non c’è tempo da perdere, e quindi ci auguriamo che vi possa essere quanto prima un proficuo confronto sugli obbiettivi dell’Amministrazione”.
“Occorre poi chiarire – aggiunge Perifano – la situazione del piano periferie, a partire dal contestato intervento sull’area del terminal degli autobus extraurbani: bisogna sciogliere alcuni nodi e, dopo l’intervento dell’Anac, il nostro auspicio è che il progetto Lumode venga definitivamente archiviato e si possa pensare a destinare quel sito nevralgico ad altre e più utili funzioni”.
“Infine – conclude il portavoce di ApB – sulla ben nota vicenda degli alloggi di Via Saragat, che sembra essere in fase di stallo, chiediamo che il Presidente dell’Acer venga in Consiglio a confermare che tutti gli impegni presi con la sottoscrizione della ben nota transazione coi proprietari degli alloggi vengano integralmente rispettati nel più breve volgere di tempo”.
Al termine della seduta di insediamento della cabina di regia, il sindaco, rispetto alla richiesta di convocazione del Consiglio comunale, avanzata anche, separatamente, da Angelo Moretti e da Rosetta De Stasio, ha dichiarato: “Non abbiano ancora definito un piano di interventi, quindi non vedo cosa dovremmo portare oggi in Consiglio comunale”. Ma Perifano, nel comunicato, ha detto che compete al Consiglio comunale la funzione di programmazione.
Floriana Fioretti chiede una cabina di regia anche per la scuola
La capogruppo del Pd, Floriana Fioretti, “per salvaguardare diritti all’istruzione e alla sicurezza”, in un momento in cui il Covid, sta mettendo in quarantena e restituendo alla dad diverse classi, ha consigliato la costituzione di una cabina di regia anche per la scuola, con un comunicato diffuso il 23 novembre: “Come pure sottolineato ieri dal direttore generale dell’Asl Benevento Gennaro Volpe, – afferma Floriana Fioretti – a preoccupare in particolare è il fronte della scuola. Le perplessità esplicitate dal vertice dell’azienda sanitaria locale sono condivisibili e richiedono uno sforzo collettivo da parte delle istituzioni coinvolte. Il tutto, partendo dalla constatazione che sarebbe una sconfitta il ritorno alla stagione delle chiusure indiscriminate, soprattutto per una realtà territoriale, come il Beneventano, dove la campagna vaccinale – almeno in relazione alle prime e seconde dosi – ha raggiunto risultati ragguardevoli”.“L’impegno di tutti, allora, dovrebbe focalizzarsi intorno a un obiettivo: tenere le scuole aperte e far completare in sicurezza e serenità l’anno scolastico. A tal fine, potrebbe rivelarsi utile istituire al Comune di Benevento una cabina di regia che possa monitorare la situazione dei contagi nelle scuole e coadiuvare la politica a prendere le decisioni corrette nel caso sia necessario rallentare il contagio attraverso chiusure o riduzioni delle attività in presenza, il tutto fornendo comunicazioni chiare e puntuali sullo stato di diffusione del virus”.
Giuseppe Di Gioia