Elezioni amministrative a Benevento, tra salti della quaglia e ricercatezze culinarie
La kermesse preparatoria per la composizione di liste e candidati non sembra fermarsi in questa calda estate che, tra pandemia e botte di calore, non sembra dare tregua.
Molte le quaglie in giro, molte le “etoile” (maschili e femminili) in prima linea con piroette e doppi salti… fortunatamente non mortali.
Sta di fatto che ogni giorno, ogni ora, ogni attimo di questa fase organizzativa presenta una novità; tra sussurri, si dice e fake news non si è mai sicuri che quello che scrivi o dici, concretamente è stato fatto o in procinto di esserlo.
E allora si parte dal capitombolo azzurro che all’alba di queste operazioni aveva, tout court, lanciato un Lonardo antagonista della famiglia Mastella-Lonardo (parenti stretti).
Ora sembra che i berlusconiani (ma lo sono ancora nel Sannio?), Iannace, Reale ecc., tramite il sensale, europarlamentare, Fulvio Martusciello, abbiano iniziato a flirtare proprio con Mastella candidato sindaco, lasciando impietriti leghisti e fratelli d’Italia… orfani del nulla o quasi.
Di questo non c’è certezza, ma qualche reduce azzurro sta cercando di far ritornare sulla retta via (centrodestra) il tutto, in sintonia e simbiosi con il dettato del residente ad Arcore.
Ma se in FI si combatte per scelta, nel PD la musica non cambia. I dem deluchiani con l’Annunziata Pantaleo (segretario regionale) hanno avuto l’imprimatur ed il via libera di appoggiare l’uscente sindaco.
Le diatribe, accuse e insinuazioni di questa posizione di Del Vecchio, Lepore e De Pierro da parte dei reduci del PD di Valentino e Umberto, non ci stanno e hanno consolidato l’appoggio a Perifano attraverso la riunione di oggi, alla presenza dell’ex segretario regionale del partito ed ora sottosegretario di Stato, Enzo Amendola
Un corpo due anime… ma forse solo due anime… senza corpo.
Frattanto nella splendida cornice dell’Hotel Traiano, dell’amico Ciccopiedi (mi allargo e di molto…) è sceso in campo, fugando ogni perplessità e dubbi, pure Antonio Del Mese, a testimoniare che la politica spesso è “famiglia”. Il Donato padre già sindaco di Benevento.
Il cerino della politica come la torcia olimpica.
In questo riquadro mi asterrò dallo scrivere del M5S in attesa che la Giustizia (Decreto Cartabbia) faccia il suo corso.
Ma in chiusura mi soffermo sul manifesto e la didascalia del candidato sindaco Luigi Diego Perifano.
Nel testo l’avv. scrive dello “scarpariello” tipico pranzo velocissimo (spaghetti al filetto di pomodorini pachino) evidenziando che in quella composizione non va la mozzarella… ma il formaggio.
Il buon Diego non spiega la qualità della mozzarella (questo sostantivo appartiene ope legis alla bufala) né il tipo di formaggio pur sapendo che esiste una lotta tra il reggiano e il padano, abiurando il romano.
Una mia zia, di quelle che le sapevano tutte, mi ha sempre detto che in ogni pietanza “chell ch mitt chell c truov…”
E lo scarpariello è il biglietto pulito della politica…
geppino presta